raffaellagioffre@libero.i
24-04-2011, 13:55
Gentili
sottopongo alla vostra attenzione il mio caso.
Il 3 di marzo mi reco presso l'ufficio postale del paese, dove dal mese di novembre non ero più residente, per ritirare una raccomandata in giacenza dal 25 febbraio. Si trattava di una cartella esattoriale di Equitralia della somma di 2700 euro, dovuta per un'omessa dichiarazione dei redditi per l'anno 2004, con la sanzione moltiplicata per otto.
Solo presso il funzionario dell'agenzia delle Entrate di Como vengo a sapere che il 23 di settembre mi era stata recapitata una raccomandata,contenente l'avviso di accertamento fiscale, tornata al mittente dopo la compiuta giacenza.
L'avviso lasciato dal postino doveva essersi perso tra la corrisponenza!
Vista l'illegittimità dell'articolo 140 del c. di. p.c, riconosciuta dalla Corte Costituzionale nel 2010, la procedura di notifica di accertamento risultava corretta, poichè recapitata presso l'effettiva residenza fiscale.
Mi chiedo però se sia corretta la procedura di notifica della cartella esattoriale, inviata comunque presso il vecchio indirizzo a febbraio, nonostante avessi cambiato residenza dal 15 di novembre.
Ci sono gli estremi per fare ricorso ad Equitalia?
Oppure è onere del cittadino comunicare a tutti gli Enti l'avvenuto cambio di residenza?
Restando in attesa di un vostro cortese riscontro, - ma i termini per un ricorso stanno per scadere! -
porgo i più cordiali saluti
Con riconoscenza
Raffaella G.
sottopongo alla vostra attenzione il mio caso.
Il 3 di marzo mi reco presso l'ufficio postale del paese, dove dal mese di novembre non ero più residente, per ritirare una raccomandata in giacenza dal 25 febbraio. Si trattava di una cartella esattoriale di Equitralia della somma di 2700 euro, dovuta per un'omessa dichiarazione dei redditi per l'anno 2004, con la sanzione moltiplicata per otto.
Solo presso il funzionario dell'agenzia delle Entrate di Como vengo a sapere che il 23 di settembre mi era stata recapitata una raccomandata,contenente l'avviso di accertamento fiscale, tornata al mittente dopo la compiuta giacenza.
L'avviso lasciato dal postino doveva essersi perso tra la corrisponenza!
Vista l'illegittimità dell'articolo 140 del c. di. p.c, riconosciuta dalla Corte Costituzionale nel 2010, la procedura di notifica di accertamento risultava corretta, poichè recapitata presso l'effettiva residenza fiscale.
Mi chiedo però se sia corretta la procedura di notifica della cartella esattoriale, inviata comunque presso il vecchio indirizzo a febbraio, nonostante avessi cambiato residenza dal 15 di novembre.
Ci sono gli estremi per fare ricorso ad Equitalia?
Oppure è onere del cittadino comunicare a tutti gli Enti l'avvenuto cambio di residenza?
Restando in attesa di un vostro cortese riscontro, - ma i termini per un ricorso stanno per scadere! -
porgo i più cordiali saluti
Con riconoscenza
Raffaella G.