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Visualizza Versione Completa : 90 giorni per la notifica: da quando decorrono?



fabrizio caprioli
12-03-2011, 16:06
Salve a tutti,
la mia domanda riguarda un verbale per la mancata comunicazione dei dati relativi al conducente.
In data 21/09/2010 mi è stata notificata una multa che implicava la decurtazione di 5 punti patente (cellulare alla guida). Non avendo comunicato l'identità del conducente nè pagato la multa (me ne ero completamente dimenticato), il 7 marzo 2011 mi è stato notificato un verbale per violazione dell'art 126 bis del cds. Il verbale è stato redatto il 25 gennaio, tuttavia, a rigor di logica, l'infrazione di omissione è stata commessa il 20/11/2010, data in cui scadevano i termini per la comunicazione dei dati del conducente. Se questa interpretazione è corretta, la notifica è stata effettuata oltre i 90 giorni previsti e posso fare ricorso al prefetto.
Se così non fosse, vorrei sapere da quale data decorrono questi fatidici 90 giorni.

Grazie a tutti coloro che vorranno rispondermi.

Avv. G. Lore
13-03-2011, 11:33
Il Suo discorso è corretto, il 126 bis si commette il 61esimo giorno dopo la notifica del verbale che comportava l'onere della comunicazione, indi nel Suo caso il 21.11.10.
Però è anche vero che il 201 cds parla come dies a quo di accertameno e di non di infrazione.
La differenza è fondamentale perchè l'accertamento è quando la p.a. prende coscienza della violazione e non sempre coincide con la commissione dell'infrazione.
E' il caso dei velox ad esempio, in cui il giorno x si può commettere l'eccesso di velocità e il giorno y la p.a. può verificare questo vedendo l'immagine.
Nel caso del 126 bis è plausibile che l'accertamento avvenga successivamente all'infrazione e dunque per Lei il dies a quo è il 25.1.11.
Solo accertamenti molto lontani dall'infrazione (+ di 90 gg.) sono illegittimi.
Inoltre se la notifica è stata postale rileva la data di consegna alle poste e non quella di ricevimento

nivola1969
04-12-2017, 16:24
Salve, Avvocato. Mi permetto di dissentire con la Sua valutazione perché in questo modo la PA si troverebbe comunque in una posizione di vantaggio rispetto alla controparte e si potrebbe veder violato anche il Principio di Uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione. Del resto sono molteplici le sentenze nelle quali i giudicanti fanno coincidere il giorno della commissione dell' infrazione con quella dell'accertamento (nei casi di autovelox e simili. Si ricordi, ad es. il caso finito sulle pagine di tutti i giornali ed anche in Tv del comune di Milano che notificava le contravvenzioni ben oltre il termine di 90 giorni).

Nel caso del 126 bis, poi, la circostanza è ancor più chiara, se vogliamo: se l'ente accertatore deve ricevere una comunicazione dati che non viene inviata, mica occorreranno tempi biblici per sapere se questa non è giunta a destinazione? Troppo comodo redigere un verbale quasi alla scadenza dei tempi di notifica "guadagnando", così, sui tempi di notifica. O il mio è un ragionamento peregrino?!

Anche qui, ci sono molte sentenze che concordano con il ragionamento di fabrizio caprioli ed in parte condiviso anche da Lei.

Mi scusi per questa mia "presa di posizione" che può essere considerata anche "estrema" ma non riesco proprio a mandare giù il fatto che la PA debba essere sempre e comunque, dominante.

Sempre cordialmente, La saluto e Le auguro buone cose ;)

Avv. G. Lore
04-12-2017, 16:40
Più che estrema, intempestiva atteso che sono passi 6 anni da quel post :)
Ormai è chiaro che l'accertamento comunque debba esser svolto entro i 30 gg. della 241/90