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Visualizza Versione Completa : Multa abbonamento Metro Roma



tommaso ricci
14-04-2012, 16:11
Salve, vi scrivo per sapere se ci sono gli estremi per un ricorso a seguito di una multa ricevuta in metro a Roma.
La situazione è questa: essendo uno studente ho acquistato l'abbonamento agevolato per giovani e studenti; sapendo che i requisiti per questo abbonamento sono particolarmente cavillosi ho controllato di essere in regola sulla "Carta dei servizi 2011", documento ufficiale dell'ATAC. Alla sezione "Tariffe e modalità d'acquisto" ecco cosa reca il titolo"Abbonamento mensile agevolato giovani e studenti" alla sezione Destinatari : giovani fino al mese di compimento del 20° anno di età,studenti universitari fino al mese di compimento del 26° anno,
solo se iscritti agli istituti di istruzione postsecondaria, (elenco completo sul sito
ATAC S.p.A. | Azienda per la mobilitÃ* (http://www.atac.roma.it)). L'agevolazione è estesa
agli studenti universitari fino al mese di compimento del 26° anno anche non residenti a
Roma che abbiano ottenuto l'alloggio gratuito
presso la "Casa dello Studente" o la borsa di
studio o l'esenzione dalle tasse universitarie.

Da questo testo, analizzando il primo periodo, ho realizzato di avere i requisiti, essendo io nel 19° anno di vita.
Il controllore mi ha multato in quanto non residente a Roma.Tuttavia sono consapevole che avendo acquistato l'abbonamento sono tenuto a venire a conoscenza dei termini e condizioni a cui è sottoposto. Il problema è che l'ho fatto, da un documento autentico dell'ATAC, che però è evidentemente poco chiaro!!!! Nella sezione della tariffa che a me competeva consultare non è espressamente indicato come requisito la residenza nel Comune di Roma, tuttalpiù ciò si potrebbe ricavare interpretando estensivamente il secondo periodo.
Pertanto ritenete sia possibile imputare all'ATAC una mancata informazione ed intentare un ricorso??

Avv. G. Lore
14-04-2012, 17:42
Partendo dal presupposto che essendo di Roma so che l'abbonamento agevolato è valido solo per i residenti a Roma (salvo i titolari di borse di studio), effettivamente la dicitura è astrusa (anche perchè il secondo periodo sembra riferirsi solo agli universitari) e potrebbe fondare un ricorso eccependo l'art. 3 Legge 689/81 (assenza di dolo/colpa errore su fatto e diritto).
E' però da tenere presente che in una prima fase può fare solo lo scritto difensivo all'atac e, dunque deve prepararsi al fatto che chi ha elevato la sanzione (atac) ritenga di essere nel giusto e rigetti la Sua opposizione.
L'ordinanza di rigetto potrà poi opporla dinanzi al Giudice di Pace, finalmente dinanzi all'autorità giudiziale

tommaso ricci
14-04-2012, 18:13
Bene, Lei ritiene pertanto fondata la mia pretesa? Mi consiglierebbe perciò di oppormi all'ordinanza dinanzi al GdP o potrebbe essere più conveniente pagare?

Avv. G. Lore
14-04-2012, 18:52
Come dettoLe margini di fondatezza vi sono.
Le ripeto, però, che Lei ora ha solo il verbale ch può opporre a norma dell'art. 18 legge 689/81 con lo scritto difensivo all'atac.
Solo in caso di rigetto con rituale ordinanza potrà in futuro adire il gdp.
Attenzione, il diritto è fatto di sostanza e di forma, non commetta errori e se non è (come è giusto che sia) padroneggiante la materia ci pensi bene prima di muoversi da solo

tommaso ricci
16-04-2012, 15:42
Bene, ritiene opportuno indicare l'art. 3 Legge 689/81 come base della fondatezza della mia pretesa, nello scritto difensivo all'ATAC, o come potrei meglio argomentare per motivare il mio ricorso e farlo accogliere, evitando l'eventuale ordinanza di rigetto?

Avv. G. Lore
16-04-2012, 15:44
l'art. 3 è eccezione corretta.
Per il resto non capisco bene cosa mi chieda, spero non di scriverLe qui il ricorso (che ovviamente capirà bene non è possibile).
Inoltre comprenderà che posso solo risponderLe genericamente, un parere e una traccia di difesa si possono verificaresolo carte alla mano.
Non confonda la gratuità di questa consulenza con la mancanza di professionalità che lasciamo volentieri a chi gioca a fare l'avvocato senza esserlo

tommaso ricci
17-04-2012, 13:18
Cosa intende per eccezione corretta?
La mia intenzione creda, non è assolutamente quella di ottenere il ricorso scritto qui su questo portale, sarebbe impensabile chiedere tanto senza nemmeno conoscere la vicenda nel particolare nè tantomeno avendo il verbale davanti; da neostudente di giurisprudenza, questa vicenda, per quanto spiacevole, mi ha entusiasmato.Apprezzo davvero ciò che fate per i cittadini, gratuitamente poi, cosa rara coi tempi che corrono. Ciò che cerco è qualche consiglio e un pò di chiarezza, non mi sogno certo di improvvisarmi avvocato, vorrei capire quanto effettivamente mi converrebbe portare avanti la cosa in termini economici, in ragione delle probabilità che il ricorso venga accolto o meno.Mi chiedo cioè se tale art. attesti inequivocabilmente che ho ragione, se non è sufficiente o se l'ATAC, come credo, lo rigetterà a prescindere. Mi rendo conto che Lei non è onnisapiente però ha di sicuro più esperienza di me, vivendo tra l'altro a Roma.

Avv. G. Lore
17-04-2012, 13:25
Caro futuro collega, entra nell'ordine di idee che difficilmente troverai mai un "art. (che) attesti inequivocabilmente che ho ragione".
Io posso solo ripeterTi che si può lavorare sopra il concetto di ignoranza inevitabile del precetto di legge, errore di diritto e buona fede, tutti concetti enucleati dall'art. 3 L. 689/81 laddove posti in correlazione al regolamente ATAC criptico.
Che poi un reclamo NON GIUDIZIALE E SVOLTO A CHI HA ELEVATO LA SANZIONE (...) possa essere rigettato è possibile, ma un rigetto non significa avere torto marcio, nè una vittoria significa avere ragione per forza.
Purtroppo la procedura è questa, devi prima passare per gli scritti difensivi e non puoi adire direttamente l'autorità giudiziaria e successivamente al rigetto potrai operare in via impugnativa.
Se ti va e non temi di dover tenere aperta la questione anche per qualche anno vai, altrimenti lascia stare e paga.
In Italia ahimè, far valere i propri diritti richiede tanta pazienza e competenza, specie quando si ha a che fare con la Pubblica Amministrazione