Il giorno 18 settembre u.s. mia figlia aveva un biglietto di seconda classe per un treno frecciarossa (quindi con prenotazione) Milano-Roma con partenza intorno alle ore 14 (3 ore di percorrenza previste). Per uno sciopero dei dipendenti trenitalia questo treno è stato annullato e tutti i prenotati sono stati spostati sul treno successivo delle 14 e 15 (peraltro più lento con 3 ore e 30 di percorrenza previste). Alla richiesta di mia figlia su quale fosse il suo nuovo posto da occupare il controllore del vettore, [I]vista la situazione di emergenza, ha tranquillamente risposto di sedersi in qualunque posto che trovasse libero. Essendo invivibile la situazione in seconda classe, con parecchie persone in piedi ( 3,5 ore di viaggio e nel prezzo del biglietto è compresa la prenotazione del posto), ed essendo 2 carrozze di prima classe completamente vuote (occupati complessivi 4 posti), forte delle parole del controllore, mia figlia si è seduta in un posto di prima classe. Ormai giunti i prossimità di Roma, alle 17 e 40, alla richiesta di mostrare il biglietto veniva rilevato a mia figlia il cambio di classe con conseguente addebito di €.25. Mia figlia si rifiutava di pagare tale differenza di prezzo non ritenendosi responsabile del disagio, e quindi non disposta a viaggiare in piedi per 3 ore e mezza per colpe non sue avendo pagato una prenotazione di posto ed essendoci 2 carrozze completamente vuote. A questo rifiuto seguiva un anda-e-rivieni del dipendente di Trenitalia che evidentemente non sicuro sul da farsi andava a chiedere ai suoi superiori, tornando sempre più implorante a far accettare l'adeguamento. All'ennesimo rifiuto il controllore ha consegnato a mia figlia un verbale di multa di €.45. Ci sono gli estremi per un ricorso?
cordiali saluti