Originariamente Scritto da
SpadXIII
Mi permetta Avvocato Marrelli, ma io questa cosa la capisco poco. Già non capisco l'aggravante dell'incidente. Mi spiego: se uno è alticcio perde capacità di concentrazione e di attenzione, di conseguenza aumenta la probabilità che faccia un incidente. Che uno poi faccia davvero un incidente o meno, a mio giudizio, non dipende tanto da quanto costui sia persona pericolosa o disattenta alle leggi ma da tanti altri fattori: casualità, sfortuna, gatto che attraversa la strada... Insomma, venendosi a ridurre i riflessi diviene per l'appunto più facile per chi ha bevuto commettere incidenti rispetto ad uno sobrio. Ma il reato dovrebbe essere uno solo: guidare in stato di ebbrezza, ovvero in uno stato in cui si è più pericolosi per sè e per gli altri. Se uno fa un tamponamento ovviamente commette una infrazione in più e ne pagherà la conseguente multa, ma per il 186 non vedo dove stia la differenza. Se una persona viene solamente fermata per un controllo ed ha, ad esempio, un tasso alcolemico di 2.5, rappresentava comunque un alto potenziale di rischio, ovvero era pericoloso di per sè, indipendentemente dal fatto che abbia effettivamente commesso un incidente o meno. Rigirando il discorso, se l'incidente è minimo oppure grande io non vedo che differenza faccia. Secondo me il termine di valutazione deve essere la pericolosità dello stato in cui si guida, punto. Se uno scrive un sms mentre è al volante, a mio avviso può benissimo essere anche più pericoloso di uno stordito dall'alcool. Così come diventa molto pericoloso uno che in centro città va a 90 all'ora. Se il nonnetto dell'articolo era in terza fascia era pericoloso proprio per questo fatto in sè. L'incidente nasce proprio dall'esser stato "carburato". Se poi ha fatto un tamponamento senza conseguenze o ne ha fatto uno in cui ha investito un cane per non dire altro, ciò è solo per via del caso, della fortuna, delle circostanze, mica perchè è più bravo e onesto. Davvero non capirò mai perchè si faccia distinzione tra chi fa incidente e chi no o che si inserisca come parametro la gravità dell'incidente la quale nasce da tantissimi altri fattori. Certo, l'entità in sè del fatto aumenta, ma il reato per me è esattamente lo stesso.
Detto ciò, altra cosa che io proprio non capirò mai è perchè con l'incidente non si possano fare i LSU: qualcuno può spiegarmi la logica che i legislatori hanno seguito per decidere in tal senso? Io, anzi, penso che tanto più una persona si sente responsabile di un fatto negativo, abbia voglia o senta il dovere di riscattarsi moralmente e socialmente. Perchè mai se uno fa un incidente non dovrebbe quindi poter fare i LSU?