Fabrik
01-05-2011, 14:22
Gentili Avvocati,
alcune settimane fa ero alla guida del mio veicolo, fermo ad un incrocio su ordine di un vigile urbano che stava facilitando la manovra di un mezzo (probabilmente incidentato) e l’intervento di un altro mezzo atto al soccorso stradale.
Alla mia richiesta di un informazione stradale, circa un percorso alternativo per evitare appunto di restare incolonnato a lungo, sono stato insultato e invitato a stare zitto e farmi i “fatti” (e scrivo “fatti” per non riportare quanto in realtà pronunciato) miei. Non ho risposto e dopo poco il vigile si è annotato la mia targa, e mi ha invitato a levarmi (sostituisco nuovamente le scurrilità) di torno, che in ogni caso ci saremmo, secondo lui, “rivisti”.
Al di la di quanto spiacevole sia stato l’accaduto, vorrei capire come “tutelarmi” per esempio depositando questo breve riassunto dei fatti per evitare sorprese nei prossimi mesi, come multe per non aver rispettato gli ordini degli agenti o quant’altro ho ragione di temere viste la frasi dell’agente. Vorrei, nella malaugurata ipotesi ce ne fosse necessità, presentarmi davanti al GdP con questo riassunto, depositato presso, non so, un legale che ne possa certificare la data di consegna.
O sarebbe meglio un notaio?
Un esposto a qualche forza dell’ordine?
Spedire questo riassunto a me stesso con raccomandata a/r?
Cosa mi consigliate?
alcune settimane fa ero alla guida del mio veicolo, fermo ad un incrocio su ordine di un vigile urbano che stava facilitando la manovra di un mezzo (probabilmente incidentato) e l’intervento di un altro mezzo atto al soccorso stradale.
Alla mia richiesta di un informazione stradale, circa un percorso alternativo per evitare appunto di restare incolonnato a lungo, sono stato insultato e invitato a stare zitto e farmi i “fatti” (e scrivo “fatti” per non riportare quanto in realtà pronunciato) miei. Non ho risposto e dopo poco il vigile si è annotato la mia targa, e mi ha invitato a levarmi (sostituisco nuovamente le scurrilità) di torno, che in ogni caso ci saremmo, secondo lui, “rivisti”.
Al di la di quanto spiacevole sia stato l’accaduto, vorrei capire come “tutelarmi” per esempio depositando questo breve riassunto dei fatti per evitare sorprese nei prossimi mesi, come multe per non aver rispettato gli ordini degli agenti o quant’altro ho ragione di temere viste la frasi dell’agente. Vorrei, nella malaugurata ipotesi ce ne fosse necessità, presentarmi davanti al GdP con questo riassunto, depositato presso, non so, un legale che ne possa certificare la data di consegna.
O sarebbe meglio un notaio?
Un esposto a qualche forza dell’ordine?
Spedire questo riassunto a me stesso con raccomandata a/r?
Cosa mi consigliate?