quivis de populo
19-06-2010, 16:43
Buongiorno a tutti. Mi sono imbattuto in questa recente pronuncia della Suprema Corte a Sezioni Unite, la quale (riporto quanto letto in un commento alla sentenza a cura di Giampaolo Dimarco), mutando orientamento, in sostanza "ha ritenuto che non è motivo di nullità dell’ordinanza ingiunzione emessa dal Prefetto a seguito di opposizione al verbale per infrazione al Codice della Strada, il difetto di motivazione e la mancata audizione del ricorrente.
In definitiva, secondo la Corte i vizi motivazionali dell'ordinanza ingiunzione, non comportano la nullità del provvedimento, e quindi l'insussistenza del diritto di credito derivante dalla violazione commessa, in quanto il giudizio susseguente dinanzi al Giudice di Pace investe il rapporto e non l'atto e, quindi, sussiste la cognizione piena del giudice, che potrà (e dovrà) valutare le deduzioni difensive proposte in sede amministrativa e in ipotesi non esaminate o non motivatamente respinte, se riproposte nei motivi di opposizione e decidere su di esse con pienezza di poteri sia che le stesse investano questioni di diritto o questioni di fatto.
Conseguenza logica di tale principio di diritto, è che la mancata audizione del ricorrente da parte del Prefetto non può comportare la nullità dell’ordinanza ingiunzione in quanto, la tutela del trasgressore non è lesa dal mancato uso di tale facoltà, atteso che le considerazioni che si volevano prospettare all’Autorità prefettizia, potranno senza dubbio alcuno essere prospettate in sede giurisdizionale".
Leggendo la sentenza ho fatto piuttosto fatica a tradurne i concetti di ragionamento, che ho in parte afferrato solo grazie al commento citato. Volevo però capire se secondo voi è una decisione condivisibile.
Che ne pensate?
In definitiva, secondo la Corte i vizi motivazionali dell'ordinanza ingiunzione, non comportano la nullità del provvedimento, e quindi l'insussistenza del diritto di credito derivante dalla violazione commessa, in quanto il giudizio susseguente dinanzi al Giudice di Pace investe il rapporto e non l'atto e, quindi, sussiste la cognizione piena del giudice, che potrà (e dovrà) valutare le deduzioni difensive proposte in sede amministrativa e in ipotesi non esaminate o non motivatamente respinte, se riproposte nei motivi di opposizione e decidere su di esse con pienezza di poteri sia che le stesse investano questioni di diritto o questioni di fatto.
Conseguenza logica di tale principio di diritto, è che la mancata audizione del ricorrente da parte del Prefetto non può comportare la nullità dell’ordinanza ingiunzione in quanto, la tutela del trasgressore non è lesa dal mancato uso di tale facoltà, atteso che le considerazioni che si volevano prospettare all’Autorità prefettizia, potranno senza dubbio alcuno essere prospettate in sede giurisdizionale".
Leggendo la sentenza ho fatto piuttosto fatica a tradurne i concetti di ragionamento, che ho in parte afferrato solo grazie al commento citato. Volevo però capire se secondo voi è una decisione condivisibile.
Che ne pensate?