Mi è stata comminata una contravvenzione per titolo di viaggio scaduto, ma il biglietto (del tipo a banda magnetica) è assolutamente intonso: non solo non risulta timbrato, ma non si vede nemmeno l'impronta a rilievo che l'obliteratrice di solito lascia anche se a secco di inchiostro.
Il motivo per cui vorrei fare ricorso è quindi l'impossibilità da parte mia di determinare la validità del biglietto (che ovviamente era in giro per casa o nella tasca di qualche giacca e io ho preso per valido). L'obliteratrice aveva segnalato in effetti il biglietto esaurito, ma vai a sapere se si tratta di un guasto (non infrequente) dell'apparecchio. Io ho fatto solo una fermata e sono sceso tranquillamente, avendo visto benissimo i controllori, e spiegando l'accaduto, ma le mie rimostranze non sono servite. Non ho pagato. Ben potrebbe ATM forare o punzonare a rilievo il biglietto, come avviene in altre città, in modo da consentire di capire agevolmente se il biglietto è stato già utilizzato, ma il fatto di basarsi solo sulla banda magnetica e su un timbro che però può risultare invisibile rende di fatto impossibile a un essere umano determinare se il biglietto sia valido. Mi pare un sistema sbilanciato ed illegittimo, lesivo dei diritti del consumatore. Facciano manutenzione alle timbratrici invece di sanzionare.