Clutomkin
09-02-2008, 15:53
Buonasera a tutti i partecipanti del forum.
Mi permetto cortesemente di chiedere un consiglio su cosa fare in merito a ciò che mi è accaduto.
Poco meno di tre anni fa in un parcheggio gestito da una società mista privata/pubblica non ho acquistato, per eccessiva fretta e distrazione, il ticket per il diritto alla sosta. Al mio ritorno trovo l'avviso che dopo qualche minuto pago direttamente agli sportelli della società.
Parecchi mesi dopo ricevo una comunicazione dalla stessa società in cui mi richiedono il pagamento. Agli sportelli della stessa società presento la ricevuta di pagamento effettuato e mettono la dicitura annullata con relativo timbro sociale sulla lettera inviatami. Passa una decina di mesi e ricevo una lettera di un avvocato incaricato da questa società che mi "invita" a pagare.
Altra visita alla società, dimostrazione del pagamento ed ottenimento di una dichiarazione di annullamento che viene anche fornita all'avvocato che mi ha contattato.
Tre giorni fa ricevo da una società recupero crediti una lettera, non raccomandata e che ho potuto leggere solo ieri sera in quanto fuori casa, di costituzione in mora che mi "obbliga" a pagare entro dieci giorni altrimenti procederanno alla riscossione coattiva secondo un articolo del d.r. 639/1910.
Naturalmente ad inizio settimana contatterò la società, però posso gentilmente ricevere un Vostro consiglio su cosa fare? Fornendo la documentazione in mio possesso posso ottenere la regolarizzazione della mia posizione? Oppure purtroppo dovrei pagarre per evitare fastidi maggiori (l'importo è di circa 75 euro)?
Grazie per la Vostra attenzione.
Mi permetto cortesemente di chiedere un consiglio su cosa fare in merito a ciò che mi è accaduto.
Poco meno di tre anni fa in un parcheggio gestito da una società mista privata/pubblica non ho acquistato, per eccessiva fretta e distrazione, il ticket per il diritto alla sosta. Al mio ritorno trovo l'avviso che dopo qualche minuto pago direttamente agli sportelli della società.
Parecchi mesi dopo ricevo una comunicazione dalla stessa società in cui mi richiedono il pagamento. Agli sportelli della stessa società presento la ricevuta di pagamento effettuato e mettono la dicitura annullata con relativo timbro sociale sulla lettera inviatami. Passa una decina di mesi e ricevo una lettera di un avvocato incaricato da questa società che mi "invita" a pagare.
Altra visita alla società, dimostrazione del pagamento ed ottenimento di una dichiarazione di annullamento che viene anche fornita all'avvocato che mi ha contattato.
Tre giorni fa ricevo da una società recupero crediti una lettera, non raccomandata e che ho potuto leggere solo ieri sera in quanto fuori casa, di costituzione in mora che mi "obbliga" a pagare entro dieci giorni altrimenti procederanno alla riscossione coattiva secondo un articolo del d.r. 639/1910.
Naturalmente ad inizio settimana contatterò la società, però posso gentilmente ricevere un Vostro consiglio su cosa fare? Fornendo la documentazione in mio possesso posso ottenere la regolarizzazione della mia posizione? Oppure purtroppo dovrei pagarre per evitare fastidi maggiori (l'importo è di circa 75 euro)?
Grazie per la Vostra attenzione.