Salve!
Mi è stato redatto un verbale di violazione del codice della strada. Mi trovavo inequivocabilmente all'interno di un centro abitato e mi veniva contestato da parte della polizia stradale il 143 comma 5 con la seguente descrizione dell'evento: < < Il suddetto veicolo percorrendo la strada .... impegnava la corsia di sinistra pur non essendo impegnato in una manovra di sorpasso (traffico scarso)>>, escludendo l'ipotesi che io stessi usando tale corsia per uscire alla successiva intersezione ove mi ero portato con evidente anticipo, dove, comunque, non sono riuscito ad arrivare perché l'agente prima di entrare in corsia di preselezione mi ha costretto a deviare dalla mia traiettoria costringendomi a seguirlo sulla destra, portando ad una sanzione pecuniaria di euro 41 e alla decurtazione di 8 punti patente (4 raddoppiati poiché neopatentato). Grazie all'aiuto di Vigili Urbani di mia conoscenza sono venuto a sapere, per pura casualità, dell'esistenza di questi strumenti, ovvero, i prontuari a quanto pare non particolarmente noti se non ai corpi di polizia, municipale, stradale che ne fanno uso . Il prontuario è un manuale applicativo in cui sono presenti tutti i commi violati e le relative sanzioni. Mi è stato riferito dai vigili che, all'interno dei centri abitati, la violazione debba far riferimento all'articolo 143 comma 7 con la relativa sanzione differente da quella prevista dal comma 5 . Hanno , inoltre ,sottolineato la gravità dell'errore commesso dall'agente.
Indagando in maniera più approfondita è emerso che tutti i prontuari concordano nell'affermare che, anche qualora tale infrazione venga accertata all'interno del centro abitato risulti violato nella fattispecie l'articolo 143 comma 7, non l'articolo 143 comma 5. Il codice della strada non evidenzia in maniera adeguata la distinzione con buona pace per gli automobilisti che, pur conoscendo in maniera precisa il codice medesimo non hanno modo di evidenziare "autonomamente" l'errore. I prontuari, più dettagliati nella spiegazione delle sanzioni, concordano nell'affermare tale distinzione, non irrilevante dal punto di vista sanzionatorio, se infatti la violazione dell'articolo 143 comma 5 porta alla stessa sanzione pecuniaria, inoltre, provoca la decurtazione di 4 punti patente (8 per neopatentati) fattispecie non prevista dalla violazione dell'articolo 143 comma 7, differente anche nella contestazione del fatto (Esempio del prontuario: all'interno del centro abitato il veicolo percorreva la corsia di sinistra senza valido motivo non percorrendo la corsia più libera a destra).
Desidero marcare che tale errore nell'individuazione e applicazione del comma, da parte del pubblico ufficiale, risulti unicamente rilevabile e superabile grazie alla consultazione di un prontuario oggetto non notoriamente nelle conoscenze di tutti, strumento di cui ho avuto notizia solo grazie a personali conoscenze all'interno della polizia Municipale e che pare sconosciuto ai più, fatto reso più grave dall'apparente poca chiarezza del Codice della strada nel caso preso in esame.
Certamente il verbale redatto dal pubblico ufficiale non aiuta assolutamente dato che è stato applicato integralmente il comma 5 sia nella descrizione della condotta sia nella sanzione per cui non si è trattato di un mero errore nella trascrizione del comma ma di un'intima volontà nel voler applicare suddetto comma, portando a ritenere che l'agente abbia confuso un centro abitato con una strada posta fuori dal centro abitato(erronea valutazione di notevole rilievo). Alla luce di queste affermazioni volevo gentilmente sapere quale potrebbe essere a vostro giudizio l'esito di un eventuale ricorso. Verrebbe posto un correttivo all'atto nel campo della decurtazione dei punti e nel riferimento normativo per il principio di conservazioni degli atti amministrativi nonostante la difficoltà di individuazione dell'errore o potrebbe esserci di più?
Seppur l'errore non ricada su un elemento essenziale del verbale risulta ,tuttavia, opportuno sottolineare l'evidente difficoltà nel portare alla luce un errore del genere , assolutamente determinante per il soggetto nella decisione di un eventuale impugnazione del verbale o nella richiesta di autotutela all'organo competente.
Volevo portare all'analisi di questo problema.
Ringrazio ancora per l'attenzione e per la pazienza, mi rendo conto della difficoltà della trattazione e mi scuso per il disagio.
Cordiali Saluti