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Visualizza Versione Completa : Udienza a Roma ma domiciliato a Lecce



mirvi
08-02-2009, 15:10
Salve ho preso una multa a Roma l anno scorso e ad aprile avrò l udienza al giudice di pace li' a Roma! Il problema è che mi sn trasferito a Lecce dove attualmente vivo! La mia domanda è questa: devo recarmi per forza a Roma per tale udienza o c'è modo di farla qui a Lecce! E nel caso nn mi dovessi presentare che succederebbe? Grazie

Avv. G. Lore
08-02-2009, 18:00
Dovrà ovviamente venire a Roma.
Nel caso può dare una delega se conosce qualcuno a Roma.
Qui in questo sito, tra l'altro, vi sono anche legali romani.
la presenza in udienza è fondamentale, in quanto la mancata comparizione determina la declaratoria di inammissibilità del ricorso

AntoB
08-02-2009, 19:18
Questa informazione non è corretta. La mancata presentazione all'udienza non comporta l'automatico rigetto del ricorso, sia se non compare il ricorrente, sia se non compare parte opposta.
Si veda al proposito, una per tutte, la recente sentenza nr. 1246 del 21.01.2008 della S.C..

Avv. G. Lore
08-02-2009, 20:09
Purtroppo l'informazione è corretta, pur rimarcando la correttezza del Tuo rilievo.
Lavorando a Roma, ho chiesto lumi al coordinatore dei GdP sulle detta sentenza e l'orientamento è ancora di considerare la mancanza comparizione in udienza come motivo di inammissibilità del ricorso.
Il motivo, suppongo io per carità, è semplice e si individua nell'enorme mole di lavoro che le "osa" comportano per il GdP a Roma.
In sostanza...se si può alleggerire il ruolo, è sempre meglio...ripeto questa è una mia interpretazione dell'orientamento.
So anche che ci sono Giudici (non faccio nomi) che non seguono tale orientamento.
So, ancora, che sempre in nome dell'alleggerimento dei ruoli, qualche giudice emette ordinanza di inammissibilità inaudite le parti se non si allega l'originale del verbale adducendo di non poter verificare con esattezza la tempestività o meno del ricorso.
Morale...a Roma se si segue il tutto alla lettera, si evitano spiacevoli sorprese

Avv. G. Lore
09-02-2009, 11:57
Proseguendo il discorso, purtroppo bisogna metterci in testa che il detto "paese che vai, usanza che trovi" si addice perfettamente ai Giudici di Pace i quali, da Foro a Foro, mutano la prassi e le modalità procedurali.
Proprio stamattina, in fila al GdP di Roma per iscrivere, colloquiando con un Collega di Tivoli, discutevamo proprio di questo (mi parlava di divergenze nel rito delle osa tra Roma e Tivoli) e convenivamo che alla luce di queste storture è necessario accettarle e impostare il lavoro tenendole presenti.
La settimana scorsa ho notificato un ricorso in Cassazione per un mio amico, il quale - da privato - aveva opposto un verbale dinanzi al GdP di Sorrento, eleggendo domicilio lì.
Il Giudice ha emesso ordinanza di inammissibilità per mancata comparizione in udienza, ma il fatto era che il mio amico non aveva ricevuto alcuna notifica del decreto di fissazione di udienza.
Contattato il GdP di Sorrento, mi sono sentito riferire che le notifiche ai privati non vengono fatte in quel Foro e si svolgono solo in caso di domicilio eletto presso un legale.
Che fare? discutere o prenderne atto?
Se ne prende atto e si ricorre in Cassazione.
Inutile proferire principi di diritto e di giurisprudenza, se poi cozzano con le prassi procedurali dei GdP.
Non sono Magistrati togati, si fanno forza di un rito speciale "interpretabile"...accettiamolo e usiamo gli strumenti necessari per evitare brutte sorprese.