danilobal
12-08-2009, 08:52
Buongiorno.
Questo che sto per illustrarVi è un episodio che mi è capitato un anno fà, non riguarda l'argomento "verbali" ma "acquisto auto", ma approfitto ugualmente della Vostra genitlezza per derimere un dubbio che non sono mai riuscito a chiarire.
Avevo firmato da un concessionario, un contratto di acquisto di un'auto nuova, con pagamento di un acconto di 500 €, per una spesa complessiva di 17.500 € alla consegna.
Nei 2 mesi successivi la firma del contratto (ma non era ancora arrivata l'auto), ho acquistato una casa e ho ritenuto opportuno rinunciare all'auto per motivi economici; mi sono recato dal concessionario per comunicare la mia rinuncia e provare a chiedere, gentilmente e mostrando il compromesso di acquisto, i 500 € di acconto. Mi è stato proposto di trovare un cliente che avrebbe acquistato un auto nuova da loro e in questo modo mi avrebbero restituito l'acconto. Il cliente l'avevo trovato, che aveva acquistato dal medesimo concessionario un'auto simile alla mia (ma non la stessa) ma usufruendo delle agevolazioni della legge 104. A quel punto, giunto il fatidico giorno in cui il cliente da me procurato ritirava l'auto nuova, il concessionario rifiutava di restituirmi l'acconto adducendo il motivo che si trattava di acquisto con agevolazioni della legge 104 e non di un acquisto "a prezzo pieno"; in più mi hanno indotto a fare e firmare una dichiarazione in cui rinunciavo all'auto e che comunque, in caso di un futuro acquisto da loro, avrebbero tenuto in considerazione la cifra in loro possesso; io ovviamente puntavo alla restituzione della somma, anche perchè non ho nessuna intenzione di comprare un'auto nuova, tanto meno da loro.
Dal punto di vista legale è stato corretto il loro comportamento? Avrei dovuto rivolgermi ad un avvocato secondo Voi?
Grazie per l'attenzione.
Questo che sto per illustrarVi è un episodio che mi è capitato un anno fà, non riguarda l'argomento "verbali" ma "acquisto auto", ma approfitto ugualmente della Vostra genitlezza per derimere un dubbio che non sono mai riuscito a chiarire.
Avevo firmato da un concessionario, un contratto di acquisto di un'auto nuova, con pagamento di un acconto di 500 €, per una spesa complessiva di 17.500 € alla consegna.
Nei 2 mesi successivi la firma del contratto (ma non era ancora arrivata l'auto), ho acquistato una casa e ho ritenuto opportuno rinunciare all'auto per motivi economici; mi sono recato dal concessionario per comunicare la mia rinuncia e provare a chiedere, gentilmente e mostrando il compromesso di acquisto, i 500 € di acconto. Mi è stato proposto di trovare un cliente che avrebbe acquistato un auto nuova da loro e in questo modo mi avrebbero restituito l'acconto. Il cliente l'avevo trovato, che aveva acquistato dal medesimo concessionario un'auto simile alla mia (ma non la stessa) ma usufruendo delle agevolazioni della legge 104. A quel punto, giunto il fatidico giorno in cui il cliente da me procurato ritirava l'auto nuova, il concessionario rifiutava di restituirmi l'acconto adducendo il motivo che si trattava di acquisto con agevolazioni della legge 104 e non di un acquisto "a prezzo pieno"; in più mi hanno indotto a fare e firmare una dichiarazione in cui rinunciavo all'auto e che comunque, in caso di un futuro acquisto da loro, avrebbero tenuto in considerazione la cifra in loro possesso; io ovviamente puntavo alla restituzione della somma, anche perchè non ho nessuna intenzione di comprare un'auto nuova, tanto meno da loro.
Dal punto di vista legale è stato corretto il loro comportamento? Avrei dovuto rivolgermi ad un avvocato secondo Voi?
Grazie per l'attenzione.