Salve,
durante le vacanze sono stato fermato dai vigili urbani che hanno elevato la multa non a me (che conducevo l'auto) ma a mia moglie perchè mia figlia (di 7 anni che viaggiava dietro su apposito sistema di ritenuta) non aveva la cintura di sicurezza allacciata. Ho tentato di spiegare al vigile che di fatto avevamo consentito a mia figlia di togliere la cintura poichè eravamo ormai giunti a destinazione e stavo crcando parcheggio (viaggiavo a non più di 20 km/h in cerca di sosta quando sono stato fermato) e la bambina aveva da almeno un ora un malore poichè, reduci da un viaggio in nave già di per se poco tranquillo, viaggiavamo in auto da 2 ore ed il percorso fatto aveva presentato molte curve.
A conferma del malore della bambina mia moglie viaggiava dietro e per di più avevo in auto l'altra bambina su sistema di ritenuta con la cintura attaccata regolarmente (a testimonianza che sono rispettoso delle norme). Il vigile zelante (per non dire altro) non ha voluto saperne ed ha fatto la multa di 80 euro a mia moglie per aver consentito a mia figlia di togliere la cintura: nel verbale ha inserito (più o meno fedelmente) la dichiarazione di mia moglie che affermava che la bambina era affetta da malore e che essendo praticamente giunti a destinazione le aveva fato sciogliere la cintura.
Ci sono i termini per fare ricorso al prefetto (considerando che ho i biglietti della nave e la fattura di un B&B nei pressi di dove è stata elevata la multa che possono testimoniare sia il percorso che ho effettuato per giungere dal porto a destinazione sia che ero arrivato a destinazione) o le speranze che il ricorso venga accolto sono poche con il rischio di pagare il doppio?
Grazie