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Visualizza Versione Completa : Accertamento TARSU



cotu
18-12-2011, 19:38
Il comune mi notifica 2 richieste di pagamento (aa. 2006-7-8-9) relative a:
1) provvedimento di accertamento e di irrogazione sanzioni TARSU per INFEDELE DENUNCIA della superficie .... € 1.681 oppure € 1.322 con adesione.
2) idem c.s., ma per OMESSA DENUNCIA... € 2.461, oppure € 1.643...

Il sott contesta l'accusa di infedele/omessa denuncia perchè non ha mai presentato alcuna denuncia relativa alla Tarsu.

Infatti oltre 10 anni fa 2 incaricati dal comune fecero sopralluogo e rilavamenti.

Successivamente il pagamento tarsu è avvenuto sempre tramite bollettini precompilati dal comune stesso.

Pertanto il sott chiede:

1) ricorrere alla Commissione tributaria provinciale (di Massa) adducendo i
motivi suddetti può avere fondamento?
2) quali e quante le spese, specialmente in caso di soccombenza del
ricorrente?
3) viste le cifre in questione è necessaria l'assistenza di un tecnico difensore?
4) In caso di vincita del ricorso si possono chiedere i danni (perdita di tempo
stress psicologico ecc.) in sede civile?

p.s. Il sott ritiene equo pagare la Tarsu secondo i nuovi parametri stabiliti dal comune a far data dall'accertamento, senza interessi, sanzioni ed aretrati, (fatta salva la verifica, da parte di un tecnico di fiducia, della metratura attribuita dal comune).

GRAZIE DELLA RISPOSTA

Avv. G. Lore
18-12-2011, 20:18
1. Un parere si da sol carte alla mano, non capisco comunque cosa intende quando vuole contestare la contestazione di omessa denuncia, quand Lei stesso dichiara di non aver mai svolto la denuncia tarsu.
2. Contributo unificato e pagamento avvocato (o altro soggetto abilitato a patrocinare dinanzi alla giurisdizione tributaria quali commercialisti e consulenti del lavoro) essendo per valore necessario il patrocinio tecnicamente. Ovviamente in caso di rigetto dovrà pagare la somma prevista senza adesione, oltre more einteressi maturati nel mentre.
3. Ut supra.
4. Se ha avuto un danno documentabile si potrebbe lontanamente valutare

cotu
20-12-2011, 20:36
Egr. Avv. LORE, grazie della risposta.

Vorrei precisare:
1) le sole carte in mio possesso sono i 2 "provvedimenti di accertamento" di cui ho detto sopra.
Gli errori sulla metratura, sia infedele che omessa, sono stati commessi dagli incaricati dal comune, NON dal sott. o da propri familiari.
Il comune non ha mai richiesto denuncie relative alla Tarsu, forse il cittadino doveva agire motu proprio, ma allora percheè lo stesso comune invia i "misuratori"?!

2) le contestazioni, (infedele ed omessa), sono state notificate con 2 atti distinti; perciò, reagendo con 2 ricorsi distinti è forse possibile l'autodifesa?

3) le sentenze della Commissione tributaria provinciale, sono appellabili?

4) La documentazione del danno in caso di azione in sede civile, potrebbe essere lo stesso ricorso alla CTP? (nel senso che, doversi difendere, presenziare all'udienza, impegnare tempo, non è un divertimento. Specie per una persona di 86 anni suonati!). Inoltre il danno "biologico" potrbbe certificarlo un medico specialista.

5) E' ipotizzabile una denuncia penale per calunnia? Di fatto v'è un'accusa scritta di evasione fiscale...

Grazie ancora!

Avv. G. Lore
20-12-2011, 21:34
1. La denuncia tarsu la deve svolgere il cittadino al momento dell'ingresso nel nuovo immobile,

2. L'autodifesa é possibile sino alla concorrenza del valore dei vecchi cinque milioni di lire.

3. Ovviamente sì.

4. Guardi al momento lasci perdere idee di danno. Si valuti il merito della vicenda.

5. Assolutamente infondata.

cotu
21-12-2011, 21:07
Grazie ancora all' avv. Lore ed all' idc.

Avv. G. Lore
21-12-2011, 21:35
Si figuri