La decisione arriva in merito a una controversia tra il Comune di Massa e un cittadino che in prima istanza aveva invece vinto con il giudice e di pace e in tribunale. Ora la Cassazione dà invece ragione al ricorso del Comune di Massa.
L'automobilista è stato condannato a pagare perché "la contestazione era affidata all'organo di polizia preposta che ha fatto l'accertamento in conformità alla normativa. Di conseguenza, il relativo verbale poteva essere contestato solo con querela di falso". Tutto, quindi, si affida sulla buona fede del pubblico ufficiale che ha effettuato i rilievi.