otellocelletti
13-04-2012, 20:56
Buonasera a tutti:)
desidero sottoporre al Vs. esperto il seguente quesito, cercando di essere il più sintetico possibile:
In data 20/01/2012 ho ricevuto una multa per divieto di sosta dove, oltre alla sanzione amministrativa pecuniaria, vi era anche la decurtazione di punti 2 dalla patente di guida del conducente/trasgressore, col conseguente obbligo di comunicarne i dati dello stesso entro 60 gg. dalla notifica della medesima. Ho adempiuto a tale intimazione compilando il modulo allegato e l'ho regolarmente spedito all'ufficio postale mediante lettera raccomandata a.r. il giorno 19/03/2012 (che a me risulta essere il 59° giorno decorrente dalla data di notifica). Ebbene, due giorni fà ho ricevuto un ulteriore verbale di accertamento ai sensi dell'art. 126 bis del c.d.s., motivato dal fatto che l'ufficio accertatore ha ricevuto la comunicazione il 21/03/2012, oltre il termine consentito.
La mia domanda è quindi la seguente: se il plico "incriminato" ha sia il timbro postale di spedizione e sia quello di ritiro, aventi date diverse, quale fa fede? Ci sono gli estremi per impugnare il verbale? Se si, conviene fare ricorso al Prefetto o G.d.P. oppure fare un'ulteriore comunicazione all'organo verbalizzante?
Ringrazio anticipatamente.
Saluti:)
desidero sottoporre al Vs. esperto il seguente quesito, cercando di essere il più sintetico possibile:
In data 20/01/2012 ho ricevuto una multa per divieto di sosta dove, oltre alla sanzione amministrativa pecuniaria, vi era anche la decurtazione di punti 2 dalla patente di guida del conducente/trasgressore, col conseguente obbligo di comunicarne i dati dello stesso entro 60 gg. dalla notifica della medesima. Ho adempiuto a tale intimazione compilando il modulo allegato e l'ho regolarmente spedito all'ufficio postale mediante lettera raccomandata a.r. il giorno 19/03/2012 (che a me risulta essere il 59° giorno decorrente dalla data di notifica). Ebbene, due giorni fà ho ricevuto un ulteriore verbale di accertamento ai sensi dell'art. 126 bis del c.d.s., motivato dal fatto che l'ufficio accertatore ha ricevuto la comunicazione il 21/03/2012, oltre il termine consentito.
La mia domanda è quindi la seguente: se il plico "incriminato" ha sia il timbro postale di spedizione e sia quello di ritiro, aventi date diverse, quale fa fede? Ci sono gli estremi per impugnare il verbale? Se si, conviene fare ricorso al Prefetto o G.d.P. oppure fare un'ulteriore comunicazione all'organo verbalizzante?
Ringrazio anticipatamente.
Saluti:)