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Visualizza Versione Completa : La persecuzione continua



oswaldo
21-10-2018, 21:02
Ciao a tutti i beoni,
magari qualcuno si ricorda del mio caso...anno 2011, 3° fascia+incidente (dopo aver bevuto, mi sono ricordato di avere la motocicletta fuori dal garage, quindi sono uscito per recuperarla, sono caduto quasi da fermo ma a peso morto rompendomi la clavicola, ambulanza, vigili, ospedale, prelievo, 1,73, revoca immediata del prefetto, tre gradi di giudizio, condanna confermata dopo quasi 5 anni in Cassazione).

Da allora non ho più guidato, tra 186 e omicidio stradale non mi pare sia una cosa di buon senso, e ormai sono passati quasi 8 anni.
Non so neppure se, in base alle curiose regole sull'accertamento del reato, sarei ammesso ad intraprendere l'impervia strada che conduce ad una nuova patente.
E comunque, la mia automobile ha ormai 13 anni, non penso possa più circolare in nessuna città per le norme antinquinamento. Magari, essendo neopatentato, non potrei neppure guidarla a causa del rapporto tra peso e potenza. Ma non ho intenzione di imparare a guidarne un'altra.
E ormai, viaggiando ogni tanto da trasportato, mi rendo conto che ho una gran paura del traffico, e che l'automobile non fa più per me.

Ho seguito le vicende degli altri malcapitati del forum, ho gioito leggendo delle rare assoluzioni, e sofferto assieme ai tanti pesantemente sanzionati.

Ora scrivo questo messaggio per comunicarvi che, disgraziatamente, anche mia moglie è incappata nelle strette maglie del 186 CdS, con un misero 1,24.
Quindi ci troviamo nella curiosa situazione di una famiglia completamente appiedata, fatta salva una bici elettrica che però ormai non funziona granchè.
Soffro con lei, guidare le piaceva molto, ma temo di non poterle essere di grande aiuto, anche perché il quadro è sempre più complesso.

Messa alla prova? LSU? Accettazione del DP? Ricorso? Quale avvocato? Il combattivo che ricorre fino all'esaurimento delle risorse (nostre) o il mansueto che cerca i riti alternativi? Quanta sospensione cautelare prefettizia? Ricorrere al GdP sì o no? Ho seguito queste vicende sin dall'inizio, e sono solo sempre più confuso.

Quel che è certo è che la giustizia italiana si accanisce contro una famiglia di cittadini onesti, che non hanno mai fatto nessun danno a nessuno, che hanno sempre lavorato senza tregua, che hanno cresciuto dei figli, contribuito grandemente al bene comune, e che pensavano di poter godere di una gita domenicale in automobile con i propri bambini, magari anche con una sosta in trattoria.

Invece ciò ci è negato, a me praticamente per sempre, a mia moglie almeno per un annetto, che è forse l'ultimo nel quale poter pensare di trascorrere una giornata tutti insieme sulle nostre colline, dato che tra poco il figlio grande, giustamente, reclamerà la propria autonomia.

L'unica iniziativa che mi pare percorribile è quella della disobbedienza civile. Ridurre al massimo la contribuzione allo stato che ci perseguita, anzitutto rinunciando all'auto, e , per chi ha il vizio, rinunciando al fumo, grandi fonti di finanziamento statale. Anche all'alcool, ahimé. Ricercare tutte le esenzioni possibili, dai ticket sanitari alle mense scolastiche. Usufruire di tutte le prestazioni sanitarie gratuite. Ridurre il consumo di gas ed elettricità, ricorrendo a fonti alternative. Approfittare dei mezzi pubblici sovvenzionati, viaggiando ad esempio sui regionali (pagati al 50% dalle regioni) piuttosto che sullle Frecce. Certificare ogni invalidità, ricorrere a tutte le agevolazioni possibili, dalla 104 alla disoccupazione. Tutte le vacanze all'estero. Evitare l'acquisto di ogni prodotto italiano. Ed ogni altra cosa che possa venire in mente per restituire una parte delle sofferenze a chi ce le ha fatte subire. Che sono poi i nostri concittadini, sempre pronti ad evocare la forca, e coloro da questi delegati a propinare sproporzionate sanzioni.

Tra poco arriverà l'agognata pensione, e, con essa, l'emigrazione verso un Paese più accogliente, dal quale assisteremo volentieri al disfacimento della nazione che ci ha perseguitato. Sarà la nostra rivincita.

paolopiccioli
22-10-2018, 05:31
Ciao a tutti i beoni,
magari qualcuno si ricorda del mio caso...anno 2011, 3° fascia+incidente (dopo aver bevuto, mi sono ricordato di avere la motocicletta fuori dal garage, quindi sono uscito per recuperarla, sono caduto quasi da fermo ma a peso morto rompendomi la clavicola, ambulanza, vigili, ospedale, prelievo, 1,73, revoca immediata del prefetto, tre gradi di giudizio, condanna confermata dopo quasi 5 anni in Cassazione).

Da allora non ho più guidato, tra 186 e omicidio stradale non mi pare sia una cosa di buon senso, e ormai sono passati quasi 8 anni.
Non so neppure se, in base alle curiose regole sull'accertamento del reato, sarei ammesso ad intraprendere l'impervia strada che conduce ad una nuova patente.
E comunque, la mia automobile ha ormai 13 anni, non penso possa più circolare in nessuna città per le norme antinquinamento. Magari, essendo neopatentato, non potrei neppure guidarla a causa del rapporto tra peso e potenza. Ma non ho intenzione di imparare a guidarne un'altra.
E ormai, viaggiando ogni tanto da trasportato, mi rendo conto che ho una gran paura del traffico, e che l'automobile non fa più per me.

Ho seguito le vicende degli altri malcapitati del forum, ho gioito leggendo delle rare assoluzioni, e sofferto assieme ai tanti pesantemente sanzionati.

Ora scrivo questo messaggio per comunicarvi che, disgraziatamente, anche mia moglie è incappata nelle strette maglie del 186 CdS, con un misero 1,24.
Quindi ci troviamo nella curiosa situazione di una famiglia completamente appiedata, fatta salva una bici elettrica che però ormai non funziona granchè.
Soffro con lei, guidare le piaceva molto, ma temo di non poterle essere di grande aiuto, anche perché il quadro è sempre più complesso.

Messa alla prova? LSU? Accettazione del DP? Ricorso? Quale avvocato? Il combattivo che ricorre fino all'esaurimento delle risorse (nostre) o il mansueto che cerca i riti alternativi? Quanta sospensione cautelare prefettizia? Ricorrere al GdP sì o no? Ho seguito queste vicende sin dall'inizio, e sono solo sempre più confuso.

Quel che è certo è che la giustizia italiana si accanisce contro una famiglia di cittadini onesti, che non hanno mai fatto nessun danno a nessuno, che hanno sempre lavorato senza tregua, che hanno cresciuto dei figli, contribuito grandemente al bene comune, e che pensavano di poter godere di una gita domenicale in automobile con i propri bambini, magari anche con una sosta in trattoria.

Invece ciò ci è negato, a me praticamente per sempre, a mia moglie almeno per un annetto, che è forse l'ultimo nel quale poter pensare di trascorrere una giornata tutti insieme sulle nostre colline, dato che tra poco il figlio grande, giustamente, reclamerà la propria autonomia.

L'unica iniziativa che mi pare percorribile è quella della disobbedienza civile. Ridurre al massimo la contribuzione allo stato che ci perseguita, anzitutto rinunciando all'auto, e , per chi ha il vizio, rinunciando al fumo, grandi fonti di finanziamento statale. Anche all'alcool, ahimé. Ricercare tutte le esenzioni possibili, dai ticket sanitari alle mense scolastiche. Usufruire di tutte le prestazioni sanitarie gratuite. Ridurre il consumo di gas ed elettricità, ricorrendo a fonti alternative. Approfittare dei mezzi pubblici sovvenzionati, viaggiando ad esempio sui regionali (pagati al 50% dalle regioni) piuttosto che sullle Frecce. Certificare ogni invalidità, ricorrere a tutte le agevolazioni possibili, dalla 104 alla disoccupazione. Tutte le vacanze all'estero. Evitare l'acquisto di ogni prodotto italiano. Ed ogni altra cosa che possa venire in mente per restituire una parte delle sofferenze a chi ce le ha fatte subire. Che sono poi i nostri concittadini, sempre pronti ad evocare la forca, e coloro da questi delegati a propinare sproporzionate sanzioni.

Tra poco arriverà l'agognata pensione, e, con essa, l'emigrazione verso un Paese più accogliente, dal quale assisteremo volentieri al disfacimento della nazione che ci ha perseguitato. Sarà la nostra rivincita.

Puoi fare un riassunto?

Alexp71
05-11-2018, 17:44
Puoi fare un riassunto?

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kwang
05-11-2018, 19:22
Puoi fare un riassunto?
Pregiatissimo Avvocato,
La prego di riservarci un poco del Suo prezioso tempo ed offrirci un Suo parere legale e personale su questa drammatica vicenda!
Sarebbe molto gradito a nome di tutto il Forum!
Grazie Avvocato.

oswaldo
17-02-2019, 15:42
Riassunto: la 186, che ha rovinato la vita a molte persone che non hanno fatto del male a nessuno, è espressione della volontà degli italiani. Le persone rovinate dalla 186 potrebbero agire in modo tale da non aiutare quelli che hanno deciso di rovinarli, ovvero gli stessi italiani. Una serie di semplici comportamenti consentono di ridurre il proprio contributo alla collettività che si è dimostrata ostile. Niente auto, niente alcool, niente fumo, giochi, lotterie; acquisti, vacanze, investimenti, collaboratori esteri; uso di trasporti sovvenzionati e mai a prezzo pieno, le occasioni sono moltissime, sempre restando nella legalità.

oswaldo
03-12-2020, 23:36
Sono trascorsi ormai 10 anni da quando il popolo italiano ha deciso di pormi tra i pregiudicati, per la grave colpa di aver cercato di ricoverare in garage una motocicletta, dopo una cena piuttosto etilica. Da allora, niente più patente, auto, solo mezzi. Ma il Karma colpisce, e ora vedo cosa sta accadendo alla societÃ* che mi ha condannato. Chi impone sofferenze è destinato a soffrire. ArriverÃ* anche la terza ondata, godetevela. Sperando che il covid abbia una buona mira.

pensieroso
12-12-2020, 11:23
Sono trascorsi ormai 10 anni da quando il popolo italiano ha deciso di pormi tra i pregiudicati, per la grave colpa di aver cercato di ricoverare in garage una motocicletta, dopo una cena piuttosto etilica. Da allora, niente più patente, auto, solo mezzi. Ma il Karma colpisce, e ora vedo cosa sta accadendo alla societÃ* che mi ha condannato. Chi impone sofferenze è destinato a soffrire. ArriverÃ* anche la terza ondata, godetevela. Sperando che il covid abbia una buona mira.

Io sono 7 anni e mezzo giusti che non guido più.
Purtroppo a differenza tua non sono in pensione e quindi devo usare i mezzi pubblici per spostarmi: pieni zeppi, belli sigillati...spero di sopravvivere a questa pandemia dato che ho precedenti di salute, altrimenti amen.
Ormai sono rassegnato.
A volte penso al fatto che dal 2018 quando scadettero i tre anni dalla sentenza definitiva avrei potuto riconseguire la patente, ma sono ancora oggi molto arrabbiato ed allora non volevo sottopormi a capelli, sangue, 6 ore di terapia psichiatrica con il medico alcologo (!!!) come fossi un tossico.
Alla precedente ondata confesso mi ero informato, ma ci vanno almeno 3 mesi per prenotarsi alla commissione medica, che per altro è sempre chiusa causa pandemia, in più da me alla motorizzazione sono sotto di dipendenti e quindi anche se fossi un 18 enne vergine ci va quasi un anno per conseguire la patente normalmente, mettici sopra pure l'iter in commissione...
Ormai sono rassegnato a condurre questa vita di merda.
Sicuramente tutto questo patimento come accennavi tu mi ha fatto diventare un cittadino peggiore: sono diventato un esperto portoghese dei mezzi pubblici, se posso evado qualsiasi cosa, la differenziata dato che sono io per primo stato trattato come pattume se la ficcano dove non batte il sole, e via dicendo.
In tutti questi anni ho avuto solo una soddisfazione: pochi mesi dopo la confisca della vettura è bruciato il deposito dove avevo dovuto anche pagare per portarcela (pur non essendo più mia dopo la sentenza!), incredibile.