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Visualizza Versione Completa : TAR Campania-Napoli, sez. V, sentenza 08.06.2011 n° 3008



Avv. G. Lore
13-09-2011, 09:56
Il TAR Campania, con la sentenza in commento, ha annullato il provvedimento emesso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti avente ad oggetto la sospensione a tempo indeterminato della patente di guida del ricorrente. Infatti l’uomo si era reso responsabile di una pluralità di violazioni al Codice della Strada con conseguente decurtazione dei punti sulla patente di guida. Il tutto in assenza delle contestazioni alle violazioni commesse, nonché delle successive comunicazioni di perdita di punti da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il TAR avalla le censure mosse dal ricorrente, ritenendo illegittimo il comportamento tenuto dall’Amministrazione resistente non soltanto nella misura in cui ha violato l’art. 126-bis, commi 2, 3 e 6 del C.d.S. in combinato disposto con l’art. 6, comma 1, del D.M. 29 luglio 2003, ma anche la ratio sottesa al procedimento della patente a punti. In tal modo il ricorrente si è visto preclusa la possibilità di partecipare al corso per il recupero dei punti nella finalità di evitare la revisione della patente.

In particolare, l’art. 126 bis del C.d.S., al comma terzo, statuisce che: “Ogni variazione di punteggio è comunicata agli interessati dall’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida”. Pertanto una comunicazione cumulativa di più decurtazioni relative a differenti infrazioni “determina un sostanziale aggiramento” delle norme del Codice della strada poste a presidio del diritto del soggetto ad usufruire dei corsi per il recupero dei punti, al fine di recuperare l’originario punteggio della patente ed evitare in tal modo il provvedimento di revisione.

La decurtazione dei punti, graduale e connessa ad ogni infrazione commessa dal cittadino, manifesta la ratio di “sensibilizzare” l’utente della strada a non commettere ulteriori infrazioni e a frequentare i corsi per recuperare i punti persi, evitando in tal modo la revisione o la sospensione della patente. Ciò posto, a seguito di ciascuna violazione il C.d.S. prescrive sia la decurtazione di punteggio, sia una “specifica ed autonoma comunicazione” al trasgressore, così da permettere a questi di porvi rimedio frequentando i corsi di recupero dei punti, e nel contempo “alimentando il circuito educativo alla conoscenza ed al rispetto del Codice della strada”.