vorrei avere, se possibile, dei consigli in merito ad un eventuale ricorso avverso una multa per non aver obliterato il biglietto sulla metro.
Nel caso di specie, Tizio aveva passato il suo biglietto nell'obliteratrice, ma questa non funzionava, non essendoci nessuno decide comunque di andare alla metro. Una volta sceso giù, i "controllori" gli chiedono il biglietto, lui fa presente che la macchina non funzionava..loro, e senza mettere per iscritto le sue dichiarazioni, fanno comunque il verbale, citando quale art. violato il 42 della L.R. 16.06.2003 N. 16.
Quello che vorrei sapere, innanzitutto, gli agenti non hanno l'obbligo di mettere per iscritto a verbale ciò che il presunto trasgressore dichiara? e poi, la copia del verbale a lui consegnata è assolutamente illegibile, sul retro la relata di notifica non è compilata. Ma il dubbio più grande che ho è relativamente alla procedura di eventuale opposizione al verbale. Sul retro di quest'ultimo c'è scritto che se il trasgressore vuole fare opposizione, deve presentare entro 30 gg memorie difensive all'ATAC, questa entro 90 gg.risponderà. Ma io mi chiedo, come fa l'ATAC ad essere un'organo imparziale? com'è possibile che sia consentito poter ricevere adeguata tutela giudiziaria solo allo scadeere dei 60 gg dalla notifica della multa, cioè con la mera impugnazione dell'l'ordinanza ingiunzionedavanti al gdp? e poi, l'ordinanza ingiunzione, non potrà essere impugnata, eventualmente, solo per vizi di forma e quindi non più per il merito della multa? .
Allora io le chiedo è giusto che un comune cittadino non possa difendersi in questi casi, se non aspettando l'ordinanza ingiunzione di pagamento, tra l'altro maggiorata di interessi e della mora? come posso fare per poter far valere leragioni di Tizio, quale strada mi consiglia di intraprendere? purtroppo sul sito non ho trovato nessun precedente.
spero di essere stata chiara, le porgo i miei più distinti saluti e buon lavoro!