grimus
20-05-2009, 11:06
Innanzitutto vi ringrazio per l'utilissimo servizio che offrite in questo sito.
Vi spiego brevemente i fatti:
in data 17.05.09 sono stato fermato da una pattuglia dei carabinieri per un controllo. Dopo le formalità di rito (patente, libretto, ecc.) sono stato sottoposto all'alcoltest (negativo). Quindi gli agenti (senza alcun motivo plausibile, visto che ero in perfette condizioni psicofisiche, non avendo nè bevuto nè assunto stupefacenti per tutta la serata precedente) procedono alla perquisizione della macchina e rinvengono uno "spinello di marijuana frammentato" (cito testualmente). A questo punto mi chiedono se ho assunto stupefacenti e di fronte al mio diniego mi invitano a sottopormi al test delle urine presso l'ospedale. io rifiuto di sottopormi al test (pur non avendo fumato niente la sera prima, sapevo che sarei risutato positivo in quanto consumatore occasionale). a questo punto loro procedono a compliare tre verbali: quello di perquisizione, quello di contestazione di violazione amministrativa per il possesso di atupefacenti (art.75) e quello di "elezione di domicilio, nomina del difensore, ricevuta della patente di guida ritirata e consegna del veicolo", dove mi viene contestata la violazione dell'art.187 del CdS commi 1-8.
Mi sono in seguito accorto che in tutti e tre questi verbali la via in cui si è svolto il controllo è stata scritta in modo errato (sono stato fermato in Via degli artigiani, gli agenti hanno scritto Via degli alpini) ed inoltre questa fantomatica "via degli alpini" risulta inesistente sull'intero territorio del comune in cui si sono svolti i fatti.
Volevo dunque chiedervi se questo può essere un motivo sufficiente per un ricorso per vizio di forma dei verbali.
grazie anticipatamente!
Vi spiego brevemente i fatti:
in data 17.05.09 sono stato fermato da una pattuglia dei carabinieri per un controllo. Dopo le formalità di rito (patente, libretto, ecc.) sono stato sottoposto all'alcoltest (negativo). Quindi gli agenti (senza alcun motivo plausibile, visto che ero in perfette condizioni psicofisiche, non avendo nè bevuto nè assunto stupefacenti per tutta la serata precedente) procedono alla perquisizione della macchina e rinvengono uno "spinello di marijuana frammentato" (cito testualmente). A questo punto mi chiedono se ho assunto stupefacenti e di fronte al mio diniego mi invitano a sottopormi al test delle urine presso l'ospedale. io rifiuto di sottopormi al test (pur non avendo fumato niente la sera prima, sapevo che sarei risutato positivo in quanto consumatore occasionale). a questo punto loro procedono a compliare tre verbali: quello di perquisizione, quello di contestazione di violazione amministrativa per il possesso di atupefacenti (art.75) e quello di "elezione di domicilio, nomina del difensore, ricevuta della patente di guida ritirata e consegna del veicolo", dove mi viene contestata la violazione dell'art.187 del CdS commi 1-8.
Mi sono in seguito accorto che in tutti e tre questi verbali la via in cui si è svolto il controllo è stata scritta in modo errato (sono stato fermato in Via degli artigiani, gli agenti hanno scritto Via degli alpini) ed inoltre questa fantomatica "via degli alpini" risulta inesistente sull'intero territorio del comune in cui si sono svolti i fatti.
Volevo dunque chiedervi se questo può essere un motivo sufficiente per un ricorso per vizio di forma dei verbali.
grazie anticipatamente!