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flyblu
24-06-2009, 15:37
ma non si puo sostituire la pena con con la frequentazione di corsi, altre punizioni ..ecc..
al fine di non essere iscritti nel casellario??

o si casella l'ebbro nel casellario per aver bevuto e avere il fiato con alcol > 0.8 ?

Penale.it - Paolo Ghiselli, La particolare tenuità del fatto nel reato di guida in stato di ebbrezza (http://www.penale.it/document/ghiselli_03.htm)

flyblu
25-06-2009, 15:11
casellario giudiziale, con non menzione.

privati possono vedere il certificato lindo.
le PAmm. possono vedere il certificato con la condanna.

L'autocertificazione può essere utilizzata esclusivamente nei rapporti con:
1) le PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (compresi istituti, scuole e università, regioni, province, comuni e comunità montane, camere di commercio e qualsiasi altro ente di diritto pubblico);
2) i gestori di SERVIZI PUBBLICI (es. Poste, Enel, Aziende del Gas, Telecom, ACI, ecc.);
3) i PRIVATI che lo consentono.


In un autocertificazione si deve dichiarare il vero,
perche'
in caso di dichiarazione falsa il cittadino viene denunciato all'autorità giudiziaria, può subire una condanna penale e decade dagli eventuali benefici ottenuti con l'autocertificazione.
[U]


L'art. 35 del DPR 445/2000, elenca i documenti ammessi per l'identificazione del soggetto sottoscrittore: in particolare, elenca i documenti di riconoscimento ammessi, oltre alla carta di identità. In ogni caso, ai sensi dell'art. 48 del DPR 445/2000, sia le dichiarazioni sostitutive, sia le autocertificazioni devono contenere due elementi:

1. il richiamo alle sanzioni penali previste dall'art. 76 del citato decreto, per le ipotesi di falsità in atti e per i casi di dichiarazioni mendaci;
2. l'informativa di cui all'art. 10 della legge 31/12/1996 n. 675, in materia di privacy.

Tutte le dichiarazioni sostitutive sono esenti dall'imposta di bollo (art. 37 D.P.R. 445/2000).

Quindi chi...dice falso, rischia una nuova condanna penale..altro che non menzione OCCORRE MENzioNARE tutto.

Che senso ha la non menzione?? Serve ancora a qualcosa??

flyblu
25-06-2009, 15:13
e mettiamo che uno deve autocertificare che cosa dovrebbe scrivere in caso di guida in stato di ebbrezza con condanna?

Ai sensi della legge XX ho subito una condanna YY ecc?

COSA SI SCRIVE??

gino
29-06-2009, 19:33
Per quanto mi è dato sapere la non menzione (art 175 c.p.) riguarda SOLO i certificati richiesti per fini privati e peraltro consegue sempre ex lege alle condanne tramite decreto penale ( anche se sul decreto penale non ci dovesse essere scritto).

Pertanto "serve" nel senso che se un datore di lavoro privato ti chiede di portargli il certificato penale la condanna non risulterà.

p.s.
credo si scriva art. 186 comma 2 cds.

flyblu
29-06-2009, 21:04
si e se vai ad autocertificare che non hai subito condanne di fronte ad un privato pero' dici il falso.
La non menzione non serve a niente

Dott. M.
25-11-2009, 11:16
Buon giorno a tutti.
Vi scrivo per significarvi quanto segue.
Il sottoscritto, in data 19.09.2004, commetteva la contravvenzione di cui all'art. 186, comma 1, C.d.S. (“guida in stato di ebrezza”).
In data 10.05.2005, con riferimento al fatto di cui sopra, veniva condannato dal G.I.P. alla pena dell'ammenda, alternativa all'arresto.
Tempestivamente, il sottoscritto pagava la somma corrispondente all'ammenda prescritta per la contravvenzione commessa.
Decorso il termine di 2 anni, di cui all'art. 460, ultimo comma, C.p.p. in assenza di commissione di altri delitti, il sottoscritto chiedeva al Giudice dell'esecuzione di dichiarare l'estinzione del reato ai sensi dell'art. 676 C.p.p.
In data 15.4.2009, in udienza camerale, il Giudice pronunciava Ordinanza di estinzione del reato e degli effetti dello stesso.
Recentemente, il sottoscritto si recava presso l'Ufficio del Casellario giudiziale per verificare se nel proprio Certificato risultasse <NULLA>. Il funzionario affermava che, in effetti, nel Certificato Generale risulta <NULLA>, ma avvertiva il sottoscritto che l'iscrizione sarebbe comunque rimasta per 10 anni nel “Certificato interno della Procura”.
In particolare, il funzionario avvertiva che, ai sensi dell'art. 39 D.P.R. 313/2002, qualsiasi P.A. può venire a conoscenza, fino al 2015, del summenzionato “precedente”, seppur affiancato dalla precisazione della declaratoria di estinzione del reato.

Ciò premesso, le questioni pratiche che vorrei sottoporre alla vostra attenzione sono le seguenti:

A) Nel partecipare ai concorsi pubblici, e, in particolare, a quelli delle Forze dell'ordine, il sottoscritto è costretto a dichiarare, nella domanda di partecipazione, di «avere dei precedenti penali» seppure con la precisazione di intervenuta prescrizione del reato? Si rammenta che nella maggior parte dei concorsi pubblici delle Forze dell'ordine l'esistenza di precedenti penali (qualsiasi!!) è causa di esclusione dal concorso. Oppure, dato che comunque il reato è definitivamente estinto (quindi come se non fosse mai stato commesso) è possibile dichiarare l'inesistenza di precedenti penali? E al riguardo: le commissioni concorsuali che, magari attraverso strumenti interni, riescono a “scovare” tale precedente, violano il diritto alla privacy?
B) Nel rinnovare il Passaporto, alla luce di quanto precede, il sottoscritto è costretto a dichiarare l'esistenza di precedenti penali? Se sì, tale dichiarazione potrebbe rendere “la vita più facile” a quegli Enti che volessero verificare la sussistenza di precedenti penali dichiarati estinti?

Si fa presente che il sottoscritto, a parte l'illecito di cui sopra, non ha mai commesso alcuna infrazione; mai una multa per divieto di sosta, né per eccesso di velocità. Sempre rispettoso delle norme giuridiche e delle prassi sociali. E' possibile che un piccolo errore commesso all'età di 22 anni possa pregiudicare anni di duro studio (diploma al liceo classico e laurea in giurisprudenza con lode) e precludere opportunità di lavoro?

Vi ringrazio della vostra collaborazione e dell'attenzione prestata.
Distinti saluti.
Dott. M.