iniuria186
23-06-2009, 16:59
...queste le parole del Giudice di Pace di Roma assegnato al mio ricorso, con il quale sono andato a parlare fuori udienza (visto che ancora non è stata fissata e comunque non verrà fissata prima di novembre).
Lasciando perdere che quando si svolgerà l'udienza (a novembre) mi avranno già restituito la patente (ad ottobre), io voglio solo dire che NON E' PIU' POSSIBILE VIVERE IN ITALIA.
E volete sapere cosa mi ha risposto quando ho chiesto perché sarebbe illegale?
Prima però voglio dirvi che ho addotto come grave motivo l'invalidità (95%) di mio padre, debitamente certificata dall'ASL, di cui sono accompagnatore.
Risposta del giudice: "non ho letto le carte e quindi non conosco i motivi...comunque è illegale dare la sospensiva perché io mi regolo così...ed in ogni caso, prima di commettere il reato poteva pensarci prima".
Sorvolo sulla sintassi e grammatica delle espressioni riportate e, solo in punto di diritto, osservo che se la giustizia è amministrata in questo modo, le speranze sono davvero poche.
Vi regalo un'altra chicca: ho chiesto se il suo modo di regolarsi trovasse conforto in qualche legge, codice, provvedimento, etc. in modo da capire se stesse parlando con cognizione di causa.
Risposta: mi regolo così e basta.
Ancora. Quando ho fatto notare che se si fosse impuntato in quel modo, con una udienza e novembre e la restituzione a ottobre, praticamente non ci sarebbe più stata tutela giurisdizionale dei diritti, l'espressione del volto è stata più che eloquente, denunciando forse la incomprensione del vocabolo difficile.
A quel punto ho ringraziato, salutato e sono andato via...
ORA, STANDO COSI' LE COSE, POSSIBILE CHE NON VI SIA UNA PERSONA SENSATA CUI ESPORRE LE MIE RAGIONI?
SE PROVASSI a parlare con l'Ufficio del Prefetto?? Magari chiedendo in via di autotutela di esaminare i motivi dedotti?
Lasciando perdere che quando si svolgerà l'udienza (a novembre) mi avranno già restituito la patente (ad ottobre), io voglio solo dire che NON E' PIU' POSSIBILE VIVERE IN ITALIA.
E volete sapere cosa mi ha risposto quando ho chiesto perché sarebbe illegale?
Prima però voglio dirvi che ho addotto come grave motivo l'invalidità (95%) di mio padre, debitamente certificata dall'ASL, di cui sono accompagnatore.
Risposta del giudice: "non ho letto le carte e quindi non conosco i motivi...comunque è illegale dare la sospensiva perché io mi regolo così...ed in ogni caso, prima di commettere il reato poteva pensarci prima".
Sorvolo sulla sintassi e grammatica delle espressioni riportate e, solo in punto di diritto, osservo che se la giustizia è amministrata in questo modo, le speranze sono davvero poche.
Vi regalo un'altra chicca: ho chiesto se il suo modo di regolarsi trovasse conforto in qualche legge, codice, provvedimento, etc. in modo da capire se stesse parlando con cognizione di causa.
Risposta: mi regolo così e basta.
Ancora. Quando ho fatto notare che se si fosse impuntato in quel modo, con una udienza e novembre e la restituzione a ottobre, praticamente non ci sarebbe più stata tutela giurisdizionale dei diritti, l'espressione del volto è stata più che eloquente, denunciando forse la incomprensione del vocabolo difficile.
A quel punto ho ringraziato, salutato e sono andato via...
ORA, STANDO COSI' LE COSE, POSSIBILE CHE NON VI SIA UNA PERSONA SENSATA CUI ESPORRE LE MIE RAGIONI?
SE PROVASSI a parlare con l'Ufficio del Prefetto?? Magari chiedendo in via di autotutela di esaminare i motivi dedotti?