plbuccelli
04-05-2012, 14:45
Salve, avendo oggi rla contestazione di una multa per essere transitato con il rosso avrei necessità di sapere se il ricorso è possibile per i seguenti motivi
fatto
Alle ore 13.40 circa del giorno 4 maggio 2012 mi trovavo a bordo della mia autovettura imbottigliato in mezzo al traffico al semaforo che delimita l’accesso da via del Circo Massimo su via della greca. Iniziavo la manovra di attraversamento dell’incrocio segnalato da semaforo che in quel momento aveva luce verde unitamente ad altre numerose autovetture. Subito dopo aver impegnato l’incrocio vedevo sopraggiungere dalla destra in velocità una autopattuglia della polizia di stato con i dispositivi di emergenza (sirena e lampeggiante) che precedeva una cosiddetta auto blu munita anch’essa di dispositivi di emergenza. Entrambe tagliavano l’incrocio costringendo lo scrivente e altre autovetture a rallentare e quasi fermare la propria marcia per qualche secondo il tempo che la pattuglia e l’auto blu, dopo essersi fatti largo nel traffico, imboccavano via del Circo Massimo. A quel punto riprendevola marcia e attraversavo il successivo incrocio con luce verde per essere poi fermata sul lungotevere e subire la contestazione della violazione del passaggio con luce rossa del precedente incrocio da parte della pattuglia dei VV.UU. Verosimilmente durante la fermata obbligata dal sopraggiungere delle due autovetture di stato all’inizio dell’incrocio il semaforo era passato a luce rossa nella mia totale inconsapevolezza. Anche logicamente la contestazione appare pretestuosa; data infatti l’elevata mole di traffico dalla direzione laterale l’attraversamento con luce rossa piena ()così come asserito) sarebbe stato impossibile ed altamente a rischio di collisione con altra autovettura e con guadagno di tempo nullo, data la vicinanza di altro incrocio con altro semaforo.
Se violazione dunque ci fosse stata essa è avvenuta non per negligenza o inosservanza o peggio volontà di violare una precisa norma del Codice della Strada ma da circostanze fattuali che hanno influenzato la condotta di guida dello scrivente, reso totalmente inconsapevole della luce rossa nel frattempo scattata alle sue spalle. In ogni caso avendo ormai impegnato l’incrocio l’unica soluzione era quella di avanzare e togliere l’ostacolo alle altre autovetture che nel frattempo stavano impegnando l’incrocio.
Date queste circostanze ci sono le basi per ricorerre contro la sanzione di 157 euro oltre la decurtazione di sei punti dalla patente?
Ringrazio per l'attenzione
Buccelli Paolo Livio
fatto
Alle ore 13.40 circa del giorno 4 maggio 2012 mi trovavo a bordo della mia autovettura imbottigliato in mezzo al traffico al semaforo che delimita l’accesso da via del Circo Massimo su via della greca. Iniziavo la manovra di attraversamento dell’incrocio segnalato da semaforo che in quel momento aveva luce verde unitamente ad altre numerose autovetture. Subito dopo aver impegnato l’incrocio vedevo sopraggiungere dalla destra in velocità una autopattuglia della polizia di stato con i dispositivi di emergenza (sirena e lampeggiante) che precedeva una cosiddetta auto blu munita anch’essa di dispositivi di emergenza. Entrambe tagliavano l’incrocio costringendo lo scrivente e altre autovetture a rallentare e quasi fermare la propria marcia per qualche secondo il tempo che la pattuglia e l’auto blu, dopo essersi fatti largo nel traffico, imboccavano via del Circo Massimo. A quel punto riprendevola marcia e attraversavo il successivo incrocio con luce verde per essere poi fermata sul lungotevere e subire la contestazione della violazione del passaggio con luce rossa del precedente incrocio da parte della pattuglia dei VV.UU. Verosimilmente durante la fermata obbligata dal sopraggiungere delle due autovetture di stato all’inizio dell’incrocio il semaforo era passato a luce rossa nella mia totale inconsapevolezza. Anche logicamente la contestazione appare pretestuosa; data infatti l’elevata mole di traffico dalla direzione laterale l’attraversamento con luce rossa piena ()così come asserito) sarebbe stato impossibile ed altamente a rischio di collisione con altra autovettura e con guadagno di tempo nullo, data la vicinanza di altro incrocio con altro semaforo.
Se violazione dunque ci fosse stata essa è avvenuta non per negligenza o inosservanza o peggio volontà di violare una precisa norma del Codice della Strada ma da circostanze fattuali che hanno influenzato la condotta di guida dello scrivente, reso totalmente inconsapevole della luce rossa nel frattempo scattata alle sue spalle. In ogni caso avendo ormai impegnato l’incrocio l’unica soluzione era quella di avanzare e togliere l’ostacolo alle altre autovetture che nel frattempo stavano impegnando l’incrocio.
Date queste circostanze ci sono le basi per ricorerre contro la sanzione di 157 euro oltre la decurtazione di sei punti dalla patente?
Ringrazio per l'attenzione
Buccelli Paolo Livio