Tempi duri per le migliaia di auto che viaggiano, in Italia, senza copertura assicurativa. Infatti, dal 15 febbraio scorso, è partito, in via ufficiale, l’archivio della Motorizzazione con gli estremi di tutte le polizze Rc auto. Le targhe che non saranno inserite in questo database saranno di proprietà di automobilisti sprovvisti di polizza. E, per loro, inesorabilmente scatterà la multa. Inizia così l’iter che dovrebbe portare ai controlli automatici antievasione per l’assicurazione obbligatoria. In sostanza, ci sarà la possibilità di controllare la copertura assicurativa anche a posteriori, attraverso le immagini riprese dalle apparecchiature già omologate per l’accertamento in modo completamente automatico (senza agenti) di altre infrazioni al Codice. In verità, non si arriverà mai alla sanzione completamente automatica: sarà sempre un agente a verificare i documenti e quantificare la multa. Cosa cambia con il nuovo sistema? Con il nuovo sistema, le autorità potranno effettuare controlli sulla copertura già solo rilevando il numero di targa, senza pertanto bisogno di fermare il conducente e chiedergli, quindi, i certificati di polizza RC-auto. Per far ciò, la legge [1] consente di utilizzare le risultanze fotografiche prodotte dai dispositivi come gli autovelox e gli altri misuratori di velocità, i rilevatori di sorpasso o di accesso a zone a traffico limitato (Ztl), aree pedonali o corsie riservate. La fotografia si considera già “atto di accertamento” [2]. In pratica, le immagini fungono da prova della circolazione del mezzo e l’organo di polizia può poi verificare se al momento del transito rilevato esisteva una copertura assicurativa. La questione delle multe col rosso Il Ministero dei Trasporti, con un parere pubblicato qualche giorno fa [3], ha chiarito che non verranno prese in considerazione, ai fini della verifica della copertura assicurativa, le foto scattate dai photored, ossia dalle telecamere che scattano quando si passa col rosso semaforico. In parole semplici, stando a quanto dice il dicastero, chi passa col rosso non dovrebbe temere anche la multa per RC scaduta. Ma, nella pratica, le cose stanno in modo diverso. Infatti, essendo ormai operativa la banca dati aggiornata delle coperture assicurative dei veicoli in circolazione, nulla vieta alla polizia stradale di effettuare controlli sistematici sui veicoli sanzionati per qualsiasi motivo ed in qualsiasi condizione. È proprio l’immediata accessibilità e consultabilità della banca dati che rende la sanzione tutt’altro che remota. Oltre alle violazioni semaforiche e agli autovelox infatti anche un semplice divieto di sosta permette ai vigili di verificare la copertura assicurativa con possibilità di invitare l’interessato a presentare la documentazione mancante.