frankyno84
10-04-2012, 07:07
Salve, vi spiego la mia situazione:
Ieri, giornata di pasquetta, per via del traffico mi è capitato di effettuare un sorpasso in una zona della carreggiata curva ma abbastanza larga per il sorpasso in sicurezza atteso che l'auto sorpassata aveva anche accostato.
Fin qui tutto normale, tuttavia proprio nel momento del sorpasso mi trovavo alla mia destra una pattuglia dei carabinieri che stazionava in una piazzola per i soliti controlli.
Ad ogni modo, i carabinieri vedendo la mia manovra (a loro avviso improvvida) smontavano il posto di blocco e partivano al mio inseguimento.
Accortomi della loro presenza, mi sono fermato in un parcheggio di un ristorante di modo da poter discutere dell'accaduto senza troppi problemi, al riparo della vista dei passanti.
Tuttavia già questo mio modo di comportarmi ha indispettito i carabinieri che si sono posti nei miei confronti in modo molto autoritario al punto da procedere anche ad una perquisizione credendo che fossi un poco di buono, ciò in quanto temessero che stessi scappando.
Senza sentire ragioni, mi hanno inflitto una sanzione ex. art. 148 commi 10 e 16 CdS e per di più, approfittando del fatto che ormai ero sconvolto da quanto mi stava accadendo, mi hanno chiesto di mettere una doppia firma una sotto al verbale e una sotto le dichiarazioni del trasgressore (nel relativo riquadro per le dichiarazioni è stata verbalizzata la seguente frase: "ho sbagliato") dichiarazioni da me mai rese né, tantomeno, mai chieste ma arbitrariamente inserite dal verbalizzante.
Mi ritrovo pertanto, oltre ad una pasquetta rovinata, anche a rimanere con la patente sospesa per un periodo da 1 a 3 mesi.
Sono seriamente intenzionato a proporre ricorso poiché lo stesso verbale è carente di motivazione, viene genericamente indicato che sorpassavo una fila di auto in coda senza tuttavia evidenziare in che modo veniva effettuato il sorpasso (per esempio senza specificare che veniva invasa la carreggiata opposta oppure in una zona dove era vietato il sorpasso oppure in condizioni di scarsa visibilità ecc. ecc., insomma non viene specificato che il sorpasso era in effetti pericoloso).
L'unico mio dubbio, al di là dei vizi formali o sostanziali del verbale, riguarda quella maledetta dichiarazione che solo dopo avermi dato la copia del verbale mi sono accorto di aver sottoscritto.
Vi chiedo pertanto, nel caso di ricorso al GdP, che valore probatorio hanno le dichiarazioni del trasgressore a fronte di un verbale illegittimo.
in attesa di un vostro riscontro vi porgo cordiali saluti
Ieri, giornata di pasquetta, per via del traffico mi è capitato di effettuare un sorpasso in una zona della carreggiata curva ma abbastanza larga per il sorpasso in sicurezza atteso che l'auto sorpassata aveva anche accostato.
Fin qui tutto normale, tuttavia proprio nel momento del sorpasso mi trovavo alla mia destra una pattuglia dei carabinieri che stazionava in una piazzola per i soliti controlli.
Ad ogni modo, i carabinieri vedendo la mia manovra (a loro avviso improvvida) smontavano il posto di blocco e partivano al mio inseguimento.
Accortomi della loro presenza, mi sono fermato in un parcheggio di un ristorante di modo da poter discutere dell'accaduto senza troppi problemi, al riparo della vista dei passanti.
Tuttavia già questo mio modo di comportarmi ha indispettito i carabinieri che si sono posti nei miei confronti in modo molto autoritario al punto da procedere anche ad una perquisizione credendo che fossi un poco di buono, ciò in quanto temessero che stessi scappando.
Senza sentire ragioni, mi hanno inflitto una sanzione ex. art. 148 commi 10 e 16 CdS e per di più, approfittando del fatto che ormai ero sconvolto da quanto mi stava accadendo, mi hanno chiesto di mettere una doppia firma una sotto al verbale e una sotto le dichiarazioni del trasgressore (nel relativo riquadro per le dichiarazioni è stata verbalizzata la seguente frase: "ho sbagliato") dichiarazioni da me mai rese né, tantomeno, mai chieste ma arbitrariamente inserite dal verbalizzante.
Mi ritrovo pertanto, oltre ad una pasquetta rovinata, anche a rimanere con la patente sospesa per un periodo da 1 a 3 mesi.
Sono seriamente intenzionato a proporre ricorso poiché lo stesso verbale è carente di motivazione, viene genericamente indicato che sorpassavo una fila di auto in coda senza tuttavia evidenziare in che modo veniva effettuato il sorpasso (per esempio senza specificare che veniva invasa la carreggiata opposta oppure in una zona dove era vietato il sorpasso oppure in condizioni di scarsa visibilità ecc. ecc., insomma non viene specificato che il sorpasso era in effetti pericoloso).
L'unico mio dubbio, al di là dei vizi formali o sostanziali del verbale, riguarda quella maledetta dichiarazione che solo dopo avermi dato la copia del verbale mi sono accorto di aver sottoscritto.
Vi chiedo pertanto, nel caso di ricorso al GdP, che valore probatorio hanno le dichiarazioni del trasgressore a fronte di un verbale illegittimo.
in attesa di un vostro riscontro vi porgo cordiali saluti