ROS84
13-10-2016, 07:29
Ciao a tutti il mio caso è molto complicato e quindi cercherò di riassumerlo brevemente:
Nell'Aprile 2013, non mi sono fermato ad un posto di blocco, perchè ho visto all'ultimo momento le pattuglie della polizia e perchè non ho visto nessun segnala che mi intimava di fermarmi. Dopo 600 metri mi sono accorto che ero inseguito dalla polizia e mi sono fermato a quel punto mi hanno portato al punto del blocco e anche la mia macchina.
Li c'è stata una discussione dove io cercavo di spiegare le mie ragioni e inoltre ho chiamato mio papà, perchè si stavano arrabbiando e si stavano inventando fatti come che avevo travolto il poliziotto (che mi ha inseguito e poi guidato la mia macchina, riportandola leggermente danneggiata ad una ruota), comunque mio papa è testimone di quasi tutto l'avvenimento, tra cui che loro non mi hanno voluto far fare l'alcol test.
Verbale della polizia finale è stato: art.186 comma 7, art.337, art.583, 192 comma 6 e 141 comma 8.
Il poliziotto dopo qualche giorno mi chiede di pagarlo per non sporgere querela e sotto consiglio del mio avvocato pago.
Cosi come tutte le multe perchè secondo il mio avvocato era inutile fare ricorso a tutto.
Adesso mi è arrivata la convocazione per il primo appello in data Dicembre 2016, con accusa di art.337, 186 comma 7 e aggravante incidente stradale.
Tra le cose assurde è che nel verbale è allegato il fatto che il poliziotto è andato al pronto soccorso la prima volta e non aveva niente prognosi poi 6 ore dopo lieve distorsione con prognosi 15 giorni.
Premetto che nel 2009 ero stato già fermato per 186 lettera b)
Domande:
- Qual'è l'incidente? Il danno al poliziotto o il fatto che hanno detto che ho picchiato nella immaginaria fuga il marciapiede?
- rischio la revoca? art.186 comma 7 e incidente stradale?
- Se non c'è la revoca, mi possono raddoppiare la sospensione dal momento che la macchina non era di mia proprietà ma di mio papà?
- cosa mi consigliate di fare, patteggiare o tentare il processo allungando i tempi per la prescrizione?
Grazie
Nell'Aprile 2013, non mi sono fermato ad un posto di blocco, perchè ho visto all'ultimo momento le pattuglie della polizia e perchè non ho visto nessun segnala che mi intimava di fermarmi. Dopo 600 metri mi sono accorto che ero inseguito dalla polizia e mi sono fermato a quel punto mi hanno portato al punto del blocco e anche la mia macchina.
Li c'è stata una discussione dove io cercavo di spiegare le mie ragioni e inoltre ho chiamato mio papà, perchè si stavano arrabbiando e si stavano inventando fatti come che avevo travolto il poliziotto (che mi ha inseguito e poi guidato la mia macchina, riportandola leggermente danneggiata ad una ruota), comunque mio papa è testimone di quasi tutto l'avvenimento, tra cui che loro non mi hanno voluto far fare l'alcol test.
Verbale della polizia finale è stato: art.186 comma 7, art.337, art.583, 192 comma 6 e 141 comma 8.
Il poliziotto dopo qualche giorno mi chiede di pagarlo per non sporgere querela e sotto consiglio del mio avvocato pago.
Cosi come tutte le multe perchè secondo il mio avvocato era inutile fare ricorso a tutto.
Adesso mi è arrivata la convocazione per il primo appello in data Dicembre 2016, con accusa di art.337, 186 comma 7 e aggravante incidente stradale.
Tra le cose assurde è che nel verbale è allegato il fatto che il poliziotto è andato al pronto soccorso la prima volta e non aveva niente prognosi poi 6 ore dopo lieve distorsione con prognosi 15 giorni.
Premetto che nel 2009 ero stato già fermato per 186 lettera b)
Domande:
- Qual'è l'incidente? Il danno al poliziotto o il fatto che hanno detto che ho picchiato nella immaginaria fuga il marciapiede?
- rischio la revoca? art.186 comma 7 e incidente stradale?
- Se non c'è la revoca, mi possono raddoppiare la sospensione dal momento che la macchina non era di mia proprietà ma di mio papà?
- cosa mi consigliate di fare, patteggiare o tentare il processo allungando i tempi per la prescrizione?
Grazie