Qualche ora fa ho vissuto un’esperienza del tutto all’italiana che mi ha lasciata triste, arrabbiata, ancora una volta senza fiducia nelle istituzioni e nel genere umano. Non ho intenzione di lasciar correre, non posso, voglio invece raccontarvi com’è andata.
Ho soggiornato a Messina nelle ultime ventiquattro ore e avevo in programma di rientrare a casa con il treno del pomeriggio di oggi. Intorno alle 15.30 ho deciso di avviarmi alla stazione centrale e per arrivarci di prendere il tram che passa per la città anziché andare a piedi. Faceva molto caldo ed era primo pomeriggio: i tabacchini e le edicole erano chiusi, non sapevo dove acquistare il biglietto perché non vi era alcun altro mezzo per farlo - non una macchinetta erogatrice, non un altro punto vendita a chiosco come quelli dei biglietti degli autobus che vi sono a Catania. Non ho pensato fosse un problema, avrei esposto al conducente la questione e avrei comprato il mio biglietto di 1,20€ sul tram stesso. Non avevo alcuna intenzione di non pagarlo, anzi ero preoccupata di questa mia mancanza, le persone che erano con me prima che salissi sul tram possono testimoniarlo, così come chiunque sia stato con me sul treno per l’Università la mattina presto (quando alla fermata del mio paesino non vi è modo di procurarsi il biglietto) può testimoniare che vado subito alla ricerca del controllore per farmelo erogare da lui in persona.
Comunque sono salita sul tram serena e ho chiesto alle poche persone presenti se per caso avessero un biglietto da vendermi, nessuno lo aveva. Ho poi subito visto due controllori nella parte opposta a dove ero io e cosa ho fatto, genialmente e stupidamente? Ho pensato potessero aiutarmi! Sono andata SPONTANEAMENTE verso di loro, ho esposto il problema e cosa mi hanno risposto? “Signorina, a noi non interessa, se lei non ha il biglietto dobbiamo farle la multa”. Io vi dico che non ho saputo dove comprarlo, mi sono rivolta a voi, dalla mia valigia si vede chiaramente che non sono messinese e dunque che non ho abbonamento, vi mostro i miei biglietti acquistati e obliterati al mattino per dimostrarvi di essere una cittadina onesta e voi mi minacciate di una multa? Capisco che voi dobbiate fare il vostro lavoro, dunque permettete a noi di fare il nostro: mettete a disposizione delle macchinette o delle persone erogatrici a tutte le ore di servizio del mezzo! Niente, non c’è stato verso di convincere i due. Ero sola, tutti mi guardavano con volti comprensivi e tutti erano stati testimoni della mia premura ma nessuno ha aperto bocca in mia difesa. L’omertà nel sangue.
Sono stata minacciata di denuncia alla polizia se non avessi consegnato il documento e non ho avuto la prontezza di chiamarla io, la polizia! Mi è stata verbalizzata una multa da 60€, una grossa spesa che io non posso facilmente sostenere come fosse una merendina e che soprattutto non ho alcuna intenzione di effettuare per essere stata un’onesta cittadina. Quando i due esseri sgarbati, incomprensivi e a caccia di soldi sono scesi dal tram, una signora che si è dichiarata magistrato (ma che non ha voluto lasciarmi il suo nominativo né altro per ricontattarla a testimonianza) mi ha consigliato di contattare un avvocato perché quella a cui avevano tutti appena assistito è stata una scena vergognosa e di chiaro abuso di potere. Ho chiesto il numero di telefono a un’altra ragazza presente ma evidentemente per la fretta lo ha digitato male sul mio display e risulta inesistente. Adesso non ho nessun testimone a mia disposizione e questo potrebbe crearmi qualche difficoltà nelle pratiche di contestazione che avvierò Lunedì. Come posso fare? Grazie.