vespa
27-07-2009, 09:59
Venerdì 24 luglio alle ore 19.00, tornando dal lavoro con la mia vespa
px200e del 1984, percorrendo una strada extraurbana di campagna
vengo affiancato da due moto dei vigili urbani che mi fanno accostare, mi
controllano tutti i documenti e il mezzo e mi contestano velocità
pericolosa per la situazione:
ART 141 – 3/8° il conducente del veicolo sopraindicato ometteva di regolare adeguatamente la velocità in modo da costituire pericolo in una strada stretta e con fondo irregolare e con numerose curve senza visuale
Qui vi riporto più o meno il dialogo tra me ed il vigile che mi ha parlato,
mentre l'altro che era con lui sulla seconda moto aveva un sorrisino
ma non ha mai parlato:
(V=vigile, I=io)
v: ma si rende conto di che velocità faceva?
I: no, ma non posso essere andato molto forte. questa vespa non va.
v: io non posso dirglielo quanto faceva, perchè non ho con me
strumenti di rilevazione ma lei non faceva, nè settanta, nè ottanta,
nè novanta...
I: guardi, la prenda e la provi questa vespa. Non supera di certo novanta.
v: no, no. non posso. comunque lei andava troppo forte su questa strada
I: e quindi?
v: e quindi le faccio il verbale
aspetto e mentre scrive vedo con la coda dell'occhio che mi contesta 78 euro...
tra me e me dico: dovranno far cassa, meglio tacere
V: nulla da dichiarare?
I: no, però secondo me avete preso un abbaglio.
V: firma il verbale?
I: certo ecco.
V: lo sa che ci sono 5 punti?
I: ma come, sta scherzando?
v: mi da il verbale e se ne va.
Il giorno dopo sono andato a ricontrollare la strada, dato che non l'ho percorsa molte volte.
La strada presenta effettivamente un limite di 70 orari.
Mi sono comunque documentato fotograficamente, dato che dalla direzione da cui provenenivo
il cartello del limite di velocità non è assolutamente visibile. Inoltre non è segnalato da nessuna parte che sono presenti sconnessioni del manto stradale.
Chiedendo lumi ad un mio amico della stradale, mi ha detto che dovevano contestarmi al limite il comma 11 e non il 3/8 dato che (come ho potuto verificare) la strada non presenta intersezioni con altre strade (ma solo immisioni di vie private) né tantomeno presenta curve cieche come asserito dal vigile nel verbale.
Inoltre alle 19,00 di venerdì 24/07 il sole era ancora ben alto nel cielo, e non c'era la benchè minima foschia o precipitazione di sorta. La visibilità era ottima e non c'era assolutamente traffico di alcun tipo.
Mi chiedo per chi avrei costituito pericolo dato che non c’era nessuno.
(non so se può contare qualcosa) la mia vespa 200 del 1984 completamente originale, con sulle spalle tanti kilometri e munita di parabrezza fa veramente fatica a superare i 95 km orari in discesa e con vento a favore.
Mi sento completamente preso in giro. E vi chiedo se ci sono gli
estremi per presentare un valido ricorso al giudice di pace.
Ho già inviato documentazione alla vostra mail.
px200e del 1984, percorrendo una strada extraurbana di campagna
vengo affiancato da due moto dei vigili urbani che mi fanno accostare, mi
controllano tutti i documenti e il mezzo e mi contestano velocità
pericolosa per la situazione:
ART 141 – 3/8° il conducente del veicolo sopraindicato ometteva di regolare adeguatamente la velocità in modo da costituire pericolo in una strada stretta e con fondo irregolare e con numerose curve senza visuale
Qui vi riporto più o meno il dialogo tra me ed il vigile che mi ha parlato,
mentre l'altro che era con lui sulla seconda moto aveva un sorrisino
ma non ha mai parlato:
(V=vigile, I=io)
v: ma si rende conto di che velocità faceva?
I: no, ma non posso essere andato molto forte. questa vespa non va.
v: io non posso dirglielo quanto faceva, perchè non ho con me
strumenti di rilevazione ma lei non faceva, nè settanta, nè ottanta,
nè novanta...
I: guardi, la prenda e la provi questa vespa. Non supera di certo novanta.
v: no, no. non posso. comunque lei andava troppo forte su questa strada
I: e quindi?
v: e quindi le faccio il verbale
aspetto e mentre scrive vedo con la coda dell'occhio che mi contesta 78 euro...
tra me e me dico: dovranno far cassa, meglio tacere
V: nulla da dichiarare?
I: no, però secondo me avete preso un abbaglio.
V: firma il verbale?
I: certo ecco.
V: lo sa che ci sono 5 punti?
I: ma come, sta scherzando?
v: mi da il verbale e se ne va.
Il giorno dopo sono andato a ricontrollare la strada, dato che non l'ho percorsa molte volte.
La strada presenta effettivamente un limite di 70 orari.
Mi sono comunque documentato fotograficamente, dato che dalla direzione da cui provenenivo
il cartello del limite di velocità non è assolutamente visibile. Inoltre non è segnalato da nessuna parte che sono presenti sconnessioni del manto stradale.
Chiedendo lumi ad un mio amico della stradale, mi ha detto che dovevano contestarmi al limite il comma 11 e non il 3/8 dato che (come ho potuto verificare) la strada non presenta intersezioni con altre strade (ma solo immisioni di vie private) né tantomeno presenta curve cieche come asserito dal vigile nel verbale.
Inoltre alle 19,00 di venerdì 24/07 il sole era ancora ben alto nel cielo, e non c'era la benchè minima foschia o precipitazione di sorta. La visibilità era ottima e non c'era assolutamente traffico di alcun tipo.
Mi chiedo per chi avrei costituito pericolo dato che non c’era nessuno.
(non so se può contare qualcosa) la mia vespa 200 del 1984 completamente originale, con sulle spalle tanti kilometri e munita di parabrezza fa veramente fatica a superare i 95 km orari in discesa e con vento a favore.
Mi sento completamente preso in giro. E vi chiedo se ci sono gli
estremi per presentare un valido ricorso al giudice di pace.
Ho già inviato documentazione alla vostra mail.