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Visualizza Versione Completa : ricorso concorso a sedi farmaceutiche parcella avvocato



dr.jekyll74
30-09-2009, 16:37
Buonasera, ho fatto richiesta di immissione in una graduatori per l'assegnazione di sedi farmaceutiche vacanti, il concorso era a soli titoli, ritenedo errato il punteggio assegnatomi ho dato mandato ad un avvocato per il ricorso che è stato indirizzato al dirigente dell'assessorato alla salute.
Fin qui tutto bene, la sorpresa è stata la parcella dell'avvocato che mi ha chiesto 400 euro , ora mi sembra esagerata visto che il ricorso consisteva in una lettera.
Qualcuno saprebbe dirmi le la parcella è onesta!!!!
grazie

Avv. G. Lore
30-09-2009, 17:02
In poche parole è stato tentato il c.d. ricorso gerarchico?
Comunque la parcella mi sembra più che onesta tenuto conto del valore "indeterminabile" della causa che porta al conteggio dei diritti e degli onorari nello scaglione massimo.
Anzi sicuramente non avrà applicato la tariffa derogandola in pejus.
Comunque non sottovaluti l'operato del Collega. Anche dietro una semplice lettera come dice Lei, c'è un lungo lavoro di studio e elaborazione della pratica tesa a far ottenere giustizia al proprio cliente, quindi è tutto nella norma.
Non commetta l'errore di pensare che in 2 minuti si sia scritta la lettera, ma la stessa sarà stata frutto di giorni di lavoro non pensa?

dr.jekyll74
30-09-2009, 17:29
Non sono convinto visto che è solo una contestazione dell'assegnazione del punteggio molto semplice e comunque sarebbe stato deontologicamente coretto informarmi del costo.
E poi non credo proprio che si tratti di giorni di duro lavoro visto che giusto la fine della settimana scorsa gli ho congenato il tutto.
Io sono un farmacista collaboratore e per guadagnare 400 euro ci metto dieci giorni. a saperlo prima lo avrei fatto da me!

Avv. G. Lore
30-09-2009, 17:35
Sarebbe stato corretto informarLa del costo se Lei glielo avesse chiesto.
In questo senso il codice deontologico non individua un onere generale a carico dell'avvocato, ma solo su istanza del cliente.
Onestamente i miei clienti mi chiedono sempre preventivamente il costo e io indico a tariffa quanto sarebbe.
Se per loro è troppo ragionevolmente e nei limiti del rispetto della mia professionalità vado loro incontro.
Se Lei ritiene eccessiva tale parcella senza arrivare all'extrema ratio della certificazione da parte dell'Ordine richieda al Suo legale se è possibile ritoccarla in pejus.
Comunque mi scusi ma il discorso faccio da me non posso condividerlo.
Anche io da me posso riparare il rubinetto che perde, ma se chiamo un idraulico il lavoro viene meglio.
Non possiamo bypassare la tecnicità del lavoro solo per esigenze economiche e io potrei tranquillamente ribattere che Lei guadagna 400 euro in 10 giorni e io magari in un mese non fatturo nulla.
Ogni professione ha le Sue dinamiche economiche e non può essere un fardello per chi sceglie la professione forense.
Inoltre Lei dice che il Suo legale non ha lavorato tanti giorni, ma non pensa che per venire incontro alle Sue esigenze ha lavorato in pochi giorni magari dedicandosi solo a questo?

Avv. G. Lore
30-09-2009, 17:41
Comunque per chiarezza Le riporto il tariffario stragiudiziale e se il web master ritiene sconveniente questo, ne chiedo immediatamente la cancellazione.
Nel Suo caso, valore indeterminabile della pratica:
Posizione e archivio € 13,00
Studio della pratica minimo € 530,00 massimo € 1.405,00
Conferenza col cliente minimo € 35,00 massimo € 60,00
Redazione ricorso/diffida minimo € 155,00 massimo € 565,00.
Come vede il Suo legale ha agito ben al di sotto di quanto poteva richiederLe e anzi ha derogato la tariffa non conteggiando alcune voci

Dott. Perruolo
30-09-2009, 18:05
Sarebbe stato corretto informarLa del costo se Lei glielo avesse chiesto.
In questo senso il codice deontologico non individua un onere generale a carico dell'avvocato, ma solo su istanza del cliente.
Onestamente i miei clienti mi chiedono sempre preventivamente il costo e io indico a tariffa quanto sarebbe.
Se per loro è troppo ragionevolmente e nei limiti del rispetto della mia professionalità vado loro incontro.
Se Lei ritiene eccessiva tale parcella senza arrivare all'extrema ratio della certificazione da parte dell'Ordine richieda al Suo legale se è possibile ritoccarla in pejus.
Comunque mi scusi ma il discorso faccio da me non posso condividerlo.
Anche io da me posso riparare il rubinetto che perde, ma se chiamo un idraulico il lavoro viene meglio.
Non possiamo bypassare la tecnicità del lavoro solo per esigenze economiche e io potrei tranquillamente ribattere che Lei guadagna 400 euro in 10 giorni e io magari in un mese non fatturo nulla.
Ogni professione ha le Sue dinamiche economiche e non può essere un fardello per chi sceglie la professione forense.
Inoltre Lei dice che il Suo legale non ha lavorato tanti giorni, ma non pensa che per venire incontro alle Sue esigenze ha lavorato in pochi giorni magari dedicandosi solo a questo?

Vorrei ancora aggiungere, a quanto detto giustamente dall'amico Lore, che per espletare l'incarico in quei giorni, il Legale ha impiegato il tempo necessario per fare il proprio lavoro, più una vita di sacrifici e di studi (studi che non finiranno mai per chi fa questo mestiere)...e solo chi è del campo, sa cosa intendo.

Avv. Caputo
01-10-2009, 06:34
La parcella non solo è più che onesta, ma mi sembra al di sotto del minimo tariffario.
Ho notato che ultimamente si parla sempre più spesso delle parcelle degli avvocati sul forum e questo, a mio avviso, non va bene.
Lo spazio è utilizzabile per domande e consigli utili sul difendersi dai soprusi delle p.a. e non mi sembra il caso trasformarlo in un raffronto di costi tra colleghi.
Pertanto, io personalmente, non risponderò più a chi chiede un parere su un onorario di un collega.

Dott. Perruolo
01-10-2009, 08:12
A meno che non si tratti di richieste di carattere generico (che non devono assolutamente riguardare un rapporto già instauratosi con un altro Collega), mi comporterò allo stesso modo del Collega Caputo.

Avv. Favero
01-10-2009, 08:17
La parcella non solo è più che onesta, ma mi sembra al di sotto del minimo tariffario.
Ho notato che ultimamente si parla sempre più spesso delle parcelle degli avvocati sul forum e questo, a mio avviso, non va bene.
Lo spazio è utilizzabile per domande e consigli utili sul difendersi dai soprusi delle p.a. e non mi sembra il caso trasformarlo in un raffronto di costi tra colleghi.
Pertanto, io personalmente, non risponderò più a chi chiede un parere su un onorario di un collega.

Anch'io sono assolutamente d'accordo con il Collega, e suggerisco, quindi, da oggi semplicemente di ignorare chi fa battaglie campate in aria contro le parcelle degli avvocati (professionisti con per lo meno 20 anni di studi alle spalle), e di segnalare alla redazione chi esagera.

dr.jekyll74
01-10-2009, 08:32
Buongiorno, non era mia intenzione screditare o accusare nessuno, volevo solo capire se la parcella fosse onesta vista la mia inesperienza(per fortuna) in quest'ambito, mi era sembrata onerosa.
Comunque ringrazierò il mio avvocato per il riguardo e spero di non averne più bisogno poiché farsi giustizia costa.
Ringrazio tutti per avermi risposto e mi scuso del eventuale risentimento che ho involontariamente suscitato.
P.S. Egregio Dott. Perruolo non solo gli avvocati hanno studiato e continuano a farlo, ci sono persone (vedi ricercatori) che danno un notevole contributo economico e sociale al nostro paese e non hanno sicuramente il riconoscimento economico che meritano, quindi ,non ritengo che ci sia una vera corrispondenza tra quantità e qualità di studi fatti e retribuzione ricevuta. “ E solo chi è del campo può capire”.

Dott. Perruolo
01-10-2009, 08:48
Non mi sembra di aver screditato nessuno e non capisco perchè abbia chiamato in causa altri professionisti...il mio discorso può valere anche per altri professionisti, ed allora?Ciò non cambia quello che ho detto: e, comunque, in riferimento al nostro specifico settore, ripeto, "solo chi è del campo può capire". Evidenzio che la mia risposta non vuole essere polemica, ma solo asserire un fatto.

Avv. G. Lore
01-10-2009, 10:05
Anche io intervengo per l'ultima volta sul punto, solo per precisare che non capisco perchè debba essere sorprendente che "farsi giustizia costa"...un avvocato lavora e quindi deve essere remunerato, per me è abbastanza logica come conseguenza.
Poi chiaramente essendo la tariffa derogabile basta palesare delle esigenze al proprio avvocato e si risolvono le varie necessità, senza però trasformare il rapporto cliente - avvocato in un mercimonio di domanda e offerta da mercato, che scredita tutte le parti della vicenda.
Ultima piccola osservazione: un avvocato è un libero professionista, il che vuol dire che tutto ciò che entra a seguito di una fattura non è il guadagno netto, perchè ci sono gli oneri di legge che noi versiamo direttamente e le spese di gestione dello studio...insomma un affitto di un locale sappiamo tutti quanto incide, quindi di quei famosi 400 euro al Collega che si è dimostrato così corretto entreranno come guadagno netto sì e no 100 euro.
Passo e chiudo