gmarra
30-08-2016, 16:19
Salve a tutti, avrei bisogno di assistenza in relazione ad una multa che ho ricevuto da Trenitalia.
Nel mese di ottobre 2015 ho acquistato un abbonamento TAV per la tratta Napoli Roma.
Il regolamento di Trenitalia richiedeva allora che gli abbonati prenotassero digitalmente il proprio posto per sedersi sul treno.
Il giorno 9 ottobre 2015 dimenticavo l'abbonamento che non ero in grado di esibire al controllore. Nonostante avessi mostrato a questo l'SMS di avvenuta prenotazione, mi veniva fatta comunque la multa per non avere con me il titolo di viaggio.
Per i casi come il mio, è previsto che la multa possa essere pagata in forma ridotta per un importo pari a 5€ qualora ci si rechi in stazione entro i 3 giorni successivi dalla sanzione mostrando il proprio abbonamento (regola alquanto vetusta e discutibile considerando che sui propri sistemi informativi Trenitalia ha evidenza degli abbonamenti emessi, essendo questi nominativi). Pur essendo conssapevole della discutibilità della regola, per 5€ non faccio storie: mi reco in stazione, mostro l'abbonamento e pago i 5€.
Il 24 agosto 2016, dopo oltre 10 mesi dall'infrazione e pur avendo pagato la stessa, ricevo comunicazione di Trenitalia con cui mi si ordina e ingiunge di pagare 304,5€, di cui 50 per sanzione, 11,5 per spese di notifica e 243€ per biglietto e penalità (che considerando che il biglietto tariffa base costa 43 euro, fanno 200 euro di penalità, che ontologicamente non capisco in cosa si distinguano dai 50 euro di "sanzione").
Il problema è che purtroppo prima dell'estate, essendo decorsi oltre sei mesi dall'infrazione e dal relativo pagamento, ho gettato il tagliando attestante il pagamento della stessa.
Ora mi chiedo:
1) Atteso che Trenitalia ha evidenza sui propri sistemi informatici del mio status di abbonato per il mese di ottobre 2015, ha senso che mi venga emessa la sanzione in oggetto?
2) Possibile che non abbiano evidenza del mio pagamento?
3) Possibile che il quantum della multa debba essere così discostato dal valore del titolo di viaggio (di fatto è come se mi chiedessero di pagare quasi il prezzo pieno di 8 biglietti secondo la tariffa base illo tempore vigente)?
Considerati i punti di cui sopra, come posso muovermi?
Posso rivolgermi a qualche associazione di consumatori per il ricorso, e se sì, secondo voi, con che possibilità di vittoria?
Nel frattempo ho provato a scrivere una pec per chiedere la verifica del mio pagamento a postvendita.lazioumbriasardegna@cert.trenitalia.it ma, considerando l'andazzo, sono abbastanza sicuro che non mi risponderanno.
Nel mese di ottobre 2015 ho acquistato un abbonamento TAV per la tratta Napoli Roma.
Il regolamento di Trenitalia richiedeva allora che gli abbonati prenotassero digitalmente il proprio posto per sedersi sul treno.
Il giorno 9 ottobre 2015 dimenticavo l'abbonamento che non ero in grado di esibire al controllore. Nonostante avessi mostrato a questo l'SMS di avvenuta prenotazione, mi veniva fatta comunque la multa per non avere con me il titolo di viaggio.
Per i casi come il mio, è previsto che la multa possa essere pagata in forma ridotta per un importo pari a 5€ qualora ci si rechi in stazione entro i 3 giorni successivi dalla sanzione mostrando il proprio abbonamento (regola alquanto vetusta e discutibile considerando che sui propri sistemi informativi Trenitalia ha evidenza degli abbonamenti emessi, essendo questi nominativi). Pur essendo conssapevole della discutibilità della regola, per 5€ non faccio storie: mi reco in stazione, mostro l'abbonamento e pago i 5€.
Il 24 agosto 2016, dopo oltre 10 mesi dall'infrazione e pur avendo pagato la stessa, ricevo comunicazione di Trenitalia con cui mi si ordina e ingiunge di pagare 304,5€, di cui 50 per sanzione, 11,5 per spese di notifica e 243€ per biglietto e penalità (che considerando che il biglietto tariffa base costa 43 euro, fanno 200 euro di penalità, che ontologicamente non capisco in cosa si distinguano dai 50 euro di "sanzione").
Il problema è che purtroppo prima dell'estate, essendo decorsi oltre sei mesi dall'infrazione e dal relativo pagamento, ho gettato il tagliando attestante il pagamento della stessa.
Ora mi chiedo:
1) Atteso che Trenitalia ha evidenza sui propri sistemi informatici del mio status di abbonato per il mese di ottobre 2015, ha senso che mi venga emessa la sanzione in oggetto?
2) Possibile che non abbiano evidenza del mio pagamento?
3) Possibile che il quantum della multa debba essere così discostato dal valore del titolo di viaggio (di fatto è come se mi chiedessero di pagare quasi il prezzo pieno di 8 biglietti secondo la tariffa base illo tempore vigente)?
Considerati i punti di cui sopra, come posso muovermi?
Posso rivolgermi a qualche associazione di consumatori per il ricorso, e se sì, secondo voi, con che possibilità di vittoria?
Nel frattempo ho provato a scrivere una pec per chiedere la verifica del mio pagamento a postvendita.lazioumbriasardegna@cert.trenitalia.it ma, considerando l'andazzo, sono abbastanza sicuro che non mi risponderanno.