Eaco
20-01-2012, 16:45
Salve a tutti!
Il 21/10/2010 sono stato sorpreso in autobus senza biglietto dal controllore ATAC (purtroppo non sono di Roma, non trovavo un rivenditore nei paraggi, ho visto l'autobus e sono salito al volo). Ho cercato di spiegare la situazione al controllore e intanto, essendo arrivati al capolinea, siamo scesi dall'autobus. Lui mi ha chiesto tutti i dati, miei e di mio padre (all'epoca dei fatti ero minorenne, ora sono maggiorenne) e poi mi ha detto "vabbè, per questa volta, vai". Non mi sembrava vero, l'ho ringraziato e me ne sono andato. Dopo qualche mese (comunque entro i termini) arriva a mio padre, come responsabile in solido, il verbale. Immediatamente egli redige gli scritti difensivi contestando il comportamento dell'accertatore.
Gli scritti sono inviati all'ATAC il 9.02.2011, ATAC risponde, rigettando il ricorso, con ordinanza datata 9.11.2011 (timbro postale del 23.12.2011) e notificata A ME il 3.01.2012. Sono deciso a fare ricorso al GdP di Roma, ma vorrei alcune delucidazioni:
1)Il termine di 90 giorni per rispondere non è stato rispettato (ampiamente): è causa di nullità dell'ordinanza-ingiunzione?
2)Il ricorso va proposto contro l'ATAC o contro il Comune di Roma?
3)Il verbale è stato notificato a mio padre, gli scritti difensivi li ha redatti lui, ma l'ordinanza-ingiunzione è notificata A ME e l'ordine ivi contenuto è rivolto A ME. Sbaglio io o c'è qualcosa che non torna? E' motivo di invalidità dell'ordinanza? (ho compiuto 18 anni un mese dopo l'episodio, quindi ero già maggiorenne quando mio padre ha ricevuto il verbale)
Grazie sin d'ora a chi vorrà chiarirmi questi dubbi ;)
Il 21/10/2010 sono stato sorpreso in autobus senza biglietto dal controllore ATAC (purtroppo non sono di Roma, non trovavo un rivenditore nei paraggi, ho visto l'autobus e sono salito al volo). Ho cercato di spiegare la situazione al controllore e intanto, essendo arrivati al capolinea, siamo scesi dall'autobus. Lui mi ha chiesto tutti i dati, miei e di mio padre (all'epoca dei fatti ero minorenne, ora sono maggiorenne) e poi mi ha detto "vabbè, per questa volta, vai". Non mi sembrava vero, l'ho ringraziato e me ne sono andato. Dopo qualche mese (comunque entro i termini) arriva a mio padre, come responsabile in solido, il verbale. Immediatamente egli redige gli scritti difensivi contestando il comportamento dell'accertatore.
Gli scritti sono inviati all'ATAC il 9.02.2011, ATAC risponde, rigettando il ricorso, con ordinanza datata 9.11.2011 (timbro postale del 23.12.2011) e notificata A ME il 3.01.2012. Sono deciso a fare ricorso al GdP di Roma, ma vorrei alcune delucidazioni:
1)Il termine di 90 giorni per rispondere non è stato rispettato (ampiamente): è causa di nullità dell'ordinanza-ingiunzione?
2)Il ricorso va proposto contro l'ATAC o contro il Comune di Roma?
3)Il verbale è stato notificato a mio padre, gli scritti difensivi li ha redatti lui, ma l'ordinanza-ingiunzione è notificata A ME e l'ordine ivi contenuto è rivolto A ME. Sbaglio io o c'è qualcosa che non torna? E' motivo di invalidità dell'ordinanza? (ho compiuto 18 anni un mese dopo l'episodio, quindi ero già maggiorenne quando mio padre ha ricevuto il verbale)
Grazie sin d'ora a chi vorrà chiarirmi questi dubbi ;)