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Visualizza Versione Completa : scadenza termini per il pagamento



robyvec
21-01-2010, 19:42
Ho fatto ricorso al Giudice di Pace avverso una multa per passaggio col rosso(200 eur + 12 punti patente). A parte che il semaforo era giallo, hanno anche sbagliato ad indicare la via dove e' avvenuta la presunta infrazione. Il problema e' che il G.D.P. ha accettato il ricorso fissando l'udienza fra 5 mesi ma non ha sospeso la sanzione, quindi ho pagato la sanzione per evitare,in caso di esito negativo del ricorso stesso, di dover poi pagare il doppio (400 eur!) . Ora qualcuno dice che non dovevo pagare, altri sostengono che ho fatto bene e che poi chiedero' il rimborso in caso di successo, anche se i tempi saranno lunghi.
Voi che ne pensate?? grazie

Dott. Perruolo
21-01-2010, 19:50
Pagando ha perso il diritto di opporsi. Purtroppo non vi è più possibilità di recuperare la somma.

robyvec
21-01-2010, 23:19
Ho fatto ricorso al Giudice di Pace avverso una multa per passaggio col rosso(200 eur + 12 punti patente). A parte che il semaforo era giallo, hanno anche sbagliato ad indicare la via dove e' avvenuta la presunta infrazione. Il problema e' che il G.D.P. ha accettato il ricorso fissando l'udienza fra 5 mesi ma non ha sospeso la sanzione, quindi ho pagato la sanzione per evitare,in caso di esito negativo del ricorso stesso, di dover poi pagare il doppio (400 eur!) . Ora qualcuno dice che non dovevo pagare, altri sostengono che ho fatto bene e che poi chiedero' il rimborso in caso di successo, anche se i tempi saranno lunghi.
Voi che ne pensate?? grazie

Quindi bisognava rischiare di pagare il doppio!!! o tutto o niente, strana giustizia.... Quindi i giudici non sospendono quasi mai le sanzioni perche' sanno che non tutti sono propensi a rischiare. Ma a questo punto se ci sara' una sentenza positiva(annullamento del provvedimento) ho la speranza che almeno i 12 punti non mi vengano tolti??

Avv. Caputo
22-01-2010, 07:28
Il rischio di pagare il doppio è insito nella impugnazione, nel senso che quando ha fatto ricorso sapeva che c'era questa possibilità e l'ha accettata.
Se paga, cessa la materia del contendere, quindi, il procedimento si estingue, con tutte le richieste accessorie, decurtazione dei punti sospesa.
L'unico modo che ha per non farsi vedere applicata la sospensione dei punti, è quello di non comunicare chi fosse alla guida e pagare il verbale che le sarà notificato ai sensi dell'art. 126 bis cds di 280 euro circa.
Faccia anche una apposita istanza di rinuncia agli atti e la depositi in cancelleria di modo che possano provvedere alla cancellazione del ruolo prima della data della udienza.

Avv. G. Lore
22-01-2010, 09:02
Del resto non capisco perchè sia strana la giustizia.
Un atto si impugna e ne chiede l'annullamento, se il giudizio si perde si accettano le conseguenze ex lege, non ci vedo nulla di strano.
Per la precisione, il ricorso non è stato accettato, ma è stata fissata solo l'udienza, incombente necessraio e obbligatorio per arrivare alla discussione della causa.
Non è neanche vero che i GdP non sospendono mai i verbali, anzi è il contrario.
La domanda è: ma Lei nell'atto l'ha fatta l'istanza di sospensione? e in subordine ha richiesto la conferma della sanzione minima in caso di rigetto?
Incardinare un'opposizione al GdP è iniziare un vero e proprio processo, quindi sarebbero da seguire tutte le accortezze del caso.
Le domande vanno poste tutte nell'atto intriduttivo pena la decadenza.
La prossima volta contatti un avvocato, credo sia meglio

Dott. Perruolo
22-01-2010, 09:32
E già...come consigliamo sempre, anche se in questi procedimenti è permessa l'autodifesa, è opportuno consultarsi con un esperto prima di incardinare la causa.

robyvec
23-01-2010, 15:02
Scusate, alcune considerazioni:
1) io ho chiesto la sospensione del verbale nel ricorso; se il giudice fissa l'udienza e cosi' facendo accetta il contrradditorio perche' non sospende il verbale fino alla definizione della causa? (e ribadisco che quasi mai i verbali vengono sospesi ,secondo fonti certe,almeno nella mia zona)
2) secondo me fare un ricorso a termini di legge non significa partecipare ad una lotteria. Non condivido la logica che fare un ricorso abbia insito il rischio di pagare il doppio. Scusate perche'? Fare ricorso quindi e' una colpa da ammendare ulteriormente in caso di esito negativo o un diritto?
Insisto, strana giustizia!
3) A questo punto perche' dovrei fare istanza di rinuncia per annullare l'udienza? Rischio magari anche qui qualche sorpresa, che so un paio di mesi con la condizionale......? :-/ .
4) E' escluso che il giudice in udienza , non sapendo che ho gia' pagato , mi dia ragione e annulli il verbale? Pazienza per i soldi ma almeno salverei i punti, o no?!
Infine scusate, senza polemica, ma voi sapete bene che chiedere consigli agli avvocati anche per cose semplici ha un certo costo e il gioco deve valere la candela......Saluti a tutti

Avv. Caputo
23-01-2010, 16:31
Se lei fa ricorso, il giudice DEVE fissare l'udienza, non è una sua discrezione farlo, ma deve obbligatoriamente decidere sul suo ricorso che, beninteso, instaura un procedimento giudiziario vero e proprio con tutte le consueguenze del caso, ossia anche quello di perdere la causa e, in questo caso, di pagare il doppio della sanzione.
Poi per il resto è una sua scelta depositare o meno l'istanza di rinuncia.
Il consiglio che le abbiamo dato, gratuitamente tra l'altro, è per non aggravare la sua situazione, ma se lei ritiene di non accettarlo, può tranquillamente fare come crede, ci mancherebbe.
Riguardo la sua ultima considerazione, un po' populista se mi permette, le faccio notare che se avesse consultato avrebbe risparmiato un bel po' di grane, visto che adesso non solo rischia di pagare il doppio della sanzione, ma anche che le venga notificato il verbale ex art. 126 bis.

Avv. G. Lore
23-01-2010, 16:54
Quoto totalmente il Collega e la questione che pone al punto 1, mi perdoni, ma rileva che non ha ben chiara la situazione.
Come anche detto in precedenza da tutti noi, la fissazione dell'udienza non ha nessun significato, se non quello di un incombente necessario.
Come abbiamo già detto questo è un processo vero e proprio, è quasi lapalissiano, mi perdoni, che per arrivare alla sentenza si passi per le udienze.
Il Giudice non ha accettato nulla, è questa la verità.
La sospensione, poi, segue prinicipi ancora diversi rispetto al merito del verbale.
Se il Giudice ritiene che l'attesa dell'esito del giudizio non dia alcun pregiudizio a Lei, non sospende nulla.
Può significare che il ricorso può essere accolto o può significare che ritiene che il rigetto non possa alterare la Sua situazione patrimoniale o ancora mille altre cose.
Non capisco neanche il punto 2.
Una causa si incardina e- salvo casi limite di evidente e pacifica valenza - si instaura un contraddittorio in cui una parte cerca di affermare la fondatezza delle proprie deduzioni sull'altra.
Non è una lotteria, è il semplice contraddittorio giudiziale.
Al punto 3, idem, non trovo alcuna spiegazione. Noi Le abbiamo dato un consiglio - ripeto quanto detto dal colelgga - GRATUITO per svolgere il tutto a norma di procedura, se non lo vuole seguire nessun problema, ma onestamente il Suo appunto non ha nessun pregio.
Per il 4...mah lasciamo perdere, il tutto alla fine diventa sempre che un avvocato si fa pagare.
Questo forum dimostra spesso, invece, che una consulenza legale, gratuita come in questo caso o onesta come nei rimanenti casi, evita sempre spiacevoli conseguenze a cui poi è necessario porre rimedio (a quel punto necessariamente a mezzo avvocato) a costi maggiori chiaramente.
Che un avvocato abbia il dovere (oltre che diritto) di richiedere un compenso per la propria attività mi auguro che sia condiviso anche da Lei.
Spero che sappia che a lavoro corrisponde retribuzione e che un avvocato si regola sul valore della causa, come prescrive la tariffa forense.
Qu addirittura il parere è gratuito...e sì siamo proprio folli a sottrarre tempo alla nostra attività per il puro spirito di servizio alla collettività...

robyvec
23-01-2010, 18:12
Gent Avv. Caputo,
non vorrei essere frainteso. Io non voglio entrare in una sterile polemica con Lei o con i suoi colleghi che oltretutto date consigli,giustamente come Lei dice, gratuitamente.E' vero forse avrei dovuto registrarmi al Vs forum prima di fare il ricorso ma Vi ho scoperto solo adesso.!!!
Il mio e' solo uno sfogo perche',secondo me, il sistema non e' corretto.
Non si dovrebbe parificare un ricorso per una semplice contravvenzione ad una vera e propria causa legale . Per questi casi ci vorrebbero delle procedure piu' snelle. Ed in ogni caso secondo Lei perche' non vengono sospese le sanzioni fino a quando non si definisce la questione? Secondo me perche' i Giudici sono talmente sommersi di ricorsi che non entrano neanche nel merito del ricorso stesso e , aggiungo, forse delegano il cancelliere stesso a fissare le udienze (forse e' una bestemmia ma a volte a pensar male....)
Infine,dopo aver precisato che la contestazione dell'infrazione e' avvenuta immediatamente dalla Pol. Stradale direttamente al conducente del veicolo, a cui verranno tolti i punti dalla patente chiedo se l'art 126 bis entra in gioco anche in questo caso e se si rischia il raddoppio della sanzione anche se gia' pagata. Il Giudice non potrebbe accogliere parzialmente il ricorso togliendo o riducendo la sanzione riguardante i soli punti patente?
Grazie Saluti

Avv. G. Lore
23-01-2010, 18:23
Anche se non sono l'amico Caputo mi permetto di risponderLe.
Con la contestazione immediata non c'entra il 126 bis.
Non può, però, chiedere la conferma della sanzione e l'annullamento dei punti, o tutto o nulla.
Ciò posto.
Lei dice che un'opposizione a sanzione amm.va non dovrebbe essere parificata a una causa vera e propria, ma 1. nessuno la obbliga ad adire il Giudice di Pace, ben potendo adire il Prefetto che assicura un procedimento "più snello" come dice Lei e 2. avere la possibilità di scegliere tra un procedimento amministrativo interno e uno giudiziale a mio parere non determina nessuna diminutio per il cittadino, ma anzi una risorsa.
Sono il primo a dire che in Italia, anche nella giustizia, tante cose non vanno, ma non si può tutte le volte che c'è qualcosa che si vive come "contro" criticare l'ordinamento che in questa fattispecie è più che garantista a favore del cittadino.
Del resto, mi scusi, ma se Lei ritenesse di non dover pagare una prestazione che un terzo Le richiede, facesse causa e la perdesse, non sarebbe condannato al pagamento del dovuto inizialmente + gli interessi maturati (e in quel caso trattandosi di azione ordinaria la soccombenza delle spese di giudizio)? E' il normale andamento del diritto e della procedura, questo sistema così criticabile come dice Lei non lo vedo proprio.
Sulla sospensione, ancora una volta devo indicarLe che nulla c'entra col merito del ricorso.
Il Giudice non la concede in relazione alla sua fondatezza o meno.
Per legge la concede qualora ricorrano gravi motivi che il ricorrente deve indicare.
Nella prassi viene concessa a seguito anche di domanda non motivata, ma se non viene concessa nulla quaestio, è un diritto richiederla ma non ottenerla.
Si può sempre richiedere al Giudice di confermare in sentenza la sanzione originaria in caso di rigetto

robyvec
23-01-2010, 19:21
Anche se non sono l'amico Caputo mi permetto di risponderLe.
Con la contestazione immediata non c'entra il 126 bis.
Non può, però, chiedere la conferma della sanzione e l'annullamento dei punti, o tutto o nulla.
Ciò posto.
Lei dice che un'opposizione a sanzione amm.va non dovrebbe essere parificata a una causa vera e propria, ma 1. nessuno la obbliga ad adire il Giudice di Pace, ben potendo adire il Prefetto che assicura un procedimento "più snello" come dice Lei e 2. avere la possibilità di scegliere tra un procedimento amministrativo interno e uno giudiziale a mio parere non determina nessuna diminutio per il cittadino, ma anzi una risorsa.
Sono il primo a dire che in Italia, anche nella giustizia, tante cose non vanno, ma non si può tutte le volte che c'è qualcosa che si vive come "contro" criticare l'ordinamento che in questa fattispecie è più che garantista a favore del cittadino.
Del resto, mi scusi, ma se Lei ritenesse di non dover pagare una prestazione che un terzo Le richiede, facesse causa e la perdesse, non sarebbe condannato al pagamento del dovuto inizialmente + gli interessi maturati (e in quel caso trattandosi di azione ordinaria la soccombenza delle spese di giudizio)? E' il normale andamento del diritto e della procedura, questo sistema così criticabile come dice Lei non lo vedo proprio.
Sulla sospensione, ancora una volta devo indicarLe che nulla c'entra col merito del ricorso.
Il Giudice non la concede in relazione alla sua fondatezza o meno.
Per legge la concede qualora ricorrano gravi motivi che il ricorrente deve indicare.
Nella prassi viene concessa a seguito anche di domanda non motivata, ma se non viene concessa nulla quaestio, è un diritto richiederla ma non ottenerla.
Si può sempre richiedere al Giudice di confermare in sentenza la sanzione originaria in caso di rigetto


Quoto totalmente il Collega e la questione che pone al punto 1, mi perdoni, ma rileva che non ha ben chiara la situazione.
Come anche detto in precedenza da tutti noi, la fissazione dell'udienza non ha nessun significato, se non quello di un incombente necessario.
Come abbiamo già detto questo è un processo vero e proprio, è quasi lapalissiano, mi perdoni, che per arrivare alla sentenza si passi per le udienze.
Il Giudice non ha accettato nulla, è questa la verità.
La sospensione, poi, segue prinicipi ancora diversi rispetto al merito del verbale.
Se il Giudice ritiene che l'attesa dell'esito del giudizio non dia alcun pregiudizio a Lei, non sospende nulla.
Può significare che il ricorso può essere accolto o può significare che ritiene che il rigetto non possa alterare la Sua situazione patrimoniale o ancora mille altre cose.
Non capisco neanche il punto 2.
Una causa si incardina e- salvo casi limite di evidente e pacifica valenza - si instaura un contraddittorio in cui una parte cerca di affermare la fondatezza delle proprie deduzioni sull'altra.
Non è una lotteria, è il semplice contraddittorio giudiziale.
Al punto 3, idem, non trovo alcuna spiegazione. Noi Le abbiamo dato un consiglio - ripeto quanto detto dal colelgga - GRATUITO per svolgere il tutto a norma di procedura, se non lo vuole seguire nessun problema, ma onestamente il Suo appunto non ha nessun pregio.
Per il 4...mah lasciamo perdere, il tutto alla fine diventa sempre che un avvocato si fa pagare.
Questo forum dimostra spesso, invece, che una consulenza legale, gratuita come in questo caso o onesta come nei rimanenti casi, evita sempre spiacevoli conseguenze a cui poi è necessario porre rimedio (a quel punto necessariamente a mezzo avvocato) a costi maggiori chiaramente.
Che un avvocato abbia il dovere (oltre che diritto) di richiedere un compenso per la propria attività mi auguro che sia condiviso anche da Lei.
Spero che sappia che a lavoro corrisponde retribuzione e che un avvocato si regola sul valore della causa, come prescrive la tariffa forense.
Qu addirittura il parere è gratuito...e sì siamo proprio folli a sottrarre tempo alla nostra attività per il puro spirito di servizio alla collettività...

Scusi avevo gia' risposto al suo collega ma ho visto ora il suo intervento,nel finale, un po' polemico e un po' ironico piu' o meno come il mio del punto 3....
Ho 2 conoscenti avvocati ed un cugino pure avvocato.
So quanto siano impegnati e so pure che se avessi chiesto loro assistenza con molta probabilita' non mi avrebbero chiesto alcun compenso( e proprio per questo e per non sottrarre loro tempo prezioso, non l'ho fatto) Quindi so anche quanto gli avvocati lavorino e quanto sia giusto che essi pretendano un compenso per quello che fanno anche se i compensi non sempre sono equi.
So anche che ci sono avvocati onesti e meno onesti, come del resto in tutte le categorie, e purtroppo non c'e' un sistema per riconoscerli.
Semplicemente , visto che la legge in questo caso, forse proprio perche' trattasi di controversie poco importanti, non prevede l'assistenza legale, pensavo di poterne fare a meno, per una semplice contravvenzione!
Scusate, mi avete fatto capire che SBAGLIAVO!
Tra l'altro il consiglio di ricorrere al giudice di pace e poi di pagare la sanzione me l'ha dato un Avvocato , anche se non praticante..!!
Spero di non averne in futuro bisogno ma in caso so che potro' rivolgermi a Voi per un consiglio e che potranno farlo tutti coloro che lo vorranno senza spendere un centesimo. Per questo La ringrazio e e la saluto cordialmente.

p.s. grazie anche per il successivo intervento

Avv. G. Lore
23-01-2010, 19:42
Si figuri e non c'è nessuna plemica in atto, ho cercato solo di farLe capire che non è vero che in questo caso il sistema è sbagliato.
Sul fatto che ha sbagliato a non rivolgersi a un avvocato non è vero, il principio è a monte, ossia capire prima se si è preparati a procedere da soli e se lo si ritiene si va anche senza ausilio legale.
Tutto qua!
Buon week end