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Visualizza Versione Completa : TAR Campania-Napoli, sez. V, sentenza 13.09.2010 n° 17400



Avv. G. Lore
20-09-2010, 07:55
La comunicazione cumulativa di più decurtazioni dei punti della patente, relative a diverse violazioni nel tempo è da ritenersi illegittima in quanto lesiva del diritto dell’automobilista di poter usufruire dei corsi per il recupero del punteggio tolto. E’ quanto ha sancito il Tar della Campania nella sentenza 13 settembre 2010, n. 17400 con la quale viene censurato il comportamento della Pubblica amministrazione resistente per violazione dell’art. 126-bis, comma 2, 3 e 6, D.lgs. n. 285/1992 in combinato disposto con l’art. 6, comma 1, D.m. 29 luglio 2003, nonché della ratio sottesa al meccanismo della patente a punti.


Secondo il giudice amministrativo, infatti, l’istituto della patente a punti mediante il quale l’ordinamento ha inteso porre in essere uno strumento diretto, attraverso l’attivazione di un sistema di afflizione accessoria che può determinare anche la sospensione della patente di guida, all’educazione degli automobilisti al rispetto delle regole del Codice della strada.


Per utilizzare le parole dei magistrati “[…] la progressiva decurtazione dei punti, collegata a ciascuna violazione commessa dall’utente, mira a sensibilizzare il titolare della patente a non commettere ulteriori infrazioni in futuro e a frequentare gli appositi corsi di recupero, al fine di recuperare i punti perduti ed allontanare l’eventualità della revisione o, peggio, della sospensione della patente”.


Sulla base di tale assunto, ad ogni violazione del Codice della strada, continuano i giudici, deve seguire, nei tempi e nei modi indicati dalla normativa, sia la decurtazione dei punti, sia una autonoma e specifica comunicazione al contravventore, in modo da consentire allo stesso di riparare alla violazione commessa nei modi sopra indicati