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Visualizza Versione Completa : C'è GdP e GdP



corvorosso
06-12-2008, 11:51
Buongiorno a tutti
Mia figlia riceve una contravvenzione per uso di cellulare in macchina. Non le viene contestata subito perchè (è il vigile che scrive) "pur avendo usato il trillo del fischietto, per attirare l'attenzione, il conducente del mezzo non si fermava". Per chiarezza, il vigile era di quelli che mettono a presidiare i semafori. In poche parole, a mia figlia non è stata contestata l'infrazione immediatamente. Facciamo ricorso al GdP, contestando sia il fatto che non stava usando il cellulare, sia che non era stata (mia figlia) fermata. Il GdP però, quantunque si sia presentato all'udienza un testimone a favore di mia figlia, non ha ammesso la testimonianza, dicendo che questa doveva essere preventivamente citata sul ricorso stesso.
Mi chiedo quindi, se questo è regolare e se posso ricorrere ulteriormente.

Avv. Di Giorgio
14-12-2008, 15:14
purtroppo il GDP ha ragione, la prova per testi, anche se non articolata in maniera precisa doveva essere indicata nel ricorso introduttivo a pena di inammissibilità; il giudizio di opposizione alle violazioni del codice della strada infatti segue il rito del lavoro che fra le altre cose impone l'indicazione tassativa immediata di tutti i mezzi di prova tra cui le testimonianze.

corvorosso
17-12-2008, 21:00
Gent.mo dott. Di Giorgio
la Sua risposta non fa una piega (e la ringrazio). In un'altro ricorso però, da me intentato per altra contravvenzione al CdS, contro i VVUU di Bari, un'altro GdP (questa volta donna), ha accolto la mia richiesta di ascoltare un testimone. E le dirò di più. Il testimone non era neanche presente all'udienza. A questa mia richiesta, addirittura, il GdP ha aggiornato ad altra data l'udienza, chiedendomi se mi andava bene la nuova data. Il testimone da me citato è stato convocato con regolare citazione e l'udienza stessa si terrà il 20 gennaio 2009 !
Per questo io dico "C'è GdP e GdP". :o
Grazie per l'attenzione che mi presta.

Avv. Di Giorgio
21-12-2008, 11:37
questa sua esperienza purtroppo evidenzia un punto dolente della nostra giustizia ordinaria, la mancanza di uniformità di giudizio (o meglio di rito).
in una materia come questa poi (in cui affluiscono in un immenso crogiuolo interpretazioni normative: civili, lavoristiche, amministrative, tributarie, penali ecc.) quello che lei ha vissuto in prima persona non è affatto raro.
Alla luce di quanto descritto mi sento di dirle che: nel primo caso si è imbattuto in un giudice pignolo, nel secondo ha trovato un GDP che esercitando i suoi poteri di libero convincimento ha potuto (e voluto) fornire al ricorrente un contraddittorio più equo. Rimane comunque una magra consolazione. Spero che all'udienza del 20 gennaio prossimo il giudice sia ulteriormente "illuminato":)