guidoga
30-09-2008, 14:45
Ciao a tutti mi sono appena iscritto al sito che trovo veramente interessante e molto molto utile.
Vi espongo quanto è successo a mio papà
In maggio mia padre riceveva la notifica di una contravvenzione per eccesso di velocità, con allegati oltre al verbale anche il modulo da compilare per comunicare chi era alla guida del veicolo.
Dopo due settimane mio papà si reca alle poste per effettuare il versamento e consegna all’impiegata dell’ufficio postale oltre al denaro anche la dichiarazione completa dei dati del conducente.
L’impiegata delle poste oltre a emettere regolare ricevuta del pagamento restituisce a mio padre la sua dichiarazione dati dicendogli che era tutto a posto e quindi senza sottolinearli il fatto che era necessario inviare un fax o una raccomandata A/R al corpo della polizia municipale. Anzi lei gli graffetta e il tutto e lo rimanda a casa con la sola ricevuta di pagamento.
Oggi è arrivato a casa il verbale con cui si invita mio padre a pagare altri 266 euro (250 euro +16 euro per spese) ai sensi 126/bis comma 2 del c.s in quanto la comunicazione dati non è mai giunta alla polizia.
Dopo aver spiegato il tutto al comando di polizia competente mi è stato risposto di far ricorso al giudice di pace perché ormai, anche volendo non era più possibile decurtare i punti.
Mio padre,oltre ad avere quasi settant’anni(e quindi non più giovanissimo)non è a conoscenza delle ultime innovazioni del codice della strada e lui si è limitato a compilare tutto quel che c’era da compilare, per poi mettere tutto nelle mani dell’impiegata delle poste senza pensare a quale fosse la procedura corretta da seguire.
Lui è da tempo malato e vive questo fatto in modo tragico, pertanto vi chiedo se è possibile far qualcosa(se far ricorso e cosa apporre nel ricorso)in modo da dargli questa bella soddisfazione che mi sembra lecita visto che lui voleva sin dall’inizio farsi detrarre i punti
Grazie a chi mi risponderà e scusatemi tanto se ho scritto un poema.
Vi espongo quanto è successo a mio papà
In maggio mia padre riceveva la notifica di una contravvenzione per eccesso di velocità, con allegati oltre al verbale anche il modulo da compilare per comunicare chi era alla guida del veicolo.
Dopo due settimane mio papà si reca alle poste per effettuare il versamento e consegna all’impiegata dell’ufficio postale oltre al denaro anche la dichiarazione completa dei dati del conducente.
L’impiegata delle poste oltre a emettere regolare ricevuta del pagamento restituisce a mio padre la sua dichiarazione dati dicendogli che era tutto a posto e quindi senza sottolinearli il fatto che era necessario inviare un fax o una raccomandata A/R al corpo della polizia municipale. Anzi lei gli graffetta e il tutto e lo rimanda a casa con la sola ricevuta di pagamento.
Oggi è arrivato a casa il verbale con cui si invita mio padre a pagare altri 266 euro (250 euro +16 euro per spese) ai sensi 126/bis comma 2 del c.s in quanto la comunicazione dati non è mai giunta alla polizia.
Dopo aver spiegato il tutto al comando di polizia competente mi è stato risposto di far ricorso al giudice di pace perché ormai, anche volendo non era più possibile decurtare i punti.
Mio padre,oltre ad avere quasi settant’anni(e quindi non più giovanissimo)non è a conoscenza delle ultime innovazioni del codice della strada e lui si è limitato a compilare tutto quel che c’era da compilare, per poi mettere tutto nelle mani dell’impiegata delle poste senza pensare a quale fosse la procedura corretta da seguire.
Lui è da tempo malato e vive questo fatto in modo tragico, pertanto vi chiedo se è possibile far qualcosa(se far ricorso e cosa apporre nel ricorso)in modo da dargli questa bella soddisfazione che mi sembra lecita visto che lui voleva sin dall’inizio farsi detrarre i punti
Grazie a chi mi risponderà e scusatemi tanto se ho scritto un poema.