Il caso è il seguente: perviene un verbale di contravvenzione, che però non viene consegnato al destinatario dell'atto, bensì ad un familiare convivente.
Successivamente, l'agente postale dà notizia al destinatario del verbale dell'avvenuta notificazione a mezzo C.A.N. (comunicazione di avvenuta notifica).
La C.A.N. è una raccomandata (informativa), ma si differenza dalla C.A.D. perchè è senza ricevuta di ritorno e viene per l'appunto inviata dall'agente postale qualora consegni un piego contenente un atto giudiziario, notificato a mezzo del servizio postale, a una persona diversa dal destinatario dell'atto.
Nel caso in esame, la C.A.N. è stata rinvenuta nella cassetta postale come una qualsiasi altra lettera inviata per posta ordinaria e, tra l'altro, l'etichetta adesiva portante il numero della raccomandata è stata barrata con una X dal postino (come se volesse cancellarla).
Mi chiedo: se la C.A.N. è una raccomandata, ancorchè senza ricevuta di ritorno, il postino non dovrebbe quantomeno far sottoscrivere il relativo registro di consegna? Può limitarsi ad "imbucarla" nella cassetta come una qualsiasi altra lettera non raccomandata, indicando esclusivamente sull'avviso di ricevimento dell'atto consegnato il numero della C.A.N. e la sua data di invio?
Ringrazio anticipatamente.