Visualizza Versione Completa : Ricorso - sospensione GdP - raddoppio
Cerco di riassumere in breve (per modo di dire) la mia storia:
- 29/11/2008: notifica infrazione dell'08/11/2008 per uso di apparecchio telefonico portatile, senza contestazione immediata, pur procedendo il veicolo in una zona ad alto traffico e velocità bassissima (20 km/h);
- ricorso al Giudice di Pace nel termine dei 60 gg., tramite avvocato;
- 21/01/2009: il Giudice di Pace convoca udienza e sospende, provvisoriamente fino all'esito del giudizio, l'esecuzione del provvedimento impugnato;
- 10/06/2009: GdP rigetta il ricorso con la seguente sentenza (letteralmente): rigetta la domanda, compensa tra le parti le spese del presente giudizio, revoca la sospensione disposta in data 21/01/2009; NON DISPONE NULLA IN MERITO ALL'ENTITA' DELLA SANZIONE DA PAGARE;
- appena conosciuta la sentenza pago in data 01/07/2009 la multa per l'importo originario (159,00 euro - misura ridotta), così come consigliatomi dall'avvocato;
- 20/07/2009: il comando VVUU mi manda lettera per posta ordinaria dicendo che devo invece versare altri 149,00 euro, oltre i 159,00, per maggiorazione ritardato pagamento e spese di notifica perchè comunque sono stati superati i termini, nonostante la sospensione del GdP;
- dietro consiglio dell'avvocato ignoro la cosa;
- 03/05/2010: consegno una raccomandata a mano specificando che secondo me ritengo liquidata la questione, per quanto sopra riportato;
- 10/05/2010: il comando VV.UU. invia raccomandata nella quale insiste nella richiesta integrativa richiamando l'art. 203, comma 3 CdS e sottolineando che il GdP non si è espresso sull'entità della multa da pagare;
- invito l'avvocato a chiarirmi la questione e lo stesso chiede verbalmente lumi allo stesso GdP della sentenza.
In definitiva l'avvocato e il GdP sembrano darmi torto perchè lo stesso GdP non si è espresso sull'entità della multa: in teoria a ricorso presentato era meglio pagare subito la multa e se poi il ricorso veniva accolto chiedevo rimborso.....ridicolo :o
Mi consigliate di pagare ora quelle 149,00 euro?
Sono poi sicuro che mi arriverà tra qualche anno una cartella esattoriale per gli interessi non versati (10% semestrali + spese come da lettera ordinaria del 20/07/2009)
Vi ringrazio per disponibilità e pazienza.
Asal
Dott. Perruolo
19-05-2010, 18:28
La questione appare più semplice di quanto possa sembrare. Se il GdP aveva concesso la sospensione, vi erano 60 giorni dalla comunicazione del deposito della sentenza per pagare la misura ridotta della sanzione. Se si è sforato questo termine, la richiesta del comando è legittima.
Riscrivo la risposta perchè non la vedo editata.
La sentenza è stata depositata il 12/06/2010 ed io ho pagato in misura ridotta il 01/07/2010, per cui il termine non è stato sforato.
La cosa che mi sorprende è la totale indecisione dell'avvocato al quale mi sono rivolto e anche del GdP a cui lo stesso avvocato ha chiesto lumi in merito: la questione della sospensione, così chiara anche ad un non legale, non è stata proprio considerata dai due.
Nella raccomandata della settimana scorsa il comando VVUU così si esprime (letteralmente):... ....ai sensi dell'art. 203 comma 3 del C.D.S. il verbale è divenuto titolo esecutivo per una somma pari alla metà del massimo edittale oltre le spese. Il GdP, rigettando il ricorso ha confermato l'accertamento della violazione, e non stabilendo nella sentenza l'entità della sanzione, la determinazione quantitativa della stessa resta rimessa alle regole che la disciplinano in relazione al verificarsi del presupposto dell'acquisizione del verbale di titolo esecutivo. Si applica, quindi l'art. 203, comma 3 del C.d.s., perciò l'opponente non deve pagare la somma indicata nel verbale opposto (pagamento in misura ridotta), ma deve corrispondere la somma pari alla metà del massimo edittale più le spese. Il versamento del minimo versato sarà trattenuto come acconto, e la somma da iscrivere a ruolo (art. 27 legge 689/91) è pari alla differenza tra quella dovuta e l'acconto fornito, così come previsto dall'art. 389 comma 2 del regolamento di esecuzione del c.d.s..
La questione è: siamo di fronte ad un abuso di interpretazione o a dei PRINCIPI DEL FORO?
Da un lato vorrei chiudere la questione pagando, per cancellarli dalla mia mente, dall'altra so che, se non pago, un giorno arriverà una cartella esattoriale gonfiata che non so se è contestabile.
Attendo suoi lumi e la ringrazio ancora.
Aldo Ascione
Avv. G. Lore
19-05-2010, 19:29
Se vi è un provvedimento di sospensione del Giudice (decreto) il raddoppio della sanzione non è legittimo e il Suo pagamento ha estinto l'obbligazione
Il verbale è stato sospeso in data 21/01/2009 (entro i 60 gg. dalla notifica).
Le rimetto la risposta che ho inviato al suo collega per meglio decifrare la cosa.
La sentenza è stata depositata il 12/06/2010 ed io ho pagato in misura ridotta il 01/07/2010, per cui il termine non è stato sforato.
La cosa che mi sorprende è la totale indecisione dell'avvocato al quale mi sono rivolto e anche del GdP a cui lo stesso avvocato ha chiesto lumi in merito: la questione della sospensione, così chiara anche ad un non legale, non è stata proprio considerata dai due.
Nella raccomandata della settimana scorsa il comando VVUU così si esprime (letteralmente):... ....ai sensi dell'art. 203 comma 3 del C.D.S. il verbale è divenuto titolo esecutivo per una somma pari alla metà del massimo edittale oltre le spese. Il GdP, rigettando il ricorso ha confermato l'accertamento della violazione, e non stabilendo nella sentenza l'entità della sanzione, la determinazione quantitativa della stessa resta rimessa alle regole che la disciplinano in relazione al verificarsi del presupposto dell'acquisizione del verbale di titolo esecutivo. Si applica, quindi l'art. 203, comma 3 del C.d.s., perciò l'opponente non deve pagare la somma indicata nel verbale opposto (pagamento in misura ridotta), ma deve corrispondere la somma pari alla metà del massimo edittale più le spese. Il versamento del minimo versato sarà trattenuto come acconto, e la somma da iscrivere a ruolo (art. 27 legge 689/91) è pari alla differenza tra quella dovuta e l'acconto fornito, così come previsto dall'art. 389 comma 2 del regolamento di esecuzione del c.d.s..
La questione è: siamo di fronte ad un abuso di interpretazione o a dei PRINCIPI DEL FORO?
Da un lato vorrei chiudere la questione pagando, per cancellarli dalla mia mente, dall'altra so che, se non pago, un giorno arriverà una cartella esattoriale gonfiata che non so se è contestabile.
Attendo suoi lumi e la ringrazio ancora.
Aldo Ascione
Avv. G. Lore
19-05-2010, 19:32
Si, ho modificato il post di cui sopra come può vedere. Se vuole edito la risposta
Avv. G. Lore
19-05-2010, 19:34
Rebus sic stantibus risponderei con una diffida, indicando l'illegittimità della richiesta e precostitutendosi la possibilità in futuro di un'azione per danni o comunque l'opposizione alla cartella con la richiesta di risarcimento del danno ex art. 96 cpc per lite temeraria.
Piccolo inciso: se dopo il ricorso avesse pagato, l'opposizione sarebbe stata inammissibile per estinzione della materia del contendere
Dott. Perruolo
19-05-2010, 19:35
Se vi è un provvedimento di sospensione del Giudice (decreto) il raddoppio della sanzione non è legittimo e il Suo pagamento ha estinto l'obbligazione
Esattamente.
Dott. Perruolo
19-05-2010, 19:57
Rebus sic stantibus risponderei con una diffida, indicando l'illegittimità della richiesta e precostitutendosi la possibilità in futuro di un'azione per danni o comunque l'opposizione alla cartella con la richiesta di risarcimento del danno ex art. 96 cpc per lite temeraria.
Piccolo inciso: se dopo il ricorso avesse pagato, l'opposizione sarebbe stata inammissibile per estinzione della materia del contendere
Concordo in pieno con l'amico Lore. L'invio della diffida è la cosa più saggia da fare per cercar di far desistere l'Amministrazione dal suo illegittimo comportamento.
Una sorta di diffida già l'ho inoltrata ed è stata la mia raccomandata a mano del 03/05/10 alla quale è seguita la temeraria risposta del Comando.
Nella mia lettera oltre a rifare tutta la storia (notifica verbale - ricorso GdP - ordinanza di udienza e sospensione verbale - sentenza - pagamento entro i termini in misura ridotta) chiudevo con questa frase suggerita dal mio legale:
''il sottoscritto invita questa amministrazione a comunicare se sono dovuti interessi sulla somma di euro 159,00 (pagamento effettuato in misura ridotta) decorrenti dalla data di pubblicazione della sentenza fino a quella nella quale è stata pagata la sanzione. Diversamente e decorsi infruttuosamente giorni cinque dalla ricezione della presente lo scrivente si riterrà libero dal pagamento di oneri e interessi.
Se ritenete sufficiente tale nota non aggiungo altro, se è necessaria diffida con richiamo preciso a termini legali (ex art. 96 cpc o altro) attendo Vs. risposta, rimandando eventualmente alla sezione per la quale sono richiesti oneri legali per la consulenza.
Grazie e saluti
Avv. G. Lore
19-05-2010, 20:27
Io personalmente risponderei dettagliatamente all'ultima missiva ricevuta a mezzo del Suo legale (non volendo di certo scavalcarlo) perchè qui la questione non è quella richiamata dall'Amministrazione.
Il richiamo al 203 cds è del tutto risibile
Non è questione di scavalcarlo anche perchè, conoscendolo da svariato tempo, per ricorso e varie non mi ha chiesto nulla.
La questione è che non si è dimostrato sicuro dei concetti così bene da voi confermati (validità della sospensione concessa dal GdP): se devo dirgli io cosa deve scrivere o convincerlo di cose di cui non è convinto significa perdere altro tempo che, onestamente, non vorrei perdere: la mia è soprattutto una piccola battaglia civile contro i soprusi perpretati da un'autorità che, invece, dovrebbero tutelarci ogni giorno.
Non vi fate problemi, se la diffida può essere da voi impostata ed ha un costo non aspetto altro che mi confermiate la vostra disponibilità e lo stesso costo.
Avv. G. Lore
19-05-2010, 20:49
Guardi ci invii tutta la documentazione (dcreto fissazione, sentenza e lettere) e possiamo esserLe di aiuto.
Per coscienza professionale, comunque, ne renda edotto il Collega
Vi assicuro che renderò edotto il collega che sicuramente sarà felice dell'apporto professionale che potremo dargli.
A quale indirizzo e-mail invio i documenti?
I documenti sono così schematizzabili in ordine cronologico:
- accertamento di violazione notificato il 29/11/08 (1 pag.);
- ricorso al Giudice di Pace (4 pag.);
- ordinanza per fissazione udienza e sospensione atto del 21/01/2009 (1 pag.);
- sentenza del GdP del 12/06/2009 (3 pag.)
- ccp di pagamento della violazione in misura ridotta del 01/07/2009 (1 pag.);
- lettera per posta ordinaria del Comando VVUU del 20/07/2009(1 pag.);
- raccomandata a mano del sottoscritto del 03/05/2010 (1 pag.)
-raccomandata finale dei VVUU della settimana scorsa (1 pag.).
Vi servono tutti i documenti di cui sopra?
Ve lo chiedo perchè dovrei scannerizzarli ed inviarli via e-mail.
Avv. G. Lore
19-05-2010, 21:47
Ripeto: serve decreto sospensione, sentenza e missive
Le mando quanto richiesto......a quale indirizzo e-mail?
Avv. G. Lore
19-05-2010, 22:13
info@ricorsi.net .
Per la precisione io sono solo un consulente esterno di ricorsi.net.
Il tutto lo manda a loro e provvederanno essi stessi a smistare la pratica al designato.
Anzi dato che questa discussione l'ha riscontrata per primo il Collega Perruolo ritengo giusto che sia lui a istruirla
Ho inviato il tutto a info@ricorsi.net.
Resto in attesa di Vs. disponibilità per la diffida e relativo costo di consulenza.
Cordiali saluti e grazie in anticipo.
Avv. G. Lore
20-05-2010, 09:36
Attesi i tempi tecnici riceverà il parere
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