DS 1984
09-02-2019, 21:38
Buonasera a tutti, vi racconto la mia sfigatissima storia: nel 2012 mi viene sospesa la patente per guida in stato di ebbrezza in seconda fascia (0,89), il mio avvocato (bravissimo) riesce a farmi avere soltanto 3 mesi di sospensione e 5 giorni di lavori socialmente utili. Alla CML mi chiedono subito sangue e capello, superati entrambi, e mi danno il rinnovo minimo (3 mesi). Poi nel corso di questi 7 anni passo altri 5 rinnovi senza il minimo valore fuori posto (il terzo ancora con capello), finché 3 anni fa mi dicono “fra tre anni ci rivediamo, e, se sarà tutto a posto, sarà l’ultima visita da noi”. Ieri pomeriggio vado a fare la visita (sangue e capello), vista 11/11, udito ok, le analisi del sangue sono perfette ma il capello, stavolta (complici magari i due mesi di ferie e le festività natalizie), non va bene: 39/30. Mi fanno “ci vediamo fra tre mesi, ma non deve bere nulla e riportarci SIA sangue che capello”, e io dico “ok, va bene” pensando che si tratti ovviamente di un rinnovo di tre mesi (ci sta, se l’etg andava ripetuto), invece mi sono beccato la non-idoneità alla guida. In pratica, sono a piedi fino a che non passerò la visita. Gli ho chiesto se potevo avere almeno un permesso di circolazione fino alla visita (senza rischio di perdere il lavoro) ma mi hanno risposto “non ha capito, lei in questo momento è un pericolo, non può guidare”...adesso mi chiedo: chiaramente mi farò 3 mesi ad acqua frizzante, e va bene, ma, nel frattempo, è possibile fare ricorso per avere almeno il permesso di circolazione fino alla visita? La patente mi è stata tolta 7 anni fa e da allora non ho più preso multe, passando sempre tutte le visite...cioè, passare da “se le analisi sono ok sei libero” ad un “non ti diamo neanche la possibilità di rifarle”, soprattutto per un unico esame andato male in 7 anni, mi sembra eccessivo...consigli? Grazie in anticipo