Salve a tutti.
Sottopongo un problema un po' complesso.
Viene notificata una sanzione per passaggio col rosso che viene pagata nei 5 giorni (poco prima di Natale) perché effettivamente l'auto era passata col rosso.
Il proprietario non ricorda l'evento, passate le feste (quindi dopo aver perso 20 giorni), fadegli accertamenti per capire il motivo dell'amnesia. Vengono prescritti esami strumentali che non rilevano nulla e che, probabilmente, l'amnesia è dovuta all'anestesia generale effettuata pochi giorni dopo il passaggio col rosso.
Per effettuare tutte queste procedure, finalizzate, tra l'altro, ad individuare un giustificato e *documentato* motivo per non comunicare i dati del conducente, sono stati necessari 61 giorni dalla data di notifica del verbale. Il certificato medico che attesta il giustificato e documentato motivo è stato infatti redatto il 61° giorno, giorno in cui è stato trasmesso all'ufficio verbalizzante che, nonostante la predetta comunicazione, ha inviato un verbale per violazione dell'art. 126 bis.
Quali potrebbero essere i motivi di ricorso?
La rimessione in termini non la vedo applicabile essendo istituto di diritto processuale, la qlc vorrei evitarla. Sta di fatto che la norma, se interpretata in modo rigido, costituisce un vulnus nel diritto di difesa (il termine di 60 giorni si è quasi dimidiato per effetto delle festività natalizie, senza contare la necessità di effettuare esami strumentali per poter arrivare al documentato motivo) ed è inoltre in evidente contrasto con la ratio della norma che vuol punire chi omette di dare la comunicazione e non chi, senza colpa, abbia avuto necessità di un termine superiore (seppure di un giorno) a quello prescritto per poter fornire un giustificato motivo.
A ciò si aggiunga che la sanzione è stata notificata via pec, con aggiunta delle spese, in palese contrasto col CAD (ulteriore motivo di ricorso).