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Visualizza Versione Completa : Situazione tragica a Genova



cardinale
24-09-2007, 02:30
quello che succede a Genova è davvero drammatico.
Non so se anche in altre parti di italia le cosa vadano cosi male, ma qui è un bombardamento di multe ogni giorno.

incollo un articolo preso da un giornale


SONO GIÀ ARRIVATE a casa di 1.000 auto-motociclisti, le prime “videomulte” scattate dalle telecamere di Amt in via Tolemaide e via Archimede, i due tratti di corsie gialle ad oggi monitorati.

Ma chi temeva “stragi”, chi temeva problemi sociali derivanti dall’arrivo a valanga di contravvenzioni “registrate” in ben quattro mesi di rilevazioni, potrà tirare un sospiro di sollievo. Amt sta infatti applicando il principio del “buon senso” di fronte al malloppo di oltre 250.000 irregolarità riscontrate.

Le “multe gentili”. «Abbiamo iniziato a mandare la multa a chi è passato attraverso i corridoi preferenziali dei bus durante le ore di punta- ha spiegato ieri mattina a latere dell’inaugurazione della nuova fermata di corso de Stefanis l’amministratore delegato di Amt Hubert Guyot - ci sono poi i casi in cui la stessa auto o lo stesso motorino è passato per trenta-quaranta volte all’interno delle corsie vietate. In questi casi abbiamo deciso di inviare una multa soltanto, accompagnata da un avviso che chiede di porre maggiore attenzione agli “assidui frequentatori”».

Di tutti coloro che sono finiti da febbraio a oggi in quella che è stata definita da alcuni una sorta di “tonnara”, insomma, una minima parte è stata fino ad oggi colpita da reale contravvenzione. Una grazia che non durerà che per i primi tempi. «E’ necessario abituare le persone al provvedimento con gradualità - dice Guyot - ma è chiaro che in futuro “perdoneremo” molto meno». Ad occuparsi del recapito, domicilio delle multe con tanto di foto allegata che documenta la violazione “in flagrante” è materialmente Elsag, in collaborazione con un’azienda privata. Postel, società del gruppo Poste, provvede infine a inviare a domicilio i bollettini di pagamento. Bollettini con tanto di fotografia del mezzo allegata, documento pressoché inoppugnabile e che garantisce anche la privacy del “colpito” (nell’immagine si distingue solamente il modello dell’auto e la targa). Statisticamente, in via Tolemaide il sessanta per cento dei trasgressori è composto da conducenti di auto; in via Archimede il settanta per cento viaggia invece a bordo di moto e scooter.

I cartelli luminosi. L’azienda del trasporto pubblico conferma di continuare a credere fermamente nell’efficacia delle corsie preferenziali per aumentare la competitività degli autobus sulle auto private. E fa sapere che - in seguito alle numerose critiche arrivate anche dall’assessore al Traffico Arcangelo Merella - in via Bobbio sono arrivati i primi due pannelli lampeggianti da installare all’imbocco dei due varchi videocontrollati. Si tratta di due maxi-cartelli 135 per 85 centimetri, che verranno posti sopra l’ingresso del tunnel di via Archimede e all’inizio dei cordoli di via Tolemaide. Sono alimentati a energia solare, verranno montati a giorni, e oltre alla sagoma luminosa e lampeggiante di un vigile urbano porteranno la scritta: “Controllo elettronico dei transiti sulle corsie riservate”. Come dire, impossibile non vederli.

Società Autostrade. Ma non è l’ultima delle novità sulle corsie gialle. Frenata da Tursi che aveva chiesto una riflessione più accurata sui nuovi obiettivi da munire di telecamere - Amt avrebbe voluto dotare entro giugno venti nuove strade di occhi elettronici - la dirigenza dell’azienda non ha fermato la gara per l’acquisizione di software e strumentazioni necessarie per le riprese video di altri tratti dei cosiddetti “corridoi di qualità”. «La gara si è appena conclusa - spiega Daniele Diaz - ad aggiudicarsi l’appalto da 800 mila euro per la fornitura di 18 nuove telecamere è stata la Società autostrade, vincitrice al ribasso su altre tre proposte».

Le pensiline. Deviando dall’argomento corsie gialle, c’è un’ulteriore novità nel campo delle migliorie che Amt sta per mettere in cantiere per migliorare aspetto e confort del servizio. Si tratta della sostituzione delle pensiline vecchie o non più funzionali. «Abbiamo intenzione di chiedere al Comune di Genova e alla Cemusa di ampliare quanto previsto dall’attuale contratto», conferma Guyot. Oggi la società spagnola ha il dovere, per contratto, di sostituire 490 pensiline (un obiettivo quasi raggiunto, dal momento che ne mancano solo 50). Amt vorrebbe, a proprie spese, chiedere di includere nel rinnovo delle zone di attesa altre 170 cabine. «In questo modo arriveremmo alla totalità delle zone di attesa rinnovate - dice l’ad di Amt - sono ben fatte e funzionali, spero che riusciremo a trovare un accordo».