Epoc
09-02-2011, 18:59
Buongiorno a tutti,
avrei gentilmente bisogno di una delucidazione e qualche informazione.
Dunque si parla di una Casa, quella di mia Nonna che nel 21 dicembre 1988 mio nonno e mia nonna in decisione con mio padre, hanno deciso di dare la casa a mia sorella (con una finta vendita, che consisteva nel dare la casa senza nessun pagamento ai miei nonni, in cambio di continuare il mutuo da dove l’avevano lasciato, che era alla quasi praticamente alla fine) , allora minorenne quindi intestata alla madre (abbiamo madre diversa)fino al compimento della maggior età di mia sorella, questo è capitato dopo il divorzio tra la madre di mia sorella e mio padre.
In tutto questo la decisione è stata presa, perché mio padre una volta sposato con MIA madre e dopo la mia nascita, hanno deciso di comprare una casa nuova per loro, e sarebbe quella che sarebbe poi un giorno venuta a me, se non ché per problemi la casa è andata all’asta da parte della banca e l’hanno persa, oggi giorno i miei genitori sono separati e io vivo con mio padre.
Nel 2000 mio nonno ci ha lasciati, e sino a tutt’oggi in quella casa (2 piani ma con una sola abitabilità nonostante siano quasi del tutto indipendenti) vivono mia nonna ormai 88enne con problemi di salute, e la madre di mia sorella 60enne.
Mia sorella ha comprato un’altra casa e vive altrove, la casa lasciata a lei dai miei nonni non è mai diventata sua, in quanto il famoso trapasso al compimento della maggiore età non è mai avvenuto.
Ora, mia nonna con la madre di mia sorella non va molto d’accordo, e per altro essendo 88enne non si preoccupa neanche minimamente della sua salute, nonostante gli abbia praticamente regalato la casa.
Mio padre, vorrebbe informarsi sulla validità della vendita, perché l’idea sarebbe quella di andare a stare con mia nonna visto che è sempre a casa da sola, se non che va mio padre va a trovarla a mezzo giorno e a preparargli il pranzo altrimenti non mangia. E’ capitato già diverse volte di entrare in casa e trovarla a terra che è caduta e non si riesce più ad alzare, proprio per questo la nostra preoccupazione sale.
Essendo che, io sono fidanzato e con una bambina in arrivo, e vivo con mio padre, volevo far sì che andando ad abitare nel piano di sotto (al posto della madre di mia sorella) sia io che mio padre che la mia ragazza ( anche lei si prende cura di mia nonna facendole compagnia per quel che può essendo in gravidanza) potevamo prenderci cura di lei, non lasciandola più sola abbandonata a se stessa, visto che piange sempre per solitudine, garantendole almeno una vecchiaia felice e non in solitudine.
Dunque a questo punto:
Mia sorella nel 1988 (anno della vendita) aveva 13 anni, io ero appena venuto al mondo.
Il mutuo viene ritirato dalla madre di mia sorella pagando SOLO il restante, mio padre rinuncia all’eredità e i nonni la intestano alla madre, in attesa del compimento dei 18 anni di mia sorella.
Tutt’oggi il trapasso a nome di mia sorella non è stato effettuato, quindi risulta proprietaria ancora sua madre.
Ho sentito che dalla vendita essendo già io al mondo, mi aspettava il 20% dell’importo come nipote.
La vendita è una finta vendita, in quanto nel verbale viene dichiarato che tra accolli mutui lire 24.500.000 Lire e precendenti rate dei mutui di cui in oggetti per lire 18.000.000 la madre di mia sorella ha sopportato un costo di 42.500.000 Lire. I 18.000.000 li ha versati invece mio padre, che dovrebbe avere ancora in giro le ricevute di versamento.
La casa venne valutata settantamilioni.
ATTO INTEGRATIVO:
Da una parte:
…[Tutti i dati delle persone]…
dichiarano di volere convenire, anche a titolo transattivo, quanto segue:
Viene riconosciuto alle entità immobiliari in oggetto un valore globale di Lire 140.000.000 (centoquarantamilioni di lire).
Allo stato attuale insistono sugli immobili in oggetto ipoteche che garantiscono dei mutui la cui restituzioni i signori ***** ****** ****** non sono in di addempiere;
Vi è l’intento dei predetti coniugi ****** ***** ****(nonni), in ogni caso di:
1) Mantenere l’usufrutto congiuntivo con patto di accrescimento tra i medesimi in caso di premorienza;
2) Fare in modo che l’intero compegno immobiliare pervenga alla nipote ex filio ****** ****(sorella), nata a Varese il 17/08/1975, domiciliata presso la propria nuora *********(madre di mia sorella).
3) La compravendita di nuda proprietà – ove si volesse fare risultare la riserva di usufrutto anche verso i terzi – non godrebbe delle agevolazioni fiscali di imposta di registro e di INVIM pari al 6% per la prima e il 50% della seconda.
4) La donaziona diretta alla nipote ********(sorella) potrebbe dare adito ad eventuale azioni di riduzione di legittima da parte del genitore di quest’ultima ******** ******(mio padre) che si è legato ad altro affetti coniugali e filiali, i quali potrebbero ridestare valleità di esperimento di dette azioni di riduzione, una volta venuti a mancare i vivi i propri genitori, e quindi venuto meno ogni freno attuale affettivo;
Per tanto anche in base ai calcoli legali ( vedasi di.p.r sulle imposte di successione e donazione), all’usufrutto di cui sopra che comunque, i coniugi ********** ********* (nonni) qui si riservono vita loro natural durante col patto di accrescimento tra i medesimi con pieno consenso della signora ******** (madre di mia sorella) viene attribuito un valore di lire SETTANTAMILIONI.
In oltre qui si riconosce che tra accolli di mutuo (Lire 24.500.000) e precedenti rate dei mutui di cui in oggetti per lire 18.000.000, la signore *********** (madre di mia sorella) ha sopportato un costo di lire pari a 42.500.000.
In oltre quest’ultima si accolla il costo anche fiscale di tutta l’operazione giuridica presenta circa 10.000.000 Lire e futuro riferimento al trasferimento alla piccola ********* (sorella): infatti qui si impegna la medesima *******(madre di mia sorella) anche per negozio fiduciario al fine di realizzare l’intento effettivo voluto tra le parti di destinare il compendio immobiliare de QUO alla piccola ******* (sorella) a trasferire a quest’ultima, in ogni modo conveniente, l’entità immobiliare medesime oggetto di quest’atto, non ché del citato atto di compravendita in autentica notar ******* da Varese del 21 dicembre 1988
E ciò sotto pena di ogni danno e di risoluzione di quest’ultimo qui inteso che tale trasferimento è un onere imposto dagli attuali venditori ed accettato dall’attuale formale acquirente ******** (madre di mia sorella):
onere, per tanto, che può essere fatto valere da chiunque.
Varese, lì 21 dicembre 1988
Ecco questo è tutto, se manca qualche cosa importante per potermi dare qualche consiglio ditemi…. In attesa vi ringrazio anticipatamente.
Nel caso tutto ciò non fosse possibile, posso richiedere di comprare io la casa? E nel caso, posso avere qualche agevolazione? Prima di poter vendere da parte sua, devo essere interpellato nel caso volessi acquistarla? Grazie
avrei gentilmente bisogno di una delucidazione e qualche informazione.
Dunque si parla di una Casa, quella di mia Nonna che nel 21 dicembre 1988 mio nonno e mia nonna in decisione con mio padre, hanno deciso di dare la casa a mia sorella (con una finta vendita, che consisteva nel dare la casa senza nessun pagamento ai miei nonni, in cambio di continuare il mutuo da dove l’avevano lasciato, che era alla quasi praticamente alla fine) , allora minorenne quindi intestata alla madre (abbiamo madre diversa)fino al compimento della maggior età di mia sorella, questo è capitato dopo il divorzio tra la madre di mia sorella e mio padre.
In tutto questo la decisione è stata presa, perché mio padre una volta sposato con MIA madre e dopo la mia nascita, hanno deciso di comprare una casa nuova per loro, e sarebbe quella che sarebbe poi un giorno venuta a me, se non ché per problemi la casa è andata all’asta da parte della banca e l’hanno persa, oggi giorno i miei genitori sono separati e io vivo con mio padre.
Nel 2000 mio nonno ci ha lasciati, e sino a tutt’oggi in quella casa (2 piani ma con una sola abitabilità nonostante siano quasi del tutto indipendenti) vivono mia nonna ormai 88enne con problemi di salute, e la madre di mia sorella 60enne.
Mia sorella ha comprato un’altra casa e vive altrove, la casa lasciata a lei dai miei nonni non è mai diventata sua, in quanto il famoso trapasso al compimento della maggiore età non è mai avvenuto.
Ora, mia nonna con la madre di mia sorella non va molto d’accordo, e per altro essendo 88enne non si preoccupa neanche minimamente della sua salute, nonostante gli abbia praticamente regalato la casa.
Mio padre, vorrebbe informarsi sulla validità della vendita, perché l’idea sarebbe quella di andare a stare con mia nonna visto che è sempre a casa da sola, se non che va mio padre va a trovarla a mezzo giorno e a preparargli il pranzo altrimenti non mangia. E’ capitato già diverse volte di entrare in casa e trovarla a terra che è caduta e non si riesce più ad alzare, proprio per questo la nostra preoccupazione sale.
Essendo che, io sono fidanzato e con una bambina in arrivo, e vivo con mio padre, volevo far sì che andando ad abitare nel piano di sotto (al posto della madre di mia sorella) sia io che mio padre che la mia ragazza ( anche lei si prende cura di mia nonna facendole compagnia per quel che può essendo in gravidanza) potevamo prenderci cura di lei, non lasciandola più sola abbandonata a se stessa, visto che piange sempre per solitudine, garantendole almeno una vecchiaia felice e non in solitudine.
Dunque a questo punto:
Mia sorella nel 1988 (anno della vendita) aveva 13 anni, io ero appena venuto al mondo.
Il mutuo viene ritirato dalla madre di mia sorella pagando SOLO il restante, mio padre rinuncia all’eredità e i nonni la intestano alla madre, in attesa del compimento dei 18 anni di mia sorella.
Tutt’oggi il trapasso a nome di mia sorella non è stato effettuato, quindi risulta proprietaria ancora sua madre.
Ho sentito che dalla vendita essendo già io al mondo, mi aspettava il 20% dell’importo come nipote.
La vendita è una finta vendita, in quanto nel verbale viene dichiarato che tra accolli mutui lire 24.500.000 Lire e precendenti rate dei mutui di cui in oggetti per lire 18.000.000 la madre di mia sorella ha sopportato un costo di 42.500.000 Lire. I 18.000.000 li ha versati invece mio padre, che dovrebbe avere ancora in giro le ricevute di versamento.
La casa venne valutata settantamilioni.
ATTO INTEGRATIVO:
Da una parte:
…[Tutti i dati delle persone]…
dichiarano di volere convenire, anche a titolo transattivo, quanto segue:
Viene riconosciuto alle entità immobiliari in oggetto un valore globale di Lire 140.000.000 (centoquarantamilioni di lire).
Allo stato attuale insistono sugli immobili in oggetto ipoteche che garantiscono dei mutui la cui restituzioni i signori ***** ****** ****** non sono in di addempiere;
Vi è l’intento dei predetti coniugi ****** ***** ****(nonni), in ogni caso di:
1) Mantenere l’usufrutto congiuntivo con patto di accrescimento tra i medesimi in caso di premorienza;
2) Fare in modo che l’intero compegno immobiliare pervenga alla nipote ex filio ****** ****(sorella), nata a Varese il 17/08/1975, domiciliata presso la propria nuora *********(madre di mia sorella).
3) La compravendita di nuda proprietà – ove si volesse fare risultare la riserva di usufrutto anche verso i terzi – non godrebbe delle agevolazioni fiscali di imposta di registro e di INVIM pari al 6% per la prima e il 50% della seconda.
4) La donaziona diretta alla nipote ********(sorella) potrebbe dare adito ad eventuale azioni di riduzione di legittima da parte del genitore di quest’ultima ******** ******(mio padre) che si è legato ad altro affetti coniugali e filiali, i quali potrebbero ridestare valleità di esperimento di dette azioni di riduzione, una volta venuti a mancare i vivi i propri genitori, e quindi venuto meno ogni freno attuale affettivo;
Per tanto anche in base ai calcoli legali ( vedasi di.p.r sulle imposte di successione e donazione), all’usufrutto di cui sopra che comunque, i coniugi ********** ********* (nonni) qui si riservono vita loro natural durante col patto di accrescimento tra i medesimi con pieno consenso della signora ******** (madre di mia sorella) viene attribuito un valore di lire SETTANTAMILIONI.
In oltre qui si riconosce che tra accolli di mutuo (Lire 24.500.000) e precedenti rate dei mutui di cui in oggetti per lire 18.000.000, la signore *********** (madre di mia sorella) ha sopportato un costo di lire pari a 42.500.000.
In oltre quest’ultima si accolla il costo anche fiscale di tutta l’operazione giuridica presenta circa 10.000.000 Lire e futuro riferimento al trasferimento alla piccola ********* (sorella): infatti qui si impegna la medesima *******(madre di mia sorella) anche per negozio fiduciario al fine di realizzare l’intento effettivo voluto tra le parti di destinare il compendio immobiliare de QUO alla piccola ******* (sorella) a trasferire a quest’ultima, in ogni modo conveniente, l’entità immobiliare medesime oggetto di quest’atto, non ché del citato atto di compravendita in autentica notar ******* da Varese del 21 dicembre 1988
E ciò sotto pena di ogni danno e di risoluzione di quest’ultimo qui inteso che tale trasferimento è un onere imposto dagli attuali venditori ed accettato dall’attuale formale acquirente ******** (madre di mia sorella):
onere, per tanto, che può essere fatto valere da chiunque.
Varese, lì 21 dicembre 1988
Ecco questo è tutto, se manca qualche cosa importante per potermi dare qualche consiglio ditemi…. In attesa vi ringrazio anticipatamente.
Nel caso tutto ciò non fosse possibile, posso richiedere di comprare io la casa? E nel caso, posso avere qualche agevolazione? Prima di poter vendere da parte sua, devo essere interpellato nel caso volessi acquistarla? Grazie