Elisa C.
25-11-2009, 19:18
Buona sera, richiedo un'informazione.
A Marzo 2009 ho ricevuto una cartella esattoriale di importo pari a 509 euro, causa tre contravvenzioni del nuovo proprietario di una mia autovettura; difatti le date delle multe sono posteriori (da Aprile a Novembre 2005) all'atto di vendita (1 Luglio 2004) regolarmente registrato e notificato presso l'Aci di zona.
Ho fatto ricorso presso il Giudice di pace, ma la richiesta è stata rigettata; in quanto in passato mi furono effettivamente recapitate delle notifiche da parte del corpo dei vigili urbani, presso la mia residenza, ritirate da mia madre (la quale non poteva supporre di cosa si trattasse) nel Luglio 2005. Io in buona fede, non feci presente alla pubblica autorità di competenza, ma mi limatai a contattare il proprietario e informarlo verbalmente (essendo amici). Consapevole di aver agito ingenuamente, mi sono impegnata a ora, nuovamente, a ricontattare i proprietari e accordandomi con loro, io ho già pagato l'intero importo della cartella con l'intento di farmi carico solo delle spese e more (come mea culpa per la buona fede e fiducia nutrita nei loro confronti), mentre loro provvederanno a liquidarmi quanto meno l'importo delle multe.
Essendo un accordo in chiave privata, ed essendo loro molto informati a riguardo (in quanto uno dei due coniugi lavora presso uno studio di commercialisti) onde evitare ulteriori fregature mi domandavo, è giusto fargli pagare l'importo che compare nella cartella esattoriale quando cita la contravvenzione? Oppure è più corretto fargli pagare l'importo (comunque maggiorato) più le spese indicate nella notifica recapitatomi in passato dal comando dei vigili?
Riflettevo sul fatto che quando ho contattato queste persone, loro si sono giustificate dicendo che se avessero trovato le contravvezioni sul paraprezza le avrebbero pagate ma probabilmente non fu così, che la colpa era mia perchè loro non si ricordano che io glielo resi noto (stranamente non ricordano!) e dovevo procedere subito come era doveroso fare (mai fare nulla in buona fede)! Ora non vorrei che loro vogliano pagarmi i vari importi effettivi, come se le avessero pagate nell'immediato, ossia entro i 60 gg di scadenza (e non lo riterrei giusto perchè se avessero ricevuto direttamente loro, le varie notifiche non avrebbero avuto sconti presentando giustificazioni quali il non aver trovato la contravvenzione sull'auto, "No sai come funziona, a volte ci sono individui che per evitare di prendere multe le tolgono dalle vetture già vittime e le lasciano sulla propria, così se passa il vigile o l'ausiliare vede che la macchina è già multata e passano oltre" questo è stato detto a me!). Insomma secondo Voi, gentili Avvocati, qual'è l'importo (non in termini di cifre) che mi "spetterebbe" secondo gli accordi presi?
Ringrazio per la cortese attenzione e domando scusa per la lunghezza.
Cordialmente,
Elisa
A Marzo 2009 ho ricevuto una cartella esattoriale di importo pari a 509 euro, causa tre contravvenzioni del nuovo proprietario di una mia autovettura; difatti le date delle multe sono posteriori (da Aprile a Novembre 2005) all'atto di vendita (1 Luglio 2004) regolarmente registrato e notificato presso l'Aci di zona.
Ho fatto ricorso presso il Giudice di pace, ma la richiesta è stata rigettata; in quanto in passato mi furono effettivamente recapitate delle notifiche da parte del corpo dei vigili urbani, presso la mia residenza, ritirate da mia madre (la quale non poteva supporre di cosa si trattasse) nel Luglio 2005. Io in buona fede, non feci presente alla pubblica autorità di competenza, ma mi limatai a contattare il proprietario e informarlo verbalmente (essendo amici). Consapevole di aver agito ingenuamente, mi sono impegnata a ora, nuovamente, a ricontattare i proprietari e accordandomi con loro, io ho già pagato l'intero importo della cartella con l'intento di farmi carico solo delle spese e more (come mea culpa per la buona fede e fiducia nutrita nei loro confronti), mentre loro provvederanno a liquidarmi quanto meno l'importo delle multe.
Essendo un accordo in chiave privata, ed essendo loro molto informati a riguardo (in quanto uno dei due coniugi lavora presso uno studio di commercialisti) onde evitare ulteriori fregature mi domandavo, è giusto fargli pagare l'importo che compare nella cartella esattoriale quando cita la contravvenzione? Oppure è più corretto fargli pagare l'importo (comunque maggiorato) più le spese indicate nella notifica recapitatomi in passato dal comando dei vigili?
Riflettevo sul fatto che quando ho contattato queste persone, loro si sono giustificate dicendo che se avessero trovato le contravvezioni sul paraprezza le avrebbero pagate ma probabilmente non fu così, che la colpa era mia perchè loro non si ricordano che io glielo resi noto (stranamente non ricordano!) e dovevo procedere subito come era doveroso fare (mai fare nulla in buona fede)! Ora non vorrei che loro vogliano pagarmi i vari importi effettivi, come se le avessero pagate nell'immediato, ossia entro i 60 gg di scadenza (e non lo riterrei giusto perchè se avessero ricevuto direttamente loro, le varie notifiche non avrebbero avuto sconti presentando giustificazioni quali il non aver trovato la contravvenzione sull'auto, "No sai come funziona, a volte ci sono individui che per evitare di prendere multe le tolgono dalle vetture già vittime e le lasciano sulla propria, così se passa il vigile o l'ausiliare vede che la macchina è già multata e passano oltre" questo è stato detto a me!). Insomma secondo Voi, gentili Avvocati, qual'è l'importo (non in termini di cifre) che mi "spetterebbe" secondo gli accordi presi?
Ringrazio per la cortese attenzione e domando scusa per la lunghezza.
Cordialmente,
Elisa