Avv. Ribbeni
09-09-2008, 16:09
Ritengo utile segnalare in tale sede la recente sentenza della Cassazione Civile la quale ha evidenziato come l'efficacia di piena prova fino a querela di falso non sussista ne' in relazione a giudizi valutativi espressi dal pubblico ufficiale, ne' "con riguardo alla menzione di quelle circostanze relative a fatti i quali, in ragione delle loro modalità di accadimento repentino, non si siano potuti verificare e controllare secondo un metro sufficientemente obiettivo, ed abbiano pertanto potuto dare luogo ad una percezione sensoriale implicante margini di apprezzamento".
La contravvenzione concerneva la violazione dell'art. 146 C.d.S.
Il ricorrente aveva chiesto di dimostrare, tramite l'escussione di testi, che il semaforo fosse verde, ma il Giudice di Pace non aveva ammesso la prova ritenendo provato in base al verbale, che era stata proseguita la marcia.
La Cassazione ha annullato, con la sentenza de qua, la sentenza di primo grado per difetto di istruttoria evidenziando che "il giudicante, erroneamente attribuendo efficacia di prova munita di fede privilegiata al verbale di contravvenzione ex art. 2700 c.c., ha ritenuto provati i fatti senza compiere i necessari accertamenti non ammettendo la prova testimoniale".
La contravvenzione concerneva la violazione dell'art. 146 C.d.S.
Il ricorrente aveva chiesto di dimostrare, tramite l'escussione di testi, che il semaforo fosse verde, ma il Giudice di Pace non aveva ammesso la prova ritenendo provato in base al verbale, che era stata proseguita la marcia.
La Cassazione ha annullato, con la sentenza de qua, la sentenza di primo grado per difetto di istruttoria evidenziando che "il giudicante, erroneamente attribuendo efficacia di prova munita di fede privilegiata al verbale di contravvenzione ex art. 2700 c.c., ha ritenuto provati i fatti senza compiere i necessari accertamenti non ammettendo la prova testimoniale".