junkie
03-01-2012, 12:34
Un saluto a tutto il forum,
probabilmente saro' il milionesimo utente che ha dubbi/domande su questo tema, quindi cerchero' di essere il piu' breve e chiaro possibile.
Lo scorso 3 Luglio sono stato fermato da una pattuglia mentre andavo a cena ed a seguito di un aperitivo con amici. Mi viene contestato "Alito vinoso", "Respirazione affannosa","Occhi lucidi", "Occhi arrossati"... e quindi vengo sottoposto a pre-test per alcolemia, che da esito positivo.
A seguito di suddetto pre-test, vengo condotto direttamente all' ospedale piu' vicino (ASSISI, PG)per accertamenti (NO ETILOMETRO), e tanto che eravamo la', per ingannare l' attesa, mi viene anche sottoposto una specie di consenso informato o liberatoria, dove e' scritto che mi sottopongo spontaneamente anche a prelievo delle urine per rilevare la presenza di stupefacenti, che tranquillamente accetto.
Al termine dei prelievi, ritiro solamente le analisi delle urine, in quanto quelle del sangue avrebbero dovuto essere inviate all' ospedale di Perugia poiche' quello di Assisi non e' abilitato ad analisi medico-legali (tantoche' e' riportato anche sull' esito dell' analisi, che ho visionato proprio questa mattina.)mi viene rerstituita la patente e vado quindi, con un certo malcontento, a cena.
L' altro ieri, a distanza di 6 mesi, vengo convocato alla caserma dei carabinieri del mio paese per andare a prendere la notifica di sospensione, emessa dal viceprefetto (ma magari ha una delega...) e datata 5 dicembre, ovvero 25 giorni prima, e mi viene ritirata la patente.
Come anticipato, questa mattina ho visionato la mia cartella presso gli uffici della prefettura, e con grande stupore (ma anche felicita') leggo che secondo non so chi, le analisi delle urine sono state fatte a Perugia, non in Assisi (in questo caso ho copia delle analisi con timbro e firma del medico che attestano il contrario), come gia detto, leggo nero su bianco che le analisi sul prelievo ematico hanno solamente validita' clinica e non legale, e comprare un fantasioso verbale non firmato da me nel quale viene riportato che non e' stato possibile effettuare test tramite etilometro in quanto non sono riuscito a soffiare per ben 5 volte.
La mia domanda e' : facendo ricorso al giudice di pace (sicuramente non al prefetto, che non si darebbe la zappa sui piedi), come dovrei strutturare il tutto? Vorrei presentare ricorso il prima possibile (e spendendo il meno possibile, dati i brutti tempi nei quali ci troviamo), in quanto ho assoluto bisogno della patente per andare a lavoro, e la signora della prefettura che mi ha accolto dice che non posso usufruire dei permessi orari stabiliti per legge (non conosco la fonte di tale affermazione).
Apparte il giudice di pace, esiste un iter piu' veloce?
avevo promesso di essere il piu' coinciso possibile quindi mi scuso in anticipo con quanti si saranno annoiati leggendo questo post, e faccio i migliori auguri per un 2012 a tutti.
probabilmente saro' il milionesimo utente che ha dubbi/domande su questo tema, quindi cerchero' di essere il piu' breve e chiaro possibile.
Lo scorso 3 Luglio sono stato fermato da una pattuglia mentre andavo a cena ed a seguito di un aperitivo con amici. Mi viene contestato "Alito vinoso", "Respirazione affannosa","Occhi lucidi", "Occhi arrossati"... e quindi vengo sottoposto a pre-test per alcolemia, che da esito positivo.
A seguito di suddetto pre-test, vengo condotto direttamente all' ospedale piu' vicino (ASSISI, PG)per accertamenti (NO ETILOMETRO), e tanto che eravamo la', per ingannare l' attesa, mi viene anche sottoposto una specie di consenso informato o liberatoria, dove e' scritto che mi sottopongo spontaneamente anche a prelievo delle urine per rilevare la presenza di stupefacenti, che tranquillamente accetto.
Al termine dei prelievi, ritiro solamente le analisi delle urine, in quanto quelle del sangue avrebbero dovuto essere inviate all' ospedale di Perugia poiche' quello di Assisi non e' abilitato ad analisi medico-legali (tantoche' e' riportato anche sull' esito dell' analisi, che ho visionato proprio questa mattina.)mi viene rerstituita la patente e vado quindi, con un certo malcontento, a cena.
L' altro ieri, a distanza di 6 mesi, vengo convocato alla caserma dei carabinieri del mio paese per andare a prendere la notifica di sospensione, emessa dal viceprefetto (ma magari ha una delega...) e datata 5 dicembre, ovvero 25 giorni prima, e mi viene ritirata la patente.
Come anticipato, questa mattina ho visionato la mia cartella presso gli uffici della prefettura, e con grande stupore (ma anche felicita') leggo che secondo non so chi, le analisi delle urine sono state fatte a Perugia, non in Assisi (in questo caso ho copia delle analisi con timbro e firma del medico che attestano il contrario), come gia detto, leggo nero su bianco che le analisi sul prelievo ematico hanno solamente validita' clinica e non legale, e comprare un fantasioso verbale non firmato da me nel quale viene riportato che non e' stato possibile effettuare test tramite etilometro in quanto non sono riuscito a soffiare per ben 5 volte.
La mia domanda e' : facendo ricorso al giudice di pace (sicuramente non al prefetto, che non si darebbe la zappa sui piedi), come dovrei strutturare il tutto? Vorrei presentare ricorso il prima possibile (e spendendo il meno possibile, dati i brutti tempi nei quali ci troviamo), in quanto ho assoluto bisogno della patente per andare a lavoro, e la signora della prefettura che mi ha accolto dice che non posso usufruire dei permessi orari stabiliti per legge (non conosco la fonte di tale affermazione).
Apparte il giudice di pace, esiste un iter piu' veloce?
avevo promesso di essere il piu' coinciso possibile quindi mi scuso in anticipo con quanti si saranno annoiati leggendo questo post, e faccio i migliori auguri per un 2012 a tutti.