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M@X
12-03-2010, 15:58
Non so se questa sia la sezione giusta per parlarne,nel caso chiedo scusa.Ecco quanto accaduto:
Circa 1 anno fa, ho venduto un oggetto ad un utente di ebay, in seguito pagato mediante paypal. A distanza di tempo vengo contattato via mail dal servizio ,il quale mi comunica che il compratore
ha operato un chargeback per incoerenza con la descrizione del prodotto venduto e quello ricevuto. Ripeto, Il tutto è stato venduto per mezzo di ebay , il famoso sito di aste online, inserendo un annuncio con descrizione dettagliata di fotografie. Nonostante ci sia stata da parte mia un osservanza delle regole di ebay, e paypal, l'acquirente decide di fare un chargeback, restituendo l'oggetto in questione !Ovviamente non essendoci il diritto di recesso tra privati, a meno di un esplicita disponibilità da parte del venditore, decido di non accettare il reso! l'utente in sostanza,comprando per mezzo di un annuncio di ebay, accetta indirettamente delle regole alle quali non può sottrarsi,era ben consapevole di quello che stava comprando. Evidentemente a merce arrivata ci ha ripensato, e ha tirato fuori una scusa banale per fare l'operazione di chargeback. Questa operazione viene fatta dalla banca concessionaria della carta di credito alla quale viene affiancato il servizio paypal , è portata avanti senza ovviamente considerare il caso nello specifico, ma accontentandosi solo del via libera del suo cliente. D'altronde il titolare può far stornare quando vuole, e senza una motivazione certificabile! In sostanza mi trovo il conto personale di paypal in rosso(-200e) per un rimborso a mio avviso ingiustificato. Paypal si difende dicendo che a seguito di un chargeback non puo' fare nulla per tutelare chi ne subisce gli effetti. Ora il conto in negativo mi viene contestato, e per mezzo di una società di recupero crediti vogliono un rimborso. Mi chiedo ,come può un servizio come paypal non riconosciuto come banca permettersi di mettere i conti in rosso per i rimborsi? come posso fare per uscirne?

Avv. Favero
12-03-2010, 19:06
non sapendo bene di cosa si parla ho trovato un interessante sito nel quale la procedura viene spiegata (QUI (http://www.cartedipagamento.com/chargeback.htm))
nel tuo caso, quindi, occorre sapere il motivo della resa.

M@X
12-03-2010, 22:09
non sapendo bene di cosa si parla ho trovato un interessante sito nel quale la procedura viene spiegata (QUI (http://www.cartedipagamento.com/chargeback.htm))
nel tuo caso, quindi, occorre sapere il motivo della resa.

Forse non mi sono espresso come avrei voluto!
riassumendo:
Oggetto messo su ebay,aggiudicato da un compratore che paga con paypal!
A distanza di tempo opera il chargeback sostenendo la non conformita' tra l''oggetto decritto e visionato con quello ricevuto.DAlla mia parte faccio affidamento ai rules di ebay e mi difendo attraverso il modulo di paypal per ovviare alle controversie non pertinenti.Il compratore non volendone sapere di dialogare, decide di fare di testa sua,e di fare il reso.In seugito decide anche di portare avanti il chargeback.Paypal non potendo contrastare tale operazione nonostante dalla mia ci fossero sostanzili prove,non puo fare altro che mettermi in rosso il conto per ovviare al rimborso-LA mia domanda è relativa proprio alla figura "PAYpal",puo essere considerata alla pari di una banca?puo sottrarre ad un conto già di suo vuoto per recuperare il suo rimborso dovuto per il chargeback!?

M@X
16-03-2010, 15:23
nn mi sa aiutare nessuno?

Dott. Perruolo
16-03-2010, 16:02
Quando ha aperto il conto paypal, in sostanza ha stipulato un contratto. Verificando le disposizioni contrattuali e tenendo conto della disciplina di riferimento, bisognerebbe verificare se l'operato di paypal è legittimo. Senza fare questa analisi, non si può far nulla.

Avv. Caputo
16-03-2010, 16:47
Si, sono perfettamente d'accordo con quanto detto dal collega.
E' una questione che può essere valutata solo carte alla mano.

M@X
16-03-2010, 20:21
Si, sono perfettamente d'accordo con quanto detto dal collega.
E' una questione che può essere valutata solo carte alla mano.

La mia logica mi lascia dire:

nei tribunali ci sono uomini di legge, cioé giudici che sanno come muoversi nel diritto, nella risoluzione di paypal invece non ci sono giuristi.Per quanto mi riguarda la cosa grave è che questi soggetti non sono ne in grado, ne hanno l'autorità di decidere.
Poi nel momento in cui un venditore non professionale non accorda su richiesta dell'acquirente, un patto d'opzione (del tipo soddisfatto o rimborsato), l'acquirente non avrà nessun appiglio giuridico per chiedere la restituzione.(LA LEGGE PUNISCE GLI SPROVVEDUTI)Quindi paypal non ha nessun motivo di mettere mano nel conto di un soggetto che comporterebbe nient'altro che un indebito, essendo che solo un giudice, tipo quello di pace, può obbligare a pagamenti, a sequestri cautelari e simile, di certo non lo può fare un semplice funzionario paypal. Sarebbe come se un operatore vodafone vi detraesse 100euro di ricarica perché ha deciso cosi, vi pare normale? Penso che vi incazzereste tutti

Avv. G. Lore
16-03-2010, 20:38
Capisco le Sue parole umanamente ma il fondamento giuridico è posto nelle parole del collega.
Lei usufruendo di Paypal ha stipulato un contratto di fornitura con esso, quindi verifichi (o verifichaimo) il contratto e poi vediamo.
Ciò posto, questo è un forum di multe per violazione del c.d.s. la Sua materia è molto interessante ma non può godere del sistema di ricorsi.net crica la gratuità della disamina giuridica

Dott. Perruolo
17-03-2010, 09:12
Esattamente. Capiamo il suo sfogo ma, come già detto, bisogna verificare le disposizoni contrattuali, ossia gli accordi che lei e paypal avete preso. Quando ha aperto il conto, sicuramente le sarà stato chiesto di leggere disposizioni, avvisi e di mettere una spunta sulla dicitura "accetto". Comunque, come detto dall'amico Lore su ricorsi.net le materie trattate sono altre.

fisiocratico
17-03-2010, 09:54
ho ricevuto ieri per via posta ordinaria una richiesta di dati personali,comprese
la composizione familiare e la situazione patrimoniale,in cui mi si chiede di inviare questi dati entro 10 giorni poichè sono stato pizzicato a percorrere alla velocità di 118 km/H in autostrada in un punto in cui il limite era di soli 80 km/h. Poichè il limite di velocità è stato superato di ben 38 km/h devo essere sottoposto a procedimento penale dopo di chè mi comunicheranno i provvedimenti relativi. Tale violazione è dell'11 novembre 2009,secondo voi come mi devo comportare e quali conseguenze ci saranno?

Avv. G. Lore
17-03-2010, 09:58
Col diritto svizzero non si scherza.
Comunichi tutto e contatti subito un penalista esperto di diritto penale elvetico.
Eventualmente si faccia aiutare dalla nostra ambasciata

Avv. Caputo
17-03-2010, 09:59
Ma la multa l'ha presa in Italia o in Svizzera?

Avv. Caputo
17-03-2010, 10:00
Ah ok, già risposto esaurientemente dal collega :)