Buonasera,
nella ricerca di una risposta a una questione mi sono imbattuto nel vostro forum e ho pensato di sottoporvi una domanda che non saprei a chi altri rivolgere.
Ve la espongo: viaggiavo da Bologna C.le a Verona P.N. su di un regionale veloce Trenitalia. Il capotreno sopraggiunge e chiede che gli venga esibito il biglietto. Io dichiaro di esserne sprovvisto. Lui procede con la stesura del verbale che riporta tutti i dati correttamente ad eccezzione della località: il verbale è stato redatto in Emilia sulla linea tra le stazioni ferroviarie di S.Felice S/P e Mirandola mentre lo stesso riporta Isola Scala (oltre il confine veneto) come località di accertamento dei fatti (e il verbale recita di conseguenza la legge regionale del Veneto, specifica ovvero "violazione: LR 25/1998 Veneto"). Non essendomene accorto per tempo ho sottoscritto il verbale e solo in secondo momento ho notato l'errore che peraltro è attestabile dalla presenza dell'indicazione oraria che permette di verificare la posizione del treno al momento del rilascio del verbale.
Ora: mi è possibile contestare il verbale per questo errore formale? In secondo luogo - perché il capotreno avrebbe preferito dichiarare una località piuttosto che quella reale?
Per portare un esempio, se non erro, la "giurisdizione" dei capotreno Trenord è limitata alla sola regione Lombardia anche su tratte transregionali il che non permette di svolgere il loro incarico - anche fare un verbale quindi - fuori dalla regione, come ho potuto leggere in un articolo di cui il link qui: https://www.oglioponews.it/2018/01/1...-puo-la-multa/ .
Può esserci qualche analogia tra il caso nell'articolo e il mio che avvalori la mia eventuale contestazione?
Vi ringrazio anticipatamente per l'interesse e mi auguro di ricevere al più presto vostra risposta.
Una augurio di buon fine settimana e a risentirci!