Arrowhead
24-05-2011, 14:01
Buongiorno a tutti e complimenti per questo forum davvero utile.
Nel comune dove lavoro (non è un comune di interesse storico/culturale) c'è un'intera piazza e una via con strisce bianche, dove lasciare la macchina gratuitamente e senza disco orario. Quindi tutti i giorni lascio la macchina lì e mi reco al lavoro. Tutti i giorni tranne il venerdì, quando la via e la suddetta piazza sono utilizzate per il mercato lasciando disponibili quindi solo zone con strisce blu a pagamento che peraltro visto il disagio non sono sufficienti e la gente non potendo mettersi la macchina in tasca, parcheggia dove può. La maggior parte anche in divieto di sosta.
Sono stanco di pagare questi dazi medievali obbligatori ogni venerdì, solo per andare a lavorare. Qualche settimana fa non ho pagato e puntualmente mi è stata comminata una contravvenzione per la violazione dell'art. 157 del Codice della Strada.
E' possibile appellarsi per il fatto che nella zona attorno a dove è avvenuta l’infrazione non era presente alcuna area di parcheggio libera (per il fatto che il venerdì è interamente occupata dal mercato) come l'ormai celebre sentenza della cassazione del 2007 aveva stabilito?
"Ai sensi di quanto disposto con sentenza delle sezioni unite della Corte di Cassazione (n.116 del 09/01/07) è nullo il verbale di accertamento e contestazione per sosta vietata in un’area di parcheggio a pagamento se nelle immediate vicinanze della zona non è presente anche un’area di parcheggio libera;
L’art. 7, comma 8 del codice della strada, infatti, stabilisce che “qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f) , su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia, o senza dispositivi di controllo di durata della sosta."
Posso appellarmi al giudice di pace e/o al prefetto? Ci sono casi di successo con questo tipo di contestazioni ultimamente?
Grazie
T. Cona
Nel comune dove lavoro (non è un comune di interesse storico/culturale) c'è un'intera piazza e una via con strisce bianche, dove lasciare la macchina gratuitamente e senza disco orario. Quindi tutti i giorni lascio la macchina lì e mi reco al lavoro. Tutti i giorni tranne il venerdì, quando la via e la suddetta piazza sono utilizzate per il mercato lasciando disponibili quindi solo zone con strisce blu a pagamento che peraltro visto il disagio non sono sufficienti e la gente non potendo mettersi la macchina in tasca, parcheggia dove può. La maggior parte anche in divieto di sosta.
Sono stanco di pagare questi dazi medievali obbligatori ogni venerdì, solo per andare a lavorare. Qualche settimana fa non ho pagato e puntualmente mi è stata comminata una contravvenzione per la violazione dell'art. 157 del Codice della Strada.
E' possibile appellarsi per il fatto che nella zona attorno a dove è avvenuta l’infrazione non era presente alcuna area di parcheggio libera (per il fatto che il venerdì è interamente occupata dal mercato) come l'ormai celebre sentenza della cassazione del 2007 aveva stabilito?
"Ai sensi di quanto disposto con sentenza delle sezioni unite della Corte di Cassazione (n.116 del 09/01/07) è nullo il verbale di accertamento e contestazione per sosta vietata in un’area di parcheggio a pagamento se nelle immediate vicinanze della zona non è presente anche un’area di parcheggio libera;
L’art. 7, comma 8 del codice della strada, infatti, stabilisce che “qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f) , su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia, o senza dispositivi di controllo di durata della sosta."
Posso appellarmi al giudice di pace e/o al prefetto? Ci sono casi di successo con questo tipo di contestazioni ultimamente?
Grazie
T. Cona