PDA

Visualizza Versione Completa : ricorso contro cartella esatt. e sua durata



dentig
11-02-2009, 17:29
Buongiorno

ho presentato ricorso contro una cartella esattoriale, emessa a seguito di infrazione al CdS. L'infrazione era stata pagata, ma secondo il comune, che ha fatto emettere la cartella esattoriale, avrei pagato un importo inferiore al dovuto. Di fronte al mio ricorso il comune (la polizia locale) non ha presentato alcun giustificativo scritto, alla prima udienza non si è presentato alcun rappresentante (con conseguente rinvio) e a quella successiva l'agente incaricato di rappresentare la polizia locale non ha saputo dare i chiarimenti chiesti dal giudice (il tutto verbalizzato dai verbali delle udienze). così il giudice ha disposto un ulteriore rinvio chiedendo al comune di fornire le notizie utili per addivenire al giudizio.

Considerato l'importo del ricorso (60 €) comunque vadano le cose, per il sottoscritto, sarà comunque una perdita (naturalmente io ho sempre presenziato alle udienze, perdendo giornate di lavoro).

Le mie domande sono:
- i procedimenti del giudice di pace non hanno un limite temporale (se il comune non presentasse le proprie motivazioni il procedimento potrebbe andare avanti di rinvio in rinvio?)?

- la polizia locale che non si presenta all'udienza non commette "omissione di atti d'ufficio", oppure non si può considerare la polizia locale reticente se non produce le informazioni richieste da un giudice?



ringrazio anticipatamente chi potrà essermi d'aiuto

Avv. G. Lore
11-02-2009, 17:42
Questo Giudice di Pace sta palesemente errando.
Se alla prima udienza nessuno per le parti avverse si è costituito, ne doveva essere sancita la contumacia e il giudizio doveva essere deciso, come pure se si fosse costituito, pur senza nessuno che abbia presenziato in udienza (ovviamente in questo caso non era dovuta la declaratoria di contumacia).
Ora, ammettiamo pure il primo rinvio, ma se neanche al secondo il Comune ha svolto chiarimenti, il tutto doveva terminare lì.

dentig
11-02-2009, 17:48
pensavo anch'io che fosse così, ma il GdP mi ha risposto che è nelle sue "disponibilità" richiedere tutti gli accertmenti del caso (tra l'altro è già trascorso un anno....). Inoltre, a quella che doveva essere la prima udienza il GdP non si è presentato disponendo il rinvio senza darne avviso alle parti e alle udienze successive si presenta con qualche ora di ritardo.... stavo pensando di fare un esposto al CSM!!

Avv. G. Lore
11-02-2009, 17:56
I rinvii che si scoprono il giorno dell'udienza o il Giudice che arriva tardi è una disfunzione del sistema, non che la giustifichi, perchè fa adirare anche me, ma sarà che lavoro in un Foro caotico come Roma e non mi meraviglia.
Sul discorso del GdP che in sostanza suona "faccio un pò come mi pare" purtroppo rimando a un precedente mio post in altra discussione.
Questi giudici non sono magistrati e operano - nel caso delle opposizioni a sanzioni amministrative - in un rito speciale...indi i più spregiudicati, quelli in malafede, quelli "furbetti" sfruttano questo e si fanno beffe della procedura civile.
Contro tali atteggiamenti si deve reagire.

Avv. G. Lore
11-02-2009, 18:08
Aggiungo. Quando sto in udienza e vedo presenziare il normale cittadino che presenta il ricorso senza l'ausilio di un avvocato, sono pochi i Giudici di Pace che cercano di venirgli incontro, aiutandoli nelle gestione dell'udienza e sono invece in molti che in un certo qual modo se ne approfittano e li vessano.
Tocca poi a noi avvocati cercare di dar loro una mano, aiutandoli a verbalizzare, suggerendo una condotta da tenere nella discussione e via dicendo.
Non che un GdP dinanzi al privato debba accogliere per ciò solo il ricorso, però dovrebbe tenere un atteggiamento più conciliante e di aiuto.
Sembra quasi che vogliano abusare della loro posizione...

Dott. Perruolo
11-02-2009, 20:52
Infatti...qui a Roma, tra l'altro, tali situazioni sono all'ordine del giorno..

dentig
12-02-2009, 11:38
quindi mi state confermando che sono entrato in un tunnell senza uscita??

Dott. Perruolo
12-02-2009, 12:00
Dire un tunnel senza uscita forse è un pò azzardato...bisogna stare attenti e consultarsi con chi è del campo, specialmente quando le situazioni cominciano a complicarsi...

dentig
12-02-2009, 12:59
ma la situazione non è per niente complicata: vedo parecchio lassismo da parte degli uffici pubblici (GdP e controparte, ovvero Comune/Polizia Locale) che non fanno il proprio dovere: il Gdp che non assume alcuna decisione (direi che per una banale cartella da 60 €, 4 udienze e 1 anno sono già una vergogna) e la polizia locale/comune che non produce la documentazione richiesta da un tribunale italiano.
per inciso, non è il primo ricorso che faccio: dovrei essere a quota 10 contro comuni vari e polizia stradale sempre formalmente corretti e sempre vinti.
quello che non comprendo è se i comportamenti di tali soggetti siano legali: se io non mi presento a una convocazione di un tribunale, apriti cielo, divento un deliquente e si scatena l'iradiddio contro di me. viceversa gli uffici pubblici, col solito atteggiamento vessatorio trattano il cittadino dall'alto al basso.

Avv. G. Lore
12-02-2009, 13:08
La Sua è anche la Nostra situazione: noi legali abbiamo moille termini perentori da rispettare, i Magistrati solo termini ordinatori.
Noi legali con ogni minima dimenticanza perdiamo per negligenza la clientela, i Magistrati fanno rinvii se non possono evadere gli incombenti.
Ripeto, non bisogna arrendersi e - se del caso- fare esposti

Avv. Ribbeni
12-02-2009, 13:53
Salve.
Il rinvio d’ufficio della prima udienza ex art. 318, ultimo comma, non deve essere comunicata ad
alcuna delle parti, perché non esiste alcuna norma che prescriva tale comunicazione. È pertanto onere delle parti informarsi in cancelleria della data di quel particolare rinvio.
La costituzione delle parti è disciplinata dall’art. 319 c.p.c.: “Le parti si costituiscono depositando in Cancelleria ... oppure presentando tali documenti al giudice in udienza”.
Sovente la Cassazione ha deciso che in contumacia della controparte il ricorso vada accolto.
La polizia locale non comparendo non commette alcuna omissione: è sua scelta comparire o meno.
O compare e si costituisce, integrato il contraddittorio si discute la causa.
O non compare (o non si costituisce) e la causa va posta in decisione.
O compare si costituisce e poi si assenta...
Ferme le recenti, menzionate, pronunce della Cassazione che accolgono i ricorsi stante anche la contumacia della controparte, il giudice può svolgere l'attività che ritiene opportuno necessario o utile svolgere, ma dopo avere dichiarato la contumacia della parte non costituita.
Mi sembra tuttavia di capire che vi sia stata costituzione della controparte, indi con riferimento alla produzione di eventuale documentazione, il giudice può rinviare fino a quando non sarà in possesso di tale documentazione. Ma ciò è comunque sinonimo anche della professionalità di un giudice, poichè sovente decidono quasi allo stato degli atti senza prestare la dovuta attenzione alla causa.
Ciò che Le consigliamo pertanto è di attendere pazientemente, salvo i legittimi sfoghi!..ma veda il bicchiere come mezzo pieno e non mezzo vuoto: non è un giudice superficiale!

Avv. G. Lore
12-02-2009, 14:06
Beh insomma Collega. Tre rinvii perchè la P.A. non adempie il proprio obbligo mi sembrano eccessivi.
A noi "parti private" con assistenza legale o meno, forse ne avrebbe concesso uno...disatteso il quale avrebbe deciso allo stato degli atti.
Non si può permettere che la P.A. possa avere una posizione privilegiata giudiziale

Avv. Ribbeni
12-02-2009, 14:29
...indubbiamente d'accordo, ma purtroppo in circostanze analoghe..a parte opporsi a ulteriori rinvii e verbalizzarlo..credo abbiamo le mani legate..

Avv. G. Lore
12-02-2009, 15:25
Condivido

dentig
12-02-2009, 17:52
grazie per l'interessamento. ne concludiamo che per piccoli importi è sconveniente fare ricorsi. certo che è una bella sconfitta per il diritto e per la giustizia. la cosa che più mi fa incazzare è che le società di riscossione tributi vengono profumatamente pagate per l'emissione delle cartelle esattoriali e su queste disfunzioni ci marciano!

Avv. G. Lore
12-02-2009, 17:57
Mi permetto di dissentire parzialmente, solo perchè non è giusto arrendersi dinanzi agli abusi.
Ci sono due dati certi:
1) le opposizioni presentate dai privati dinanzi al GdP hanno maggiori difficoltà perchè sprovviste di adeguata forza legale agli occhi ingiusti dei Giudicanti.
2) per tanti privati la spesa del legale per trattare simili questioni è improba, alla luce delle difficoltà economiche attuali che investono la società.

Per quanto sopra, bisogna levare un plauso a simili associazioni che permettono una compiuta difesa giudiziale, a costi irrisori.

E' un pò come tornare all'alba di questa professione e porsi a esclusivo servizio della comunità

Avv. Ribbeni
13-02-2009, 00:26
Concordo su entrambe le osservazioni, soprattutto in materie analoghe a quella in esame. Anche se per piccoli importi, se le proprie ragioni sono fondate - e magari corroborate da prove!..con un pò di intuito, preparazione, quant'altro.. o semplicemente fortuna! - far valere tali ragioni è un diritto irrinunciabile. Non vi è speculazione, o almeno non solo, piuttosto vi è un approfittarsi della condotta dei cittadini, talvolta poco attenti, purtroppo, ad esempio agli atti che ritirano, a quali documenti firmano e ai termini, alle modalità e strategie per impugnare un provvedimento. E talvolta cercano di sfinire la controparte, soprattutto se privata, con richieste di rinvio! Nessuna sconfitta della giustizia...solo molta lentezza e pazienza per arrivarvi!

dentig
16-02-2009, 12:04
resta il fatto che per avere ragione di 60 € occorre spendere 4 gg. di lavoro (facciamo che valgono in tutto 400 €.) e per fortuna che si può fare senza avvocati (altrimenti solo di parcella chissà cosa potrebbero costare 4 udienze). è chiaro che non è giustizia, perchè alla fine, se non si contesta una cartella esattoriale emessa ingiustamente, si passa dalla parte del torto (chissà perchè gli enti esattori - senza fare nomi- sono peggio di un muro di gomma). viceversa gli enti che commettono errori, facendo emettere cartelle esattoriali inappropriate restano impuniti. concludendo, chi ha qualche potere su di noi, emette cartelle di valore modesto, fiducioso nel fatto che il comune cittadino piutosto di perdere tempo, riconosce un torto che altrimenti non avrebbe e paga quelle modeste cifre... se vogliamo chiamarla giustizia....

vi terrò aggiornati sull'evolversi della situazione

Avv. G. Lore
16-02-2009, 12:08
e continui a lottare perchè è necessario farlo

Avv. Ribbeni
16-02-2009, 15:59
...attenderemo i Suoi aggiornamenti..

dentig
18-02-2009, 10:30
nei giorni scorsi ha avuto luogo l'ultima udienza e finalmente il giudice ha accolto le mie motivazioni (multa pagata secondo le indicazioni allegate alla notifica) disponendo l'annulamento della cartella esattoriale. la controparte era assente (su 4 udienze ha partecipato solo ad una, peraltro senza fornire indicazioni utili al giudizio). ora mi chiedo: potrei denunciare la polizia municipale per falso, avendomi accusato ingiustamente?

Dott. Perruolo
18-02-2009, 10:42
Denunciare la polizia municipale sicuramente no...la responsabilità penale è personale ed investe solo il soggetto autore dell'illecito...per proporre una denuncia bisogna essere assolutamente sicuri che il comportamento altrui integri una fattispecie penale, altrimenti si rischia una controdenuncia per calunnia...

Avv. Di Giorgio
18-02-2009, 23:25
denunziare la municipale mi sembra azzardato, richiedere un risarcimento danni per il disagio subito (se vi è stato un disagio economicamente rilevante) invece potrebbe essere una strada percorribile, magari incardinando un giudizio secondo equità...