Buona giornata a tutti!
Ho 21 anni, sono uno studente di Giurisprudenza e sono nuovo su questo interessantissimo forum.
Vi scrivo perché gradirei conoscere il Vostro parere (ovviamente in via orientativa) sulle possibilità di accoglimento di un ricorso contro un accertamento di violazione alle norme del C.d.S. motivato dal contesto seguente.

Qualche giorno fa sono stato fermato in seguito ad un sorpasso con superamento di striscia longitudinale continua ed obiettivo intralcio dovuto - probabilmente - alla mancanza di spazio sufficiente per la fase di rientro.

Leggo che mi è stato contestato l'articolo 148 comma 2 che sanziona UNA SERIE di comportamenti pericolosi in relazione al sorpasso, peraltro descritti nello stesso comma 2 che li divide e li raggruppa in quattro lettere. Il mio verbale non solo non indica la lettera che mi viene contestata, ma è estremamente generico nella sua dicitura: riporta solo che il trasgressore "effettuava manovra di sorpasso di altro veicolo in mancanza di condizioni di sicurezza per gli altri utenti della strada". Nient'altro. Mi sembra una definizione assolutamente imprecisa, in quanto a mio parere è necessario indicare chiaramente ed inequivocabilmente per quale motivo mancassero le condizioni di sicurezza e in particolare quale fosse nello specifico il comportamento pericoloso tenuto dal trasgressore in quel determinato contesto. Se mi consentite degli esempi, avrei potuto trovare: "Superava nonostante mancassero le condizioni di visibilità", "nonostante mancasse lo spazio sufficiente ad eseguire la manovra di rientro", ma NON solo "effettuava la manovra di sorpasso in mancanza di condizioni di sicurezza per gli altri utenti della strada", che mi sembra una definizione estremamente opinabile.
Ciò è - secondo la mia opinione - ampiamente sufficiente per assicurare l'esito positivo di un eventuale ricorso. Concordate con questa mia interpretazione? Grazie e cordiali saluti.