ma_rta
27-04-2011, 17:16
Buona sera, mi ritrovo in una situazione "particolare" e vorrei capire se esistono i presupposti per un duplice ricorso.
Abbiamo da poco acquistato un'auto d'epoca che è stata assicurata con una polizza di 5 giorni per poterla trasportare nella città di residenza in attesa del passaggio di proprietà. Durante il viaggio di ritorno l'auto ha subito dei danni a causa della cattiva manutenzione per cui, una volta giunti a destinazione, è stata parcheggiata in attesa di acquistare i pezzi di ricambio (che essendo dell'82 non sono semplicissimi da reperire). Qualche giorno fa abbiamo ricevuto a casa il primo verbale, risalente al 12/02/2011 per la mancata esposizione del contrassegno assicurativo; abbiamo quindi deciso di sollecitare il meccanico per portare la macchina in officina ma, quando ci siamo recati al parcheggio, abbiamo trovato una seconda multa, questa volta per divieto di sosta.
Sembrerebbe tutto normale se non fosse che:
1) la macchina non è mai stata spostata da quel parcheggio (anche perchè nel frattempo la batteria è defunta) eppure sui due verbali risultano due diversi numeri civici;
2) il primo verbale, quello relativo alla mancata esposizione del contrassegno assicurativo, recita testualmente che il proprietario deve esibire entro 30 gg il documento richiesto e se ciò non dovesse avvenire verrà applicata una multa compresa tra i 24 ed i 94€; quando siamo andati a pagare la somma specificata nel verbale (37€ comprensive delle spese di notifica) ci hanno chiesto altre 300€ che non sono menzionate assolutamente nel verbale;
3) quando mi sono recata sulla strada in questione per far foto che documentassero la segnaletica orizzontale, ed in particolare le strisce bianche che indicano il parcheggio gratuito, alcuni commercianti mi hanno spiegato che probabilmente la multa era stata fatta per un divieto di sosta temporaneo istituito per permettere il passaggio della via crucis. A questo proposito mi chiedo: se la macchina era parcheggiata lì da oltre un mese (come dimostrerebbe tra l'altro il primo verbale) come potevo sapere di quel cartello? Ho scelto una zona di strisce bianche proprio per non avere la preoccupazione di controllare l'auto tutti i giorni... Inoltre, la processione pare sia passata regolarmente, tant'è vero che non ho letto notizie di questo genere sui quotidiani, dunque decade la motivazione stessa della multa. Tra l'altro, nel verbale si riporta che la rimozione non è avvenuta per mancanza di mezzi a testimonianza del fatto che l'auto non costituiva assolutamente un intralcio. Resta comunque il fatto che il verbale non cita direttamente il divieto temporaneo ma parla di una generica zona rimozione che in realtà non esiste.
Detto questo, ci sono gli estremi per fare ricorso al prefetto o al giudice di pace (almeno) contro la seconda contravvenzione? Qual è il reale ammontare da pagare per la prima?
Mi scuso per la lunghezza del thread, ma ritenevo utile citare tutti i particolari.
Abbiamo da poco acquistato un'auto d'epoca che è stata assicurata con una polizza di 5 giorni per poterla trasportare nella città di residenza in attesa del passaggio di proprietà. Durante il viaggio di ritorno l'auto ha subito dei danni a causa della cattiva manutenzione per cui, una volta giunti a destinazione, è stata parcheggiata in attesa di acquistare i pezzi di ricambio (che essendo dell'82 non sono semplicissimi da reperire). Qualche giorno fa abbiamo ricevuto a casa il primo verbale, risalente al 12/02/2011 per la mancata esposizione del contrassegno assicurativo; abbiamo quindi deciso di sollecitare il meccanico per portare la macchina in officina ma, quando ci siamo recati al parcheggio, abbiamo trovato una seconda multa, questa volta per divieto di sosta.
Sembrerebbe tutto normale se non fosse che:
1) la macchina non è mai stata spostata da quel parcheggio (anche perchè nel frattempo la batteria è defunta) eppure sui due verbali risultano due diversi numeri civici;
2) il primo verbale, quello relativo alla mancata esposizione del contrassegno assicurativo, recita testualmente che il proprietario deve esibire entro 30 gg il documento richiesto e se ciò non dovesse avvenire verrà applicata una multa compresa tra i 24 ed i 94€; quando siamo andati a pagare la somma specificata nel verbale (37€ comprensive delle spese di notifica) ci hanno chiesto altre 300€ che non sono menzionate assolutamente nel verbale;
3) quando mi sono recata sulla strada in questione per far foto che documentassero la segnaletica orizzontale, ed in particolare le strisce bianche che indicano il parcheggio gratuito, alcuni commercianti mi hanno spiegato che probabilmente la multa era stata fatta per un divieto di sosta temporaneo istituito per permettere il passaggio della via crucis. A questo proposito mi chiedo: se la macchina era parcheggiata lì da oltre un mese (come dimostrerebbe tra l'altro il primo verbale) come potevo sapere di quel cartello? Ho scelto una zona di strisce bianche proprio per non avere la preoccupazione di controllare l'auto tutti i giorni... Inoltre, la processione pare sia passata regolarmente, tant'è vero che non ho letto notizie di questo genere sui quotidiani, dunque decade la motivazione stessa della multa. Tra l'altro, nel verbale si riporta che la rimozione non è avvenuta per mancanza di mezzi a testimonianza del fatto che l'auto non costituiva assolutamente un intralcio. Resta comunque il fatto che il verbale non cita direttamente il divieto temporaneo ma parla di una generica zona rimozione che in realtà non esiste.
Detto questo, ci sono gli estremi per fare ricorso al prefetto o al giudice di pace (almeno) contro la seconda contravvenzione? Qual è il reale ammontare da pagare per la prima?
Mi scuso per la lunghezza del thread, ma ritenevo utile citare tutti i particolari.